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Titolo: Stoner
Autore: John E. Williams
Anno: 1965
Editore: Fazi
Pagine: 332
Descrizione:
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. È il caso che abbiamo davanti. (Dalla postfazione di Peter Cameron)
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Questo libro mi è piaciuto davvero molto, finora è sicuramente uno dei più graditi della mia Sfida on the road. La postfazione di Cameron poi, seppur breve, è un'aggiunta molto interessante, e sono totalmente d'accordo con quello che dice. L'ultimo capitolo poi l'ho trovato di una poesia meravigliosa... Un libro che, anche se scritto ormai quasi mezzo secolo fa, trovo incredibilmente attuale...
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Penso che un libro così bello, intenso e commuovente nella sua semplicità, purezza ed epicità di non averlo mai letto.
Non si può dire altro.
Meraviglioso.
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CITAZIONE (K.E.R @ 18/6/2016, 15:45) Penso che un libro così bello, intenso e commuovente nella sua semplicità, purezza ed epicità di non averlo mai letto.
Non si può dire altro.
Meraviglioso.
Sono contenta ti sia piaciuto tanto... Quasi quasi tento presto una rilettura!
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Alt er Tabt
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Credo di essere l'unico al mondo a non aver apprezzato questo romanzo. Ben scritto, a suo modo interessante, sicuramente un personaggio ben delineato, tuttavia non mi ha detto molto. Un punto in più per quelli che dicono che io non abbia un'anima. Scherzi a parte, forse è il genere che non mi esalta o forse sono state le alte aspettative. In realtà ne ho sempre sentito parlare bene e molti insistevano sul fatto che nel libro non succedesse niente. In realtà ne succedono di cose, anzi, fin troppe. Però nel complesso non mi ha convinto la resa finale, sembra proprio che gli eventi siano buttati lì quasi come un resoconto, seppur accompagnato da un'ottima prosa, ho trovato assente la voce dell'autore. Evidentemente per molti è un pregio, forse quindi è solo una questione di gusti.
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3 replies since 3/10/2013, 17:24 59 views
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