The Familiars

~ Adam Jay Epstein e Andrew Jacobson

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    Canis lupus italicus

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    Titolo: The Familiars (serie)
    Autore: Adam Jay Epstein e Andrew Jacobson
    Anno:2010 (primo)
    Editore: Newton Compton
    Pagine: 320 (primo libro)
    Descrizione:Aldwyn è un gatto randagio che vive alla giornata. Mentre sta scappando dalle grinfie di un accalappiagatti, finisce in un negozio che vende famigli, animali con poteri magici usati come aiutanti da maghi e streghe. Ma provenendo dalla strada, Aldwyn non è in alcun modo addestrato alla magia. Eppure, tra tanti altri animali, è proprio lui a venire scelto dal maghetto Jack che lo porta alla scuola di stregoneria che frequenta, nella terra di Vastia. Qui il micio farà gruppo con altri due famigli: un rospo verde, Gilbert, e una civetta azzurra, Skylar. Il loro compito sarà quello di salvare i rispettivi padroncini, rapiti dalla crudele regina Loranella, convinta che i tre maghetti possano far avverare una profezia che porrebbe fine al suo potere. Sulla strada verso la reggia i tre amici affronteranno mille pericoli, ma sapranno sempre fronteggiarli con la magia o con l'astuzia.
    (da Feltrinelli).


    PREMESSA: Non mi capita spessissimo di leggere (e recensire) libri per questo target, ma l'elemento "animale" attira e quindi eccoci qua. Metto una lista di punti forti e punti deboli per tutti e tre i libri della serie. Anche se sembra che i libri proseguiranno, i primi tre sono un ciclo abbastanza "chiuso" rispetto a quello che magari verrà in seguito.
    Comunque si vocifera anche di un progetto di lungometraggio animato in cgi (digitale).

    Pregi:

    Ribaltamento: Elemento interessante e forse chiave di tutti i libri è il ribaltamento del ruolo animale - umano. Sostanzialmente i Famigli sono animali magici che si accompagnano ai maghi come assistenti (come visto in tante saghe fantasy), il trucco sta nel far sì che i giovani maghi in realtà sono sempre o rapiti/scomparsi o impossibilitati ad usare i loro poteri e quindi tutta l'azione cade sulle spalle dei tre famigli che tra l'altro agiscono sempre (o quasi) distanti dai giovani maghi (perchè questi ultimi sono stati rapiti o perchè per proteggerli vengono tenuti lontano dall'azione). I Famigli hanno dei poteri, ma limitati (solitamente hanno una caratteristica magica e basta) e questo li pone ad affrontare le sfide in maniera più difficoltosa e devono combinare le loro caratteristiche.

    Situazioni: Ci sono numerose situazioni ed eventi imprevisti spesso molto interessanti, dove i giovani famigli devono familiarizzare con responsabilità e compiti che non spetterebbero loro. C'è da dire che purtroppo mentre questa caratteristica è forte nel primo libro, va via via scemando.

    Antagonista: A parte il fatto che sia un antagonista "100% malvagia" come spuntano fuori solo in questi libri, il fatto che sia una leprotta cattivissima e potentissima è assolutamente geniale e parecchio divertente (e inquietante allo stesso tempo). A voi il "cugino malvagio" del film dei Monty Piton alla ricerca del Graal



    Difetti:

    Personaggi : I personaggi all'inizio sono abbastanza interessanti: molto "Potteriani" come situazione, la raganella che funge da comic relief a parte rari momenti in cui si dimostra importante e salva tutti, la ghiandaia femmina stile "Hermione" so-tutto-io, molto affidabile e capace ma anche con un discreto elemento oscuro dentro di se.
    Ed il protagonista che da giovane gatto venutosi a trovare in una situazione imprevista, cerca di barcamenarsi nascondendo la sua natura normale per poi alla fine diventare un eroe.
    C'e da dire che purtroppo lo sviluppo dei personaggi cala molto nei tre libri e nel terzo libro purtroppo sono abbastanza "monotoni", specialmente il protagonista, oramai calato nel ruolo di eroe che più che eroe è di fatto un "osservatore" di tutta la vicenda.
    Buona parte degli antagonisti ovviamente è estremamente piatta e monotematica, anche se per qualcuno di essi c'è un accenno di spiegazione o motivazione.

    Magia senza regole: Classico difetto di questo genere di libri è la magia senza alcun tipo di regola o controllo. E' pur vero che per questo target non è così necessario imporre regole precise, ma un MINIMO può essere detto o stabilito. E invece no.

    Mondo "Deltoriano": Non c'è molto da dire: per chi avesse letto un pò dei fantasy d'infanzia di Deltora, il mondo è simile: ci sono poche città distanziate molto "autonome" e millemilia di luoghi pieni di mostri, creature magiche, animali ecc... si sente la grande assenza della componente dell'esercito umano "ufficiale", che in effetti c'è un pochino nel secondo e sopratutto nel terzo libro, ma sempre con il contagoccie. Idem per i nemici, tanti, variegati e sopratutto mai uguali... in qualche modo viene parzialmente compensato alla fine con l'evocazione di un esercito di zombie animali ma non compensa l'assenza nei primi libri.

    Errori di logica: a memoria non li ricordo tutti quanti, ma ricordo benissimo che nei libri ci sono più volte dei piccoli errori di logica che vanno alzare il sopracciglio ai lettori più grandi.
     
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    Oggi l'ho visto in biblioteca, appena comprato e lo stavano catalogando e... adesso vedo che è in offerta lampo per il kindle.
    Merita? uhm...
     
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    Merita? uhm...

    Molto meno di molti altri che ho recensito v.v
     
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2 replies since 22/12/2013, 11:35   90 views
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