Elegia del verme solitario

Ernesto Ragazzoni

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. An*
     
    .

    User deleted


    "Solo è Allah nel Paradiso
    del Profeta Makometto
    solo è il naso in mezzo al viso
    solo è il celibe nel letto,
    ma nessun, da Polo a Polo,
    come me sul globo è solo,
    né mai fu, per quanto germe
    ebbe luna dal lunario,
    perch’io solo sono il verme
    lungo verme
    cupo verme
    cieco verme
    bieco verme
    triste verme
    solitario.

    Solitario sulla vetta
    della torre antica è il passero
    solitario. È la vedetta
    solitaria in cima al cassero,
    solitario è il soldo, o duolo,
    del tapin ch’à un soldo solo,
    solo andava il cieco inerme
    e ben noto Belisario,
    ma il piú sol di tutti è il verme
    lungo verme
    cupo verme
    cieco verme
    bieco verme
    triste verme
    solitario.

    Tutte l’altre creature
    hanno moglie od hanno figli:
    i canguri han le cangure
    i conigli han le coniglie,
    l’api accoppiansi nell’aria
    e perfin la dromedaria
    tra le sabbie nude ed erme
    ha il fedele dromedario.
    Il piú sol di tutti è il verme
    lungo verme
    cupo verme
    cieco verme
    bieco verme
    triste verme
    solitario.

    Una vaga fantasia
    alle volte pur mi coglie,
    la mia mente vola via
    e m’immagino aver moglie,
    mi par d’essere, o cuccagna,
    un bel nastro, una lasagna…
    non piú fitto in membra inferme
    nel mio vil penitenziario
    e non piú essere un verme
    lungo verme
    cupo verme
    cieco verme
    bieco verme
    triste verme
    solitario.

    Nastro a volte mi figuro
    annodarmi intorno a un collo
    di fanciulla esile e puro.
    In intingoli di pollo
    altre volte invece parmi
    da lasagna intingolarmi.
    Il mio cor si tuffa in terme
    di speranza… ed al contrario
    resto sempre il verme, il verme
    lungo verme
    cupo verme
    cieco verme
    bieco verme
    triste verme
    solitario.

    Pure il giorno verrà, il giorno
    che uscirò fuori a vedere
    come è fatto il mondo intorno
    miserere, miserere,
    finirò la vita trista
    nel boccal d’un farmacista
    pieno d’alcool ed ermeticamente funerario,
    perché io non son che il verme
    lungo…
    cupo…
    cieco…
    bieco…
    triste verme solitario".
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    detto anche l'impanicato

    Group
    Altrove
    Posts
    2,898

    Status
    Anonymous
    E' interessante anche se a un certo punto perde ritmo e non so spiegarmi proprio perché dovrebbe accadere una cosa simile...

    Comunque interessante :)
     
    Top
    .
  3. An*
     
    .

    User deleted


    Non me ne ero mai accorta, anche perché ce la leggeva sempre il nostro profe di filosofia con un'intonazione spassosissima. Se trovo qualche video che si avvicina, posto :)
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    detto anche l'impanicato

    Group
    Altrove
    Posts
    2,898

    Status
    Anonymous
    resto in trepidante attesa :D
     
    Top
    .
  5. An*
     
    .

    User deleted


    Per me, ad un certo punto diventa un tantino troppo enfatico, ma non è male :)
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    detto anche l'impanicato

    Group
    Altrove
    Posts
    2,898

    Status
    Anonymous
    In effetti recitata così il ritmo non lo perde :)

    pieno d’alcool ed ermeticamente funerario,
    perché io non son che il verme


    Questo passaggio mi pareva forzato..

    ..ovviamente si domostra essere un mio vezzo :D
     
    Top
    .
  7. Fa}
     
    .

    User deleted


    bellissima e molto molto musicale.... mi è sempre piaciuta un sacco.
    il passaggio che non suona a don't panic mi ricorda molto me stesso :D
     
    Top
    .
6 replies since 30/9/2013, 19:47   54 views
  Share  
.