Ciclo dell'Invasione e Ciclo della colonizzazione

~ Harry Turtledove

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    Canis lupus italicus

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    Titolo: Invasione anno zero (primo libro) ("In the Balance", titolo primo libro)
    Autore: Harry Turtledove
    Anno: 1994 - 2004 (due cicli complessivi)
    Editore: Editrice Nord (italiana)
    Pagine: 539 (italiana) (primo libro)
    Descrizione: Anno 1941.
    Il mondo è sconvolto dal secondo conflitto mondiale.
    Ma all'insaputa del genere umano, una flotta d'invasione proveniente da una stella lontana è giunta in orbita alla Terra e da inizio alla conquista del pianeta.
    Tuttavia la Razza rimane sorpresa dal rapido sviluppo tecnologico umano, quando la Flotta era partita verso "Tosev-3", pensava di avere a che fare ancora coi guerrieri medievali avvistati dalle loro sonde e ci si aspettava una facile conquista ed assimilazione nell'Impero.
    La guerra per il pianeta è cominciata...


    Dopo una pausa dovuta a studio e lettura di libri di serie che avevo già recensito, ecco qualcosa di nuovo. Un ciclo di romanzi di fantascienza ed ucronia.

    Pregi:

    Tanti punti di vista diversi:
    Il libro si concentra sul punto di vista di molti personaggi, solitamente il punto di vista si ripete in maniera ciclica un pezzo alla volta. In questo modo l'autore riesce a creare uno spaccato realistico di un conflitto su scala globale prendendo in considerazione tanti punti di vista differenti: abbiamo il soldato americano ex giocatore di baseball, un soldato più giovane appassionato di fantascienza, un fisico nucleare. Non mancano ovviamente molti personaggi non americani: un pilota della RAF e un addetto alle apparecchiature radar, un ebreo di Varsavia, un ufficiale carrista tedesco, una pilota d'aviazione sovietica, una donna cinese ecc..
    E ovviamente non manca il punto di vista di diversi personaggi della Razza. Il tutto contribuisce a creare un ottimo spaccato e dare al lettore la possibilità di addentrarsi nel conflitto sotto ogni aspetto.


    Personaggi storici:
    Benchè molti personaggi siano di fantasia, è interessante come ci siano diversi personaggi storici che fanno la loro comparsa. Uno di essi, il ministro degli esteri dell'Urss Molotov, ha anche il proprio punto di vista in alcune parti della trama.
    Tali personaggi sono ben gestiti, con una discreta precisione nel metterli in scena: epico è il primo incontro diplomatico tra Molotov e il Comandante di Flotta Atvar (leader della forza d'invasione), mentre Atvar (ancora in una fase di sicura convinzione di avere una facile vittoria) si aspettava qualcosa di simile ad una resa, si ritrova Molotov ad intimargli molto educatamente una serie di cose, finendo poi con indispettirlo circa la descrizione del sistema politico sovietico e più in generale umano.
    Ottima la realizzazione del personaggio di Hitler, e l'autore è riuscito a delinearlo bene, in maniera simile a quanto fatto dal film "La Caduta". Un personaggio assolutamente carismatico, capace di parlare educatamente e cordialmente per un istante, per poi scatenarsi in un monologo infervorito e nonostante il fatto che sia estremamente folle, l'interlocutore riesce a malapena a reagire (particolare è la scena, poichè Hitler aveva parecchie "cartucce" a suo vantaggio: il fatto che la Razza avesse spazzato via Berlino e che gli ebrei polacchi avessero accettato di collaborare con gli alieni).


    Dettagli:
    L'autore mette in mostra un ricco assortimento di dettagli: sia per quanto riguarda il comportamento dei personaggi, sia per quanto riguarda nozioni e piccoli elementi della loro vita quotidiana, sia pre-bellica che in quel preciso momento.
    Allo stesso tempo dimostra una capacità sufficiente di entrare nel dettaglio per modelli di veicoli, aerei e tattiche militari.


    Confronto:
    Forse più affascinante e più preponderante rispetto all'azione bellica, è il confronto tra personaggi diversi.
    Esseri umani che si confrontano con membri della Razza sia in diplomazia sia in altre scene.
    Badando anche il fatto che NON segue sempre il punto di vista "umano", per esempio è impossibile non immedesimarsi nel punto di vista del pilota alieno che ha la sfortuna di essere catturato dai giapponesi (questi ultimi a differenza di tanti altri, trattano i prigionieri alieni esattamente come tratterebbero quelli umani: in quanto prigionieri che non si sono tolti la vita, meritano soltanto disprezzo da parte dei militari nipponici che si sentono quindi in dovere di far soffrire i prigionieri).
    Il confronto è ovviamente anche umano-umano, per esempio tra il carrista tedesco che sebbene sia sempre leale (e nazista), impara solo in seguito la piena realtà dei campi di sterminio o dei massacri commessi su ebrei e cittadini slavi dalle SS o da altri militari tedeschi: e il confronto con la fiera pilota donna sovietica ovviamente porterà ad una sorta di attrazione reciproca tra loro due.
    Altri esempi lampanti sono il giovane soldato appassionato di fantascienza e che messo in carica di due prigionieri, in diverse occasioni dimostra di essere interessato agli alieni e di considerarli come individui.


    Contenuti:
    Il libro è ricco di contenuti maturi (come ci si poteva giustamente aspettare): non si fanno sconti nel mostrare la brutalità del conflitto militare o la descrizione di alcuni dettagli di questo tipo. Altrettanto non-censurata è la componente erotica, presente in numerose occasioni.


    Difetti:

    Attesa :
    Un dettaglio che può innervosire lo scrittore è l'attesa.
    Letto un pezzo su di un personaggio, il lettore è costretto ad aspettare che ci sia di nuovo il suo turno e questo può annoiare se per esempio ci sono delle parti giudicate poco interessanti (per esempio ho trovato i capitoli dedicati ai personaggi inglesi non particolarmente interessanti e alquanto noiosetti).

    Qualche dettaglio tecnico:
    Qualche problemino sulla tecnica militare rimane secondo me. Il più banale è quanto accade nella prima vera operazione militare di successo terrestre. Sul fronte orientale, i tedeschi mandano avanti il loro enorme super-cannone ferroviario "Dora" (arma esistita davvero) per cercare di colpire un assembramento di navi della Razza atterrate e che si erano stabilite lì come centro di comando nella regione.
    Il "Dora" riesce a mettere a segno dei colpi, facendo saltare in aria due navi (tra cui una carica di armi atomiche, riducendo di molto la scorta degli alieni). Sono rimasto perplesso quando i sistemi difensivi degli alieni pur sparando moltissimi missili terra-aria per intercettare i proiettili, non fanno assolutamente nulla perchè "erano corazzati".
    A parte il fatto che dubito che un proiettile, pur essendo di quel calibro, pur essendo rinforzato, fosse in grado di resistere ad esplosioni potenti ravvicinate, mi sembra strano che le esplosioni non siano almeno riuscite a deviare il proiettile quel tanto che bastava a non far centrare le astronavi.
    Ma mi rendo conto che era necessario (per i fini della storia) far sì che l'operazione riuscisse (e che eliminasse buona parte delle armi atomiche degli alieni in una enorme esplosione).
     
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    Si tratta di un doppio ciclo veramente straordinario. Leggero e scorrevole ma allo stesso tempo ricco di spunti interessanti. Se preso per quello che è a mio avviso è un capolavoro nel suo genere.
    Il ciclo di invasione è superiore a quello di colonizzazione, anche se il secondo devo ancora terminarlo (sono all'inizio del terzo volume).
     
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    Devo dire che il secondo libro mi è piaciuto un pò meno del primo. Fondamentalmente per due motivi:
    1) La tendenza al ripetere più volte una serie di concetti-informazioni-constatazioni già dette nel primo libro. Capisco che è una strategia dello scrittore per ricordare alcuni dettagli, ma in certi casi è un pò troppo insistente. Mi veniva quasi da dire "Ok, non sono mica stupido sai? Lo hai già detto questo!"
    2) Un leggero aumento di cliché sulla nazionalità. Questo è un peccato perchè il primo libro ne aveva di meno...

    Tutto considerato comunque mi è piaciuto e certe parti come sempre attirano molto il lettore.
    Però devo leggere un altro libro prima di immergermi nel terzo.
     
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    Purtroppo le ripetizioni ci saranno continuamente, soprattutto nelle prime pagine di ognuno dei libri della saga. Credo servano anche per coloro i quali si sono ritrovati per le mani uno dei libri senza aver prima letto i precedenti
     
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    Più che altro le ripetizioni servono a chi, ai tempi, lesse i libri in ordine di uscita... aspettando come minimo un anno tra l'uno e l'altro.
    Adesso, chi legge tutto di filato, può trovare la cosa ridondante, ma è una manna per chi lascia passare più tempo tra le letture.
     
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    Dopo una lunga pausa natalizia ritorno a commentare, poichè devo dire che la lettura di tutta la saga mi ha assorbito davvero tanto tempo (forse troppo?)

    Tutto sommato devo dire che la conclusione è solo in parte soddisfacente (diverse chicche, la conclusione vera è MOLTO aperta). I libri migliori rimangono senza dubbio la parte di Invasione (specie l'inizio, il primo libro). Purtroppo in Colonizzazione si risente un pò della mancata descrizione di alcuni elementi o approssimazioni, specie per quanto riguarda le tecniche e i mezzi militari.
    Cosa gli costava fare un pò di ricerca e mettere un pò di mezzi progettati dai tedeschi nel '45 che erano decisamente avanti coi tempi?

    Poi come dicevo c'è un'eccessivo uso di stereotipi per le nazionalità...

    E riguardo alle ripetizioni, capisco la questione del voler "ricordare" al lettore (ma che trovo sbagliata e che molte altre saghe NON fanno), ma esagera in più punti. Soprattutto perchè effettua molte ripetizioni di elementi, concetti di base, affermazioni ecc... anche in uno STESSO libro.


    Molto apprezzabili comunque le scene di interazioni, ho adorato quelle della pilota di navetta Nesseref e il capo partigiano ebreo Mordechai Anielewicz (personaggio storico), che forgiano un'amicizia nonostante le loro differenze. Forse la parte più bella degli ultimi libri è proprio quando dopo la conclusione del loro "arco" di storia, si ritrovano da pari a pari a cenare insieme con la sua famiglia brindando alla vita e alla pace.

    Mi spiace che un altro arco di eventi (quello riguardante i Cinesi) rimanga un pò aperto, e francamente ho trovato molto inutili, prolissi e pesanti tutte le vicende dei Francesi e del veterano americano coinvolti nel traffico di zenzero.


    Una bella saga comunque e (per quanto ne sappia) abbastanza unica, della quale potrebbero benissimo adattare un film perchè l'abbinamento invasione aliena + WW2 non credo sia stata fatta al cinema (o almeno in quello moderno).
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Ciao, bentornato!!
     
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