Seekers

~ Erin Hunter

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    Titolo: Seekers (nome della serie)
    Autore: Erin Hunter (collettivo)
    Anno: dal 2008 in poi
    Editore: Harper Collins
    Pagine: 293 (primo libro, "The Quest begins"
    Descrizione: (scritta da me). Dopo il successo internazionale di Warriors (Warrior Cats in Italia: https://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=54353066 ). Il collettivo di autrici di Erin Hunter si è dedicata a questo progetto secondario di letteratura animale fantasy. La storia coinvolge un gruppo di giovani orsi che tra America e Canada vengono coinvolti in una missione destinata a cambiare il futuro di tanti.


    Premessa: Questa saga non è ancora giunta ( e probabilmente non giungerà) in Italia, pertanto si può leggere solo in Inglese ma ritengo valga la pensa analizzarla perchè è un caso abbastanza interessante di scelte sbagliate e errori da parte di autrici.

    Pregi:
    Un mondo duro:
    Benchè molti elementi di Seekers (sopratutto come stile) richiamino la saga di Warriors (o Warriors Cats), si notano subito alcune differenze sopratutto nel mostrare una grande durezza nel mondo i cui vivono gli orsi. I legami parentali sono ridotti all'osso (padri inesistenti/mai visti), e benchè il personaggio materno è importante in Kallik (l'orsa bianca), esattamente l'opposto accade per gli altri due personaggi importanti, Toklo e Lusa. Il mondo degli orsi è estremamente duro e larghissimo spazio viene dedicato alla lotta per trovarsi il cibo giorno dopo giorno ed evitare pericoli (dati dall'uomo o altri animali), possiamo dire che praticamente i 2/3 di ogni libro si dedicano a questi elementi.
    I personaggi si comportano in maniera molto diversa da Warriors, anche se si riuniscono e collaborano insieme i momenti di crisi o litigio (specie tra Toklo, l'orso bruno e Kallik, l'orsa polare) sfociano in brevi scatti "feroci" che ben si adattano alla situazione. Allo stesso modo è ben delineato il comportamento aggressivo e territoriale di quasi tutti gli altri orsi incontrati nella trama.

    il fascino del confronto:
    L'elemento che più mi ha incuriosito della trama è il personaggio "anomalo", ovvero il giovane orso bruno Ujurak. Egli è l'elemento più fantasy del romanzo perchè dotato dell'inspiegata capacità di mutare il proprio corpo in quello di altre creature (incluso gli esseri umani). Assolutamente affascinanti sono i pezzi di brano che seguono il suo punto di vista (che è multiplo in terza persona, alternato capitolo per capitolo), perchè il giovane orso si vede a confronto con altre razze e cerca di capirle o è interessato a loro: momenti apice di queste scene negli ultimi libri sono la sua trasformazione in un ragazzo umano o la trasformazione in una giovane foca (preda degli orsi).

    Difetti:
    Ripetitività:
    La saga è minata alla base da una profonda ripetitività: essendo un grande viaggio/ricerca, i protagonisti si vedono costantemente alle prese con innumerevoli problemi. Ma alla 250esima volta che si legge "Toklo si sentiva morire di fame" la cosa alla fine diventa pesante e noiosa.


    Personaggi monotematici:
    Diversamente da Warriors, dove il character development si sviluppa bene, in Seekers questo praticamente non succede.
    Toklo rimane sempre il giovane capo burbero ma responsabile coi sensi di colpa per la morte del fratello e cerca di rivalersi nel proteggere i più deboli (Ujurak e Lusa) un pò per motivi personali.
    Kallik, l'orsa bianca, è quella che si fa gli affaracci suoi. Non lega veramente a fondo con gli altri ed è tormentata della scomparsa e poi dal ritrovamento del fratello che si unisce ad una banda di orsi aggressivi.
    Lusa, un orsa nera, è il personaggio "carino" assolutamente INUTILE. Non riesce a cacciare mai nulla, non riesce a combattere nessuno, e si mette costantemente nei guai venendo sempre salvata.
    Antagonisti vari: nella seconda serie si susseguono una serie di antagonisti assolutamente macchiettistici o personaggi inutili per allungare il brodo.
    L'unico personaggio che si evolveva era appunto il povero Ujurak

    Scelte di trama contro il fascino del profitto:
    Era evidente fin dall'inizio che le autrici non sapevano dove andare a parare.
    I tre orsi che si incontrano un pò per caso, un pò per predestinazione (o nel caso di Lusa, viene praticamente mandata) si vedono affibbiarsi la missione di "Save the Wild", salvare il mondo naturale, vista la costante distruzione causata dall'uomo.
    Con le intuizioni di Ujurak, la banda si dirige verso il Polo ma a questo punto le autrici si sono probabilmente rese conto che Seekers non fruttava quanto Warriors e il numero di fans era di gran lunga inferiore.
    Tale presa di posizione si è risolta in un brusco cambio di scopo: il "Save the Wild" alla fine diventa "Distruggiamo una stazione petrolifera che minacciava la vita e gli spiriti degli Orsi del polo". E che ne è delle foreste distrutte? le montagne divelte? Il fatto che la calotta si sta sciogliendo e la presenza umana nell'Artico aumenta?
    Chissenefrega... risolvono a caso il problema e tanto per completare il quadretto Ujurak si sacrifica come uno stupido per tutti gli altri (essendo il personaggio "chiave" in evoluzione, non c'era più bisogno di lui, inoltre serviva metterci il dramma).
    In due colpi le autrici hanno 1) negato il fascino originale e il messaggio della serie (che includeva il salvataggio del mondo della natura e non la distruzione di una singola piattaforma petrolifera) 2) eliminato dalla serie il personaggio chiave che aveva character development, e che con la sua abilità (poteva diventare umano e parlare agli umani!) era l'unico che avrebbe potuto entrare in contatto più a fondo con la società umana e cambiarla.

    Soldi, soldi e ancora soldi:
    La svolta nella serie ha anche comportato il taglio di altre cose (per esempio erano stati fatti due manga sull'infanzia di Toklo e Kallik, e quello di Lusa è stato annullato). Ma evidentemente le autrici hanno deciso di spremere fino all'osso la saga, ecco quindi che dopo 6 libri inizia una serie conclusiva di altri 6 libri.
    Libri assolutamente INUTILI: di fatto i tre protagonisti (con l'aggiunta di un fidanzatino dell'orsa polare, un personaggio assolutamente piatto e banale) iniziano un luuuuuunghissimo "ritorno a casa", incappando ogni volta nella solita sfilza di fame+pericoli e ogni tanto piccoli antagonisti macchiettistici che puntualmente sconfiggono (un giovane ibrido orso bruno/polare con manie di persecuzione e che odia tutti; il fratello idiota di Kallik che alla fine ovviamente diventa buono, un orsa nera con fratello iperprotettivo che MUORE solo per aggiungere dramma dopo poco che entrata in scena).

    Nostro Signore...
    Ebbene sì: per quanto assurdo Seekers si rivela avere una pesante metafora di matrice cristiana.
    Personalmente credo sia un grande peccato poichè Warriors si era elaborato con una propria sfera di soprannaturale, spiriti di antenati ecc...
    Con la fine della saga il personaggio di Ujurak diventa sempre più palese, alla fine il suo sacrificio diventa tutta una sorta di parabola cristiana, con tanto di corpo messo nella grotta e ascensione in cielo. Completata dal tocco che sua "madre", era già in cielo e li guardava sempre e aveva inviato Ujurak per aiutare gli altri e Ujurak comunque continuerà a guardarli e proteggerli dal cielo (e nella saga sequel ogni tanto appare miracolosamente).
    Insomma.... Ujurak invece di diventare (come poteva benissimo essere) il fulcro per far comprendere tra loro il mondo della natura e il mondo umano, diventa Gesù Cristo in formato pelliccia e tenerezza.

    Edited by Kooskia - 20/11/2013, 14:10
     
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    Ho letto l'intera seconda serie meno l'ultimo libro (ancora non uscito).
    Sottolineo comunque il fatto che la serie è stata tradotta in italiano ("Tre orsi un destino").

    Mi spiace dire ma qui dovendo fare una recensione sulla seconda serie faccio fatica a trovare punti positivi o,o

    Pregi:
    ?
    Onestamente è il proseguo di una saga che mi ha fatto cascare le braccia sempre di più. Faccio fatica a pensare a qualche elemento positivo (escludendo i precedenti).


    Difetti:
    Noia:
    La seconda serie è di una noia soporifera. Non c'è più nulla da scoprire, nessuna meta da raggiungere con trepidazione... è sostanzialmente un immenso "ritorno a casa". E di libro in libro le autrici si inventano ostacoli piccoli o grandi ma che comunque non causano nè thrill nè tantomeno dubbio che i protagonisti possano non farcela.

    Banalità:
    In 5 libri non succede assolutamente NULLA che alteri il character development. Leggendo il penultimo, sono anche sbottato nel leggere come Lusa (l'orsa nera) si perda DI NUOVO, e la trama ruota ancora sul fatto che deve essere ritrovata/salvata. Una cosa un filino esasperante.
    Estremamente clichè e piatti sono alcuni villain minori incontrati nei primi libri, senza alcun tipo di sviluppo.
    Altrettanto banale è stata la gestione di quello che poteva essere (nel terzultimo libro) un vero elemento di interesse: ovvero l'incontro e il rapporto conflittuale tra Toklo e il padre.
    Un incontro gestito nel più banale e stupido dei modi: io SPERAVO che ci fosse uno scontro per il territorio, Toklo che poteva anche rinfacciare al padre che lui e la madre e il fratello fossero stati costretti fuori dal loro territorio originale (prestato originariamente dal padre), questo lo fa ... ma Toklo manca di RICONOSCERE al padre tutta una serie di cose, sopratutto la loro somiglianza e le condizioni difficili in cui vivevano e il fatto che la vita dell'orso bruno è una vita solitara.
    Ed è sorprendente come tutto questo NON avviene, benchè vi fossero cenni nella prima serie... invece ci tocca di sorbirci dei BANALISMI molto "umani" da "papà cattivo che allontana i figli".... sono ORSI diamine!! ed è anche spiegato in che condizioni si trovavano!! (foresta invasa da lupi e penuria di cibo e territorio).
    Cosa gli COSTAVA alle autrici inserire un MINIMO di comprensione e significato della vita e della natura dell'orso?? (come si faceva nella prima serie).
     
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1 replies since 6/9/2013, 11:13   94 views
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