Io prima di te

~ Jojo Moyes

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  1. Betti B.
     
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    io+prima+di+te

    Titolo: Io prima di te
    Titolo oridinale: Me before you
    Traduzione di: Maria Carla Dallavalle
    Autore: Jojo Moyes
    Anno: 2013
    Editore: Mondadori
    Collana: Omnibus stranieri
    Pagine: 391
    Trama: A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.

    CITAZIONE
    Vivi Bene.
    Semplicemente, vivi.

    Commento personale: A certe cose non si pensa mai. Progettiamo la nostra vita, facciamo scelte, immaginiamo possibili futuri... e poi tutto si distrugge, e all'improvviso ti trovi dover fare i conti con la totale incapacità di autogestirti, a dover nascondere nei recessi della tua anima tutti i tuoi progetti di vita, a dover lasciar scegliere ad altri per noi.
    Così accade a Will, giovanotto attraente con il mondo in pugno. Tetraplegico, quindi costretto su una carrozzina per il resto dei suoi giorni. Abituato ad una vita dinamica, avventurosa, adrenalinica, non riesce più ad accettarsi, ad accettare questo suo corpo menomato, questa sua vita spezzata.
    Qui entra in gioco Louisa, assunta dalla madre come “assistente”, come compagnia per il figlio, nascondendo un sacco di sottintesi e speranze. La convivenza tra i due non è subito facile, come ci si può aspettare, ma la forzata e continua vicinanza li farà inevitabilmente entrare in contatto, per non dire in collisione. I risvolti di questo rapporto di lavoro, di amicizia, lealtà e amore si sviluppano attorno a grossi nodi ideologici: è giusto assecondare le volontà autodistruttive di qualcuno che non vede più nulla che valga abbastanza per continuare a vivere su una sedia a rotelle? Anche quando quel qualcuno è tuo figlio, o l'uomo che ami?
    Le domande implicitamente poste sono pesanti, e portano a profonde e soggettive riflessioni.
    Ho intrapreso la lettura perché fortemente consigliata da molte recensioni lette in rete. Il primo capitolo mi aveva fatto pensare subito ad un harmony, visto lo stile di scrittura estremamente semplice e richiamante romanzi rosa per ragazze. Ma proseguendo nella lettura, sempre più coinvolta e incuriosita, mi sono resa conto che la “mancanza” dello stile veniva perfettamente ripagata dalla ricchezza delle scene che la trama regala. Non è una trama complessa dal punto di vista delle azioni, ma lo è per quanto riguarda i sentimenti e le riflessioni che essa porta inevitabilmente a fare.
    Nelle ultime pagine, contro ogni mia aspettativa, mi sono trovata profondamente commossa e scossa: avrei fatto le stesse scelte? Come giudico il finale? Giusto, sbagliato? Non credo esista una reale risposta.
    Questo libro, travestito da romanzo semplice e scorrevolissimo, nasconde tra le sue pagine temi delicati e attuali come mai prima: il lavoro, il desiderio di morire, l'amore che a volte non basta.
    Non ho potuto fare a meno di mangiarmelo in pochi giorni, letteralmente incollata alle pagine. Credo che sia un ottimo spunto di riflessione sulla società odierna e su cosa noi abbiamo da offrire al prossimo, che sia aiuto o solidarietà, anche quando le scelte del “prossimo” non sono in linea con le nostre. Importante sottolineare la libertà di scelta, anche quando fa soffrire.
     
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    Lettura sicuramente non da ombrellone, che tratta un argomento delicato. Assolutamente non banale. Lettura piacevole e scorrevole, a tratti ironica e a tratti seria.
     
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    Non avevo mai letto niente di lei. Scrittura scorrevole e interessante.
    Ma non credo che non ripeterò l'esperienza, visto che è un genere che proprio non fa per me. Una sorta di Nicholas Spark al femminile in versione europea: deprimente, strappalacrime, finale da strappo della vena e anche scontato se si conosce il genere. No decisamente, no per me.

    Edited by K.E.R - 9/8/2016, 16:16
     
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2 replies since 18/8/2013, 18:40   52 views
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