I gatti di Nizamuddin

~ Nilanjana Roy

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    Titolo:I gatti di Nizamuddin
    Autore:Nilanjana Roy
    Anno: 2013
    Editore: Neri Pozza
    Pagine:271
    www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=2&id_lib=776
    Descrizione:
    Un’altra torrida estate è finita a Delhi, e la festa di Diwali, con il suo frastuono, la folla, gli striscioni colorati e i minacciosi fuochi d’artificio, è ormai lontana. Quale momento migliore, dunque, per stiracchiarsi, sbadigliare, scuotere le zampe, e riaprire la caccia per i gatti di Nizamuddin, un nobile quartiere alla periferia della città?
    I gatti di Nizamuddin sono una delle più antiche colonie di felini di Delhi. Da secoli gironzolano indisturbati tra i tetti e le rovine del quartiere alla ricerca di cibo e di avventure.
    Da secoli si tramandano la storia delle loro mirabolanti imprese. Miu-Miu, la più anziana del clan, ne conosce alla perfezione i più piccoli dettagli e non manca di trasmetterli ai membri più in vista della colonia. A Katar, innanzi tutto, il bel maschio grigio che con lei condivide l’autorevolezza concessa dall’età. A Hulo, il guerriero con le orecchie tremebonde, il pelo perennemente arruffato e le numerose ferite sulla schiena riportate nelle epiche battaglie contro i ratti. A Beraal, la gatta dal pelo bianco e nero così lungo che si arriccia setoso sulle zampe e si sporca facilmente di terra e foglie secche. A Mancino, l’orfano della colonia, uno scavezzacollo che non fa che mettersi nei guai.
    Una storia così illustre che suscita un tale rispetto e timore che non vi è micio del mercato o selvatico delle colonie vicine di Qawwali e della Dargah che osi avventurarsi dalle parti di Nizamuddin.
    Una grave minaccia, tuttavia, impedisce ora ai gatti di Nizamuddin di vagabondare come al solito per le strade e i tetti del quartiere dopo l’afa intensa dell’estate. Beraal, Katar, Hulo, Miu-Miu… non vi è membro della colonia che non abbia udito gli strani messaggi che un misterioso gatto ha inviato dalle case dei Piedoni, gli esseri umani. Secondo Miu-Miu è un felino di sesso femminile, e di notevole stazza per avere quella potenza di invio.
    Tutti i gatti stranieri vengono guardati con sospetto a Nizamuddin, specie se vivono con i Piedoni. Un Emittente sconosciuto, tuttavia, con poteri superiori a quelli dei comuni felini, è ancora più preoccupante. Difficile, infatti, sbarazzarsi di un Domestico simile.
    Al clan non resta che affidare il compito di venire a capo della terribile minaccia a Beraal, la più feroce tra le femmine di Nizamuddin, più forte di molti maschi, un’abile cacciatrice, veloce, silenziosa e implacabile…
    Con una trama appassionante e una scrittura impeccabile, il romanzo di Nilanjana Roy si aggiunge alla grande letteratura che ha per protagonisti gli animali, e si impone come uno degli esordi più felici della letteratura indiana degli ultimi anni. Un’opera allegorica che, narrando delle mirabolanti avventure di una colonia di gatti randagi, racconta una storia universale sul diritto di ogni essere vivente a vivere secondo la sua natura.
     
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    Canis lupus italicus

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    Non potevo mancare di leggerlo essendo un animal literature xD
    Faccio anche qui una breve rassegna dei punti che mi sono piaciuti e quali no.



    Pregi:
    Stile:
    Il libro è scritto con uno stile parecchio interessante: riesce a mescolare bene una certa dose di termini e commenti "infantili" (canzoncine, punizioni, capricci ecc...), con la durezza e la tragedia della morte messe in mostra senza tante censure. In particolar modo quest'ultimo dettaglio si nota in diverse scene dove è messo in mostra il rapporto predatore-preda, ed è già evidente fin dai primissimi capitoli con la missione iniziale di Beraal.
    Quest'ultima è parecchio spietata e personalmente mi sono sentito piacevolmente diviso nel comprendere alcune delle ragioni di Beraal e una repulsione morale immediata.

    Metafora:
    Ho apprezzato un interessante metafora "moderna" neanche tanto velata: di fatto Mara è paragonabile alle migliaia di ragazzini che vivono una vita sempre più digitale e virtuale, tra social network e realtà virtuali, essi si chiudono e sperimentano sempre di meno del mondo reale. Un interessante elemento ben inserito e sfruttato.

    Difetti:
    Troppi punti di vista:
    Spesso la presenza di punti di vista multipli è un pregio: non penso sia il caso per questo libro.
    Molto semplicemente la lunghezza complessiva del libro non è enorme e la presenza di alcuni capitoli seguendo alcuni punti di vista è a volte interessante ma toglie troppo spazio ad altri personaggi. Si fa fatica ad identificare un vero protagonista principale e forse togliendo uno o due capitoli si sarebbe potuto ampliare un pochino lo sviluppo caratteriale di personaggi come Mara, Mancino o anche Beraal (che praticamente scompare, dopo l'inizio).

    Antagonisti:
    Gli Antagonisti sono piatti anche se non sono "incomprensibili": sono la classica tipologia di personaggi ormai decaduti in una spirale di violenza/sadismo/follia oltre ogni capacità di salvezza. In situazioni del genere è d'obbligo di solito dare almeno una spiegazione-motivazione per tutto questo, nel libro essa viene solo accennata (il fatto di essere stati costretti a vivere in un tugurio da un essere umano), ma non vi è una grossa denuncia del male originario che era stato fatto loro e lo si lascia un pò al lettore che deve immaginarselo da se.
     
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1 replies since 23/3/2014, 15:07   35 views
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