Il Silenzio degli Innocenti ~ Thomas Harris

~ Libro del mese di novembre 2013

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    detto anche l'impanicato

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    arton16259
    Titolo: Il Silenzio degli Innocenti
    Autore: Thomas Harris
    Anno: 1989
    Editore: Mondadori
    Pagine: 400
    Descrizione:
    Protagonista una donna, Clarice Starling, un'allieva dell'FBI catapultata a risolvere il caso di un assassino che terrorizza l'America, un mostro che scuoia le sue vittime, tutte donne di "taglia forte", particolare non irrilevante, come si scoprirà col procedere del racconto. E il caso vuole che sia un altro "mostro", Hannibal Lecter, a darle una mano, a costruire un puzzle-enigma ricco di indizi illuminanti. Lecter è uno psichiatra geniale, segregato da anni nella cella di un manicomio per aver assassinato e poi divorato le sue numerose vittime. Fra Clarice e Lecter si instaura un rapporto di complicità e un difficile patto di collaborazione: Lecter offrirà le sue geniali intuizioni e deduzioni a Clarice e in cambio la donna si confiderà con lui, rivangando sprazzi dolorosi della sua infanzia, riconferendogli il ruolo professionale perduto.
     
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    Libro del mese di novembre!
     
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    Alt er Tabt

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    Io l'ho preso in biblioteca. Vediamo se mi viene l'ispirazione per leggerlo. Anche se lessi Hannibal tempo fa (ma tanto avevo già visto entrambi i film).
     
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    Biting's excellent.
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    Non so se ho voglia di rileggerlo.
    Senza contare che per me Lecter ha da sempre questa faccia
    325082-manhunter3
    e non quella di Hopkins...
     
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    io voglio iniziare dal primo libro che se non erro è Red Dragon^^
    quindi passo
     
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    Alt er Tabt

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    Il primo libro per coerenza dovrei leggerlo dopo di questo. Visto che ho iniziato da Hannibal oramai devo procedere a ritroso. Comunque ce l'ho sul comodino da una settimana e non l'ho ancora toccato. Ho il blocco del lettore.
     
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    Mangianabbi

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    CITAZIONE (absolute @ 10/11/2013, 22:29) 
    Il primo libro per coerenza dovrei leggerlo dopo di questo. Visto che ho iniziato da Hannibal oramai devo procedere a ritroso. Comunque ce l'ho sul comodino da una settimana e non l'ho ancora toccato. Ho il blocco del lettore.

    pure io ho iniziato da hannibal! e pure io ho il blocco. red dragon messo sul kindle. un mese fa, LOL
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Non avrei dovuto, visto che ho altri 3 libri in lettura ma... l'ho iniziato. E' ipnotico. Se non dovessi lavorare sarei ipnotizzata......
     
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  9. Fa}
     
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    pure io sto leggendo red dragon, in settimana finisco e inizio questo.
    ogni tanto facciamo un libro in due mesi, stavolta due libri in un mese.
     
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    Alt er Tabt

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    Alla fine sono riuscito a leggerlo. Forse sono uscito dal blocco del lettore. Comunque interessante. Praticamente il film (che ricordo sommariamente) era molto fedele, più di Hannibal almeno. Devo dire che mi è stato impossibile non leggerlo con le immagini del film ben chiare nella mente, Hopkins (mi spiace Taksya ma io ho visto Manhunter dopo quelli più recenti e non è rimasto quasi per niente) su tutti.Anche se nel film il montaggio parallelo della scena del campanello (chi ha letto/visto capirà) è fatta molto meglio per forza di cose.
    Comunque gradevole, alla fine c'è il personaggio di Lecter che tiene in vita la maggior parte dell'attenzione, Buffalo Bill sembra quasi un pretesto secondario. Anche se devo ammettere che non trovo questo un thriller molto al di sopra di tanti altri, penso che il successo lo si debba principalmente ai film (e Manhunter non ebbe tutto questo gran successo mi pare di aver letto per via di alcuni problemi in fase di lancio, ricordo di aver letto che anche il titolo Red Dragon fu evitato per via di un qualche incidente a cui non si voleva che fosse associato il film). Comunque mi è piaciuto.
    Forse un giorno leggerò anche Red Dragon.
     
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    Sono d'accordo! Ce l'ho fatta a leggerlo anche io, anche se non era nei miei programmi inizialmente =P Vidi il film un po' di anni fa e sinceramente non lo ricordo granché, ma per quanto riguarda il libro sicuramente prende ed è scorrevole, tuttavia non l'ho trovato così memorabile :)
     
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  12. An*
     
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    Dopo aver rotto le scatole per due mesi non avrei potuto non leggerlo. Devo dire che purtroppo gran parte della
    suspense è stata rovinata dal fatto di aver già visto tutti e tre i film. Nel complesso mi è piaciuto, concordo con absolute su Buffalo Bill. Paradossalmente uno dei personaggi che mi è rimasto più in mente è Chilton, forse perché, nel suo tremendo squallore è uno dei meglio delineati.
    Il Dottor Lecter è una questione a parte: Harris vi ha racchiuso gli abissi più profondi e terribili dell'animo umano, basti pensare al tabù del cannibalismo e anche se più volte viene definito mostro, non è l'aspetto di un mostro quello che viene descritto, anzi, si tratta di un uomo impeccabilmente educato, di uno psichiatra (ironia della sorte) ammirato e rispettato dalla comunità scientifica. Credo che una buona parte del fascino del personaggio stia proprio in questo contrasto.
    Mi è piaciuto, si, ma ho letto di meglio. La prossima volta lo leggo in lingua originale, perché non ho capito se gli strani sbalzi fra i tempi verbali fossero del traduttore o dell'autore.
     
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    Alt er Tabt

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    Chilton mi stava antipatico, mentre ho apprezzato molto la guardia (di cui ho già dimenticato il nome) che alla fine è l'unica persona che tratta Lecter per quello che è: un assassino ma anche un essere umano, ovvero uno che deve essere tenuto in custodia per la sicurezza pubblica, ma pur sempre un essere umano che deve essere trattato come tale. Mentre Chilton è la solita macchietta del dirigente del penitenziario/manicomio che ovviamente deve fare la figura dell'imbecille.
     
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  14. An*
     
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    Dubito che ci sia qualcuno a cui possa stare simpatico Chilton e si, effettivamente non ha alcuna caratteristica di spicco, però devo ammettere che provo una sorta di godimento perverso per il fatto che faccia (inevitabilmente e in maniera del tutto prevedibile) la figura dell'imbecille.
    CITAZIONE
    ho apprezzato molto la guardia (di cui ho già dimenticato il nome) che alla fine è l'unica persona che tratta Lecter per quello che è

    Sacrosante parole, ricordo che anche nel film la guardia era l'unico personaggio del manicomio ad avere un qualche spessore morale.
     
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    detto anche l'impanicato

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    Mi trovo finalmente a commentare il libro. Se non l'avete letto e avete intenzione di farlo non leggete il mio commento.

    Le qualità che ricerco in una lettura del genere sono: tensione e scorrevolezza (ovviamente trama)

    Per quanto riguarda la tensione credo sia presente durante tutto il libro, anche grazie al personaggio della Sterling (poi ne parlo a parte) o Lecter che preannuncia di possedere una chiave o Crawford e la sua Bella e poi ci si mette anche la figlia della senatrice... Insomma la tensione c'è (mettiamo una spunta, ok)

    Il libro si legge con facilità, ci sono alcune descrizioni un po' approssimative che non so se attribuire all'autore o al traduttore, ma se devi descrivere una cosa senza farmela visualizzare adeguatamente preferisco tu non la descriva, ne guadagna il ritmo.
    La mia testa produce ed immagina ugualmente.
    Sono di un certo partito (in cui sono forse unico iscritto) che ama alla follia le descrizioni anche lunghissime a patto che siano scritte in maniera davvero perfetta. Qui alcune funzionano bene, altre sono due righe inutili e su questo ragionerei un po'. Alla fine sono forse solo paranoie mie.

    Veniamo alla Clarence. Da un certo punto è interessante la storia dell'accademia, gli esami, forse ce la fa, forse la bocciano, il procuratore stronzo, la senatrice fastidiosa... crea tensione ed empatia. Da un altro punto di vista è caratterizzata comunque un po' banalmente, la cosa non disturba magari perché l'asticella è bassa trattandosi di un libro di questo genere, però avendo un po' la puzza sotto il naso nei confronti delle banalità qualche volta mi è capitato di storcere il naso (ad esempio la questione degli agnelli o quando si parla delle differenze sociali di lei con la figlia del senatore... si, ho capito, è una recluta, ragiona in maniera acerba e alla fine risolve il caso anche per questo. Avrei preferito altre elucubrazioni, magari investigative).

    Parlo di Red Dragon:
    Già di altro spessore era Will Graham: l'alcolismo, i rapporti con Hannibal Lecter e la ferita spaventosa, le sue capacità molto particolari, quella sensazione di fragilità che trasmette, che fa temere che da un momento all'altro possa succedergli qualcosa di brutto...


    Red Dragon è parso più interessante dal punto di vista stilistico (ha un ritmo serrato, cambi di scena improvvisi, non ha alcun fronzolo) e strizza anche un po' meno l'occhio al lettore...

    Comunque in definitiva la lettura è stata piacevole, l'ho letteralmente divorato.

    A proposito di divorare, per me in questo momento storico è lui, senza dubbio: Dr. Lecter
     
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16 replies since 27/9/2013, 15:46   228 views
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