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Titolo: Le Memorie dello Squalo
Autore: Steven Hall
Anno: 2007
Editore: Mondadori
Pagine: 431
Descrizione:
Un uomo si risveglia in una stanza senza la minima idea di chi sia. Le sole tracce di cui dispone sono un documento d'identità che gli dice che il suo nome è Eric Sanderson, e una lettera indirizzata a lui dal "Primo Eric Sanderson", che gli dice di contattare una certa dottoressa Randle per cominciare a capire come stanno le cose. La dottoressa (una psicologa) gli spiega che tre anni prima la sua fidanzata è morta in un tragico incidente al mare e che da allora lui ha sofferto di amnesie sempre più devastanti come forma di reazione ritardata al trauma. La dottoressa, inoltre, lo ammonisce a non leggere nessuno dei messaggi che potrebbero arrivargli dal Primo Eric, il suo sé precedente, perché essi potrebbero interferire con la sua guarigione. Ben presto gli arriva una seconda lettera che, però, lo ammonisce a non fidarsi della dottoressa che non è in grado di capire bene la sua situazione e di aiutarlo. Eric, disorientato, cerca di ricostruirsi una vita, e si aggrappa alla quotidianità più spicciola, ma un giorno, mentre seduto sul divano sta guardando la TV, viene attaccato da una violentissima entità che lo afferra dal basso e lo trascina in un tempestoso mare nero. Si ritrova affranto a sputare acqua sulla riva dell'"idea del pavimento". Il disorientamento e il terrore a questo punto sono totali. Le nuove lettere che gli giungono gli spiegano come stanno le cose. Ha attirato l'attenzione di un Ludoviciano, o squalo concettuale, un predatore che vive nei flussi del pensiero umano.
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Nonostante non esista alcun rapporto, a differenza di quanto dica l'idiozia di copertina, con Matrix o Lo Squalo, la lettura risulta abbastanza interessante e ci porta in un mondo in cui la realtà concreta sprofonda nella realtà concettuale tra le cui pagine e parole e pensieri vivono pesci concettuali in alcuni casi anche molto pericolosi.
Si sviluppa in tale modo un'avventura bizzarra alla ricerca di uno strano dottore, membro del comitato di esplorazione del nonspazio, forse l'unica persona in grado di dare una spiegazione..
Una piccola curiosità: il titolo in inglese The Raw Shark Texts è un gioco di parole per Rorschach test
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L'ho letto quest'estate. Interessante, magari si perde un po' sulle spiegazioni, specie nella seconda metà, però di sicuro l'idea di fondo era originale. Purtroppo lo sviluppo mi ha un po' deluso. Soprattutto a livello di personaggi. . -
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Letto anche io.
Bellissimo da un punto di vista grafico! La trama mi è sembrata curiosa e interessante, e non sono d'accordo con Abso per quel che riguarda i personaggi... alla fine non sono piatti e banali, hanno un loro sviluppo... anzi, devo dire che il mio punto di vista è quasi completamente opposto a quello di Abso!
L'idea di fondo a me ha un po' ricordato Gaiman. Non so se è solo per lo stile, per l'ambientazione o per i personaggi... però L'ho trovato molto Gaimaniano (si può dire), ecco. E' un tipo di storia che non stonerebbe affatto se portasse il suo nome! L'ho assimilato per molti versi a Nessun Dove... Anzi, me l'ha ricordato in maniera anche un po' insistente in alcuni passaggi... Per altri versi il personaggio di Eric mi ha fatto venire in mente Shadow, di American Gods, e la vicenda di Microsoft Word... ops, Mycroft Ward anche non mi è parsa del tutto estranea a quel genere di mondo. Insomma, non è una scopiazzatura, anzi.... Ma l'ho trovato davvero tanto Gaimaniano, perfettamente plausibile che sia una delle fonti d'ispirazione.
Insomma, anche se non è un compendio di originalità ho trovato questo libro molto intrigante, ben scritto e con riferimenti a opere che ho precedentemente apprezzato.. -
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Sì, ci può stare l'accostamento a Gaiman. Comunque ho detto che l'idea di partenza era originale. A me piacciono moltissimo gli incipit del protagonista che si sveglia con un'amnesia che deve scoprire come è arrivato fin lì e spesso gli sviluppi sono molto simili. In questo caso invece sono stato spiazzato e l'idea interessante dell'utilizzo dei caratteri all'interno del libro mi ha stupito. Per questo parlavo di originalità. Poi è ovvio che l'aver costruito un "mondo fantastico" che segue determinate regole e che il protagonista scopre poco a poco è stato visto centinaia di volte (ad esempio Gaiman lo fa quasi in tutti i suoi libri). Inoltre anche i personaggi li ho visti a livelli molto bassi senza approfondire magari un percorso psicologico molto più complesso che poteva benissimo starci in una situazione del genere. C'è anche da dire che io sono sempre ipercritico, alla fine non mi è dispiaciuto, solo che avendo visto belle potenzialità speravo in qualcosa di meglio.
Certo che praticamente dovremmo consigliarci a vicenda i libri che non ci piacciono, ultimamente non ce n'è uno su cui siamo d'accordo.. -
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A sto punto dovrei cercarlo e leggerlo... mi avete incuriosito. . -
.A sto punto dovrei cercarlo e leggerlo... mi avete incuriosito.
Se mi rammentate Gaiman... siamo in due =P. -
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Io posso passarvelo ma ce l'ho in inglese! . -
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Carta o altro? . -
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Entrambi . -
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Dropboc? . -
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Sotto molti aspetti la storia narrata in questo libro non ha nulla di nuovo.
Un protagonista che è spinto verso un'avventura ai confini della realtà contro la sua volontà.
Una co-protagonista con un grosso problema che grava sulle sue spalle e che sarà risolto solo risolvendo quelli del protagonista.
Un compagno di viaggio che non si fa coinvolgere dalle paraboie del protagonista, ma che lo segue fino alla fine.
Uno studioso, strambo e con conoscenze inusuali, che dovrà aiutare il nostro eroe.
Uno o più nemici, più o meno inafferrabili o indescrivibili, che hanno come solo scopo la distruzione totale dei nostri protagonisti.
Un mondo nascosto tra le pieghe e gli spazi oscuri della realtà che tutti conosciamo e che, ovviamente, si rivelerà essere la scelta vincente per il nostro eroe.
Varie trame e sottotrame che si intersecano, grazie alla struttura di questo mondo misterioso, nascosto nelle parole e nei concetti nascosti dietro di esse.
Saltarci dentro è un po' come seguire Thursday Next nel mondo letterario creato da Fforde.
Seguire le varie tappe del viaggio iniziatico del protagonista riporta alla mente quelli dei romanzi di Gaiman.
E, ovviamente, la battaglia finale con lo squalo (non più così tanto) concettuale ricalca fedelmente quella de Lo squalo... solo con un finale più luminoso.
Alla fine di tutto, la comprensione dei fatti è nelle mani del lettore. A seconda di quanto sia riuscito ad immergersi nel mondo nascosto tra le righe.. -
N. Zyme.
User deleted
Boh, detta così mi ricorda in più di qualcosa Le Cronache di Ambra... poi magari non c'entra tantissimo a livello di trama; però, come idea... . -
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Tak sembra un commento negativo, però gli hai dato quattro stellette su goodreads 
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No, mi è piaciuto. Ma tutto faceva riferimento a cose note e non posso celebrarlo come innovativo o originale.
Un po' palloso nelle paranoie di Eric II lo è di certo, ma essendo tutto in prima persona e vista la situazione non poteva essere diversamente..
