La casa della strega

~ Seabury Quinn

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    seabury
    Titolo: La casa della strega: La casa della strega, Le mani della morta, La casa dei tre cadaveri, Il Coltello Rosso di Hassan
    Autore:Seabury Quinn
    Anno:1934-1939
    Descrizione:
    www.farwebdesign.com/diventascrittorecondominiale/?p=154
    La Casa della strega di Seabury Quinn contiene quattro mini avventure del progenitore del moderno Dylan Dog, il piccoletto e perspicace Jules De Grandin, prototipo dell’ attuale investigatore dell’ occulto. In questi 4 viaggi originali La casa della strega, le mani della morta, la casa dei tre cadaveri, il coltello rosso di Hassan si respira l’avventura vecchia maniera, quel gusto antico e sepolto dove il nuovo si apre agli occhi del curioso adolescente (si fa per dire) che si illumina e si entusiasma di fronte al cumulo di meraviglie che si aprono dinnanzi a lui. Il mistero è ovunque, non importa che ci sia di mezzo l’orripilante e l’occulto, comunque il piacere di scoprire e disseppellire e risolvere casi impossibili rimane. L’amore per la verità in rilievo. Questo detective francese ,inventato da un autore che ha fatto tutti i mestieri del mondo è una piccola scheggia impazzita, è piccolo eppure si muove con l’agilità di una antilope quando deve impugnare la pistola, è arguto e non disdegna i piaceri inebrianti dell’ alcol quando se ne presta l’occasione. Il suo assistente Tworbridge, una sorta di medico legale modello csi, che rifà il verso a Watson è un americano che stimola le facoltà intellettuali del nostro eroe. Non a caso i colpi di genio avvengono nell’ ora dei narghilè, ossia in quei momenti di raccoglimento e meditazione filosofica dove viene descritta una cena o una colazione e dove i nostri due eroi interagiscono analizzando il caso del momento. Certo le trame sono inverosimili e irrazionali ma oggi anche i Dylan e i Martin Mystere sconfinano in campi dove la psicologia forense non ci azzecca un acca. Il lettore si diverte anche se le mani della fanciulla che suona il piano e che non sa nulla di musica appartengono a una morta (le mani della morta nell’ antologia). Ipnotismo, brandelli di culture orientali, il gusto estetico per tutte quelle cose di pessimo gusto che trapelano anche dalla descrizione dell’ antiquariato dell’ epoca formaqno il caleidoscopio dell’ universo seaburyano. Il lettore ha quasi la sensazione di impugnare la telecamera e di inoltrarsi in cupi cimiteri maledetti da dio, strade congeniali a questo interessante Jules De Grandin che ne combina di cotte e di crude e che comunque ha ispirato tutta una serie di figure indagatrici dell’ occulto che sembravano originali ed esclusive ma che inedite non sono.


    trovato in un mercatino, non conoscevo l'autore e casualmente con una ricerca sul forum ho visto che era stato segnalato per l'horror d'annata. ora, questi racconti hanno più o meno l'età di berlusconi, quindi proprio d'annata non sono, però devo confessare che hanno quel certo fascino di prima della guerra: hanno un non so che di genuino, forse ingenuo..
    il giallo e l'horror sembrano mescolarsi se non fosse che poi non ci si raccapezza più niente. nonostante siano testi assolutamente improbabili e incoerenti rimane il fascino e la forza delle immagini che sanno creare...
     
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0 replies since 22/5/2013, 08:58   35 views
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