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Lascio che le cose mi portino altrove
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Titolo: Né di Eva né di Adamo ( Ni d'Ève ni d'Adam) Autore:Amélie Nothomb Anno: 2007 Editore: Voland Pagine: 160 IBS Descrizione: Amélie torna in Giappone ma abbandona i tragicomici panni di impiegata nella multinazionale Yumimoto, vicenda narrata in "Stupore e tremori", e si concentra sulle peripezie sentimentali di quel periodo. Rinri è il suo fidanzato giapponese, bello e ricco, li lega un amore bizzarro ma non privo di poesia, raccontato con il solito umorismo, affondando lo sguardo chirurgico che le è proprio nell'incandescente universo dell'amore. Ma l'emozione più grande e la relazione più forte è ancora una volta quella che lega l'autrice al paese in cui è nata, e dove ha trascorso gli anni mitici dell'infanzia.
Sapevo che c'era qualcosa di strano nella Nothomb... Il Giappone è in lei!Qualcosa del suo modo di scrivere ha un non so che di orientale, la "freddezza" descrittiva probabilmente... Non so bene, del resto è solo il suo terzo romanzo che leggo. Questo l'ho letto in una mattinata, è scorrevole e interessante, intrigante anche se come detto sopra è abbastanza distaccato... e freddo. Sicuramente è una finestra curiosa su una cultura totalmente diversa dalla nostra, che evidenzia con consapevolezza le distanze assurde che ci sono anche nei comportamenti più amichevoli e quotidiani....
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Alt er Tabt
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Considera che i cinque-sei (non ricordo) romanzi "autobiografici" differiscono abbastanza dal resto della sua produzione.
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Lascio che le cose mi portino altrove
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Sì, infatti gli altri due sono proprio diversi...
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2 replies since 25/4/2013, 14:58 42 views
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