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Titolo: Le luci di settembre
Autore: Carlos Ruiz Zafon
Anno: 2011
Editore: Mondadori
Pagine: 268
Descrizione:
Durante l'estate del 1937 Simone Sauvelle, rimasta all'improvviso vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, e si trasferisce in un piccolo paese sulla costa per sfuggire agli ingenti debiti accumulati dal marito. Trova lavoro come governante per il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jann in una gigantesca magione chiamata Cravenmoore, dove l'uomo vive con la moglie malata. Tutto sembra andare per il meglio. Lazarus si dimostra un uomo gradevole, tratta con riguardo Simone e i figli, a cui mostra gli strani esseri meccanici che ha creato - e che sembrano avere vita propria - mentre Irene si innamora di Ismael, il cugino di Hannah, la cuoca della casa. Ma eventi macabri e strane apparizioni sconvolgono l'armonia di Cravenmoore: Hannah, viene trovata morta e una misteriosa ombra si impossessa della tenuta. Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l'oscuro segreto che avvolge la fabbrica dei giocattoli, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure in un mondo labirintico di luci e ombre.. -
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Ho letto 5 libri di Zafòn, e devo dire che questo è l'unico che non mi è piaciuto... Da qui la decisione di non leggere i libri per ragazzi ripubblicati! . -
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Questo libro non mi è piaciuto particolarmente, infatti ci ho messo un po' per finirlo, perché non mi prendeva.. Poi lo svolgersi della storia è simile ad un altro libro di Zafon che ho letto.. . -
Raphsody.
User deleted
Benché io sia un grande fan di Zafon,devo muovere una critica alle trame dei suoi libri,che sono spesso simili tra loro. Ciò non toglie che sia un bravissimo scrittore,capace di esprimersi e farsi capire in ogni sua opera. I suoi libri,poi,sono adatti sia ai ragazzi,ai quali sono destinati,che agli adulti che vogliono provare una lettura semplice,ma interessante. A me,alla fine,è piaciuto abbastanza,come gli altri suoi libri del resto. .