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MagentaMist.
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Titolo: Buono da mangiare - enigmi del gusto e consuetudini alimentari
Autore: Marvin Harris
Anno: 2006
Editore: Einaudi
Pagine: 252
Descrizione: Perché alcuni mangiano cani, gatti e dingo, mentre altri evitano la carne di mucca, maiale o cavallo? Perché alcuni odiano il latte e i suoi derivati, mentre altri considerano cibo prelibato lombrichi e cavallette? Perché le abitudini alimentari dei popoli cambiano nel tempo e sono cosí diverse?
Dalla preistoria ai giorni nostri, dai riti sacrificali all'hamburger del fast-food: appassionante come la trama avventurosa di un romanzo, la ricerca dell'antropologo americano conduce il lettore a continue scoperte, avvicinandolo a gusti e disgusti noti e ignoti, ciascuno specchio di storie affascinanti e di realtà all'apparenza inspiegabili.
Questo saggio viene citato da Montanari ne "Il cibo come cultura" ed in qualche modo vi si contrappone, poiché Harris è fondatore e sostenitore del materialismo culturale che è un po' il contrario della visione per la quale è la cultura a dare forma alla nostra tavola. In pratica afferma che la cultura (del cibo, in questo caso) si sviluppa come tale in conseguenza delle necessità biologiche di individuo e popolazione. Forse un po' troppo "deterministica" come lettura, ma certamente fondata in molti suoi aspetti.
Il libro si propone di analizzare l'origine di tabù e abitudini alimentari in quanto necessità.
Per un ulteriore approfondimento, rimando a questa recensione molto ben fatta
http://nevesudilei.blogspot.it/2011/03/buo...esempio-di.html
trovata per caso, poiché io lo lessi ormai parecchio tempo fa e m'è un po' caduto nell'oblio.
(personalmente ritengo che un sincretismo fra le due teorie sia più che probabile, forse propendendo per quella materialistica in una prima fase della nascita di una società e successivamente una sovrapposizione di elementi più definibili come "sovrastrutture").