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MagentaMist.
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Titolo: Pluto (PLUTO プルートウ Purūtō)
Autore: Naoki Urasawa, Takashi Nagasaki
Anno: 2003
Editore: Panini comics
Tankobon: 8
Descrizione: Basato sulla serie Astro Boy di Osamu Tezuka, nello specifico rinarra a modo suo l'episodio intitolato Il più grande robot del mondo. Qualcuno (o qualcosa) sta eliminando i sette robot più forti del pianeta (o per dirla come nell'opera dalle alte prestazioni); quelli che potrebbero trasformarsi in armi di distruzione di massa. Nell'epoca in cui è ambientata la storia i robot possono avere un aspetto umanoide; essi pensano in termini umani e coltivano le stesse aspettative di vita. Sono in grado di simulare la maggior parte delle attività umane di tutti i giorni come il mangiare e il bere; sentono l’esigenza di sposarsi, di adottare bambini robot per soddisfare gli impulsi genitoriali; di avere una famiglia. Si pongono domande etiche, fanno sogni, rispettano l’ambiente. Inoltre, leggi recenti tutelano i diritti dei cittadini meccanici, cosa che non tutti approvano.
Seguendo il meccanismo del thriller fantascientifico, l'autore fa morire le intelligenze artificiali solo dopo aver mostrato l'intrinseca umanità di ognuno di loro. L'assassino lascia la sua firma in ogni scena del delitto: delle corna (rottami, pezzi di legno ecc.) sulla testa delle vittime. Tocca all'ispettore Gesicht, membro dell'Europol, indagare.
(da Wikipedia)
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Mai seguito Astro Boy. Però 20th Century Boy (meno) e Monster (molto) mi sono piaciuti, quindi darò una possibilità anche a questo per continuare a seguire Urasawa. .
