L'anno della morte di Ricardo Reis

~ José Saramago

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  1. MagentaMist
     
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    Reis
    Titolo: L'anno della morte di Ricardo Reis
    Autore: José Saramago
    Anno: 1984
    Editore: Feltrinelli
    Pagine: 361
    Descrizione:Nel 1936, mentre all'orizzonte si preannuncia la seconda guerra mondiale, scoppia la guerra di Spagna. In quello stesso fatidico 1936 muore Ricardo Reis, solo un anno dopo la scomparsa del suo inventore, Fernando Pessoa. Reis è infatti uno dei tanti eteronimi di Pessoa, che ne aveva immaginato l'ideale biografia (nato a Porto nel 1887, educato dai gesuiti, medico, espatriato per ragioni politiche in Brasile nel 1919) e gli aveva attribuito come poeta classicistiche odi oraziane, ma non gli aveva dato carne e sentimenti. Cosa che invece compie Saramago, che lo fa tornare dal volontario esilio in occasione della morte del suo creatore, gli fa aprire uno studio medico a Lisbona, gli fa vivere una vita sociale, gli fa avere due donne, la cameriera d'albergo Lidia e la giovane Marcenda, e un figlio, e prima di morire lo fa essere testimone di tragici eventi, filtro attraverso cui rileggere la storia della patria salazarista, allineata a fascisti, nazisti e falangisti in tutt'Europa.
     
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  2. MagentaMist
     
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    Non esito a definirlo capolavoro. Ricchissime le descrizioni della Lisbona in cui il protagonista cammina, vaga, si fa domande e riflette sulla sua esistenza, con quegli zoom, quelle divagazioni su un dettaglio dello sfondo, o del quadro dipinto, che il protagonista invece quasi ignora, o vede di sfuggita, non infrequenti sono questi salti di prospettiva della narrazione. I dialoghi, in particolare i dialoghi con il suo doppio Pessoa, gli incontri fra i due poeti, il vivo e il morto (che meraviglia la scena dell'inseguimento della morte in maschera a Carnevale). Gli amori di Reis, il corpo e la mente, e sul finale la presa di coscienza di quello che è il terribile contesto storico in cui il protagonista si trova a vivere.
    È sempre necessario mantenere viva l'attenzione, Saramago non è una lettura facile, le sue virgole, i suoi discorsi diretti non canonici, i cambi di prospettiva... ma proprio questo, se piace, rende la lettura più vigile e lenta, e per questo più godibile.
     
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1 replies since 26/10/2013, 21:47   50 views
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