Il Ciclo dell'Eredità

~ Christopher Paolini

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    Titolo: Eragon, Eldest, Brisingr, Inheritance (quattro libri, in ordine cronologico)
    Autore: Christopher Paolini
    Anno:2003, 2005, 2008, 2011
    Editore: (italiani) Fabbri Editori e Rizzoli
    Pagine: 544 (primo libro)
    Sinossi: (del primo libro)
    Quando Eragon trova una liscia pietra blu nella foresta, è convinto che gli sia toccata una grande fortuna: potrà venderla e nutrire la sua famiglia per tutto l'inverno. Ma la pietra in realtà è un uovo. Quando si schiude rivelando il suo straordinario contenuto, un cucciolo di drago, Eragon scopre che gli è toccato in sorte un'eredità antica come l'Impero. Forte di una spada magica e dei consigli di un vecchio cantastorie, dovrà cavarsela in un universo denso di magia, mistero e insidie, imparare a distinguere l'amico dal nemico, dimostrare di essere il degno erede dei Cavalieri dei Draghi.

    Commento/Recensione Personale:
    Piccola premessa: chi ha avuto la sfortuna di vedere il film (uscito a natale 2006) senza leggere il libro, DIMENTICHI il film.
    E' a conti fatto una delle PEGGIORI trasposizioni libro fantasy >> film fantasy peggio riuscite degli ultimi decenni. Non c'è nemmeno il caso di perderci troppe parole perchè a parte una VAGA trama simile di sottofondo, non ha assolutamente nulla in comune (dalle atmosfere, ai personaggi, i dialoghi, i contenuti, le descrizioni, persino i dettagli)

    Venendo ai libri, partiamo da alcune premesse.
    Sono un grande amante di questa serie, ma sono il primo a dire che rasenta il PLAGIO in diversi elementi.
    La trama ha pesantissime similitudini con Star Wars (la saga cinematografica fantascientifica nota in tutto il mondo), con personaggi e ruoli molto ricalcati.
    Inoltre Christopher Paolini prende "In prestito" due elementi importanti da altre saghe fantasy:
    1) il rapporto mentale drago-cavaliere (con morte del compagno in caso di decesso di uno dei due), presa pari pari da i Dragonieri di Pern
    2) la meccanica della magia (fondata sull'esistenza di una lingua, per controllare un oggetto o una funzione devi conoscerne il termine originale. E conoscere il vero nome di una persona permette di controllarla) presa invece da Earthsea (Terramare..)

    Detto questo...

    Christopher Paolini ha il pregio di aver iniziato questa saga ad un età giovanissima, inserendo una grande freschezza di eventi e decisioni che pur prendendo elementi da altre saghe (in un mondo fantasy dove oramai del resto tutti copiano tutti) è riuscito ad amalgamarli in un opera che scorre bene.

    Pregi:
    Il protagonista è un personaggio di quelli che "crescono", inizialmente è un eroe per caso (non un predestinato, anche se questa nozione può essere ri-considerata alla luce della lettura degli ultimi libri) e sopratutto è un eroe che per almeno metà della saga deve impegnarsi a fondo (sbagliando e commettendo errori) prima di raggiungere un livello di forza e sicurezza che spesso altri scrittori fantasy regalano al proprio protagonista già dalle prime pagine.

    Assenza del "male assoluto": in Eragon non vi è una tale presenza spesso usata a sproposito nel fantasy.
    Gli antagonisti hanno quasi sempre un ruolo netto, ma il loro background è solitamente spiegato e motivato accuratamente (che sia pazzia data dal dolore personale, possessione/distruzione della propria volontà originale, o necessità biologica di sopravvivenza).

    Personaggi femminili: alcuni scrittori o le mettono da parte in maniera maschilista, oppure le esaltano ad eroine per eccellenza in stile Mary Sue. Nel Ciclo dell'Eredità, Paolini riesce invece ad inserire una serie di personaggi femminili con caratteristiche differenti, sfaccettate, in grado di dimostrarsi forti e capaci (con alcuni ruoli importantissimi) ma anche di avere dubbi e insicurezze (come anche i personaggi maschili del resto).

    L'eroe "popolare":, è uno spoiler leggero, ma è interessante come quanto più Eragon da giovan eroe venuto dal nulla (ma comunque dotato di una serie di abilità e caratteristiche) diventi più influente, tanto più Paolini inserisca la vicenda parallela di Roran: un eroe "proletario", contadino, senza alcuna abilità magica o capacità a parte la volontà di proteggere chi ama e chi gli sta a cuore usando semplicemente la forza del proprio braccio.

    Tematiche umane: un aspetto rilevante dei libri di Paolini, che trasuda sopratutto negli ultimi libri, è una grande attenzione per i valori umani, la tolleranza, la redenzione ecc..
    Un elemento importantissimo è la classica specie "brutta", barbara, violenta ... considerata da tutti una minaccia ed un pericolo, che si rivela essere un popolo come tanti altri: con pregi e con difetti.

    Laicismo: quanto spesso scrittori fantasy hanno inserito le loro proprie visioni religiose (o peggio politiche) all'interno di un libro? Ebbene, questo non è il caso di Paolini: Eragon si trova ad affrontare diverse concezioni del mondo, della società e della politica e si trova in una posizione tale in cui impara a conoscerle e ad accettarle: la religiosità dei nani non è da lui compresa sino in fondo.... ma è rispettata. Allo stesso modo viene accolto l'ateismo scientifico degli elfi (anche se con una maggior partecipazione da parte di Eragon alla fine).


    Difetti: (perlopiù presenti nel terzo e quarto libro).

    Mancanza di pericoli: un elemento che torna pesantemente sopratutto nel terzo e quarto libro: dove a parte l'affrontare singoli avversari pericolosissimi, ad ogni battaglia o assedio le forze nemiche "normali" (i semplici soldati) vengono sbaragliati fin troppo facilmente

    Cruenza: ho sempre apprezzato i libri che inseriscono temi adulti o maturi, tuttavia trovo che la cruenza mostrata negli ultimi libri, sia in forte contrasto con lo stile di descrizione presente nei primi due.

    Scene "adult": anche qui... apprezzo quando alcuni libri fantasy le mettono, ma devono essere messe bene!
    Una scena (umana) molto delicata e non-vista, è semplicemente nel momento sbagliato e nel posto sbagliato quasi da sembrare una scena comica.
    La scena "draconica" finale invece avrebbe potuto fornire un enorme occasione per confrontare drago e cavaliere su diversi sentimenti e pensieri che si trascinavano da tempo ed invece... niente, la cosa viene gestita male e sbrigativamente.

    Draghi: mi spiace mettere uno degli elementi più importanti in questa sezione. I draghi di Paolini sono indubbiamente AFFASCINANTI, con una spiccata intelligenza, carattere ed umorismo. Il difetto è che mentre i primi due libri mostrano un interessante rapporto tra Eragon e la sua dragonessa Saphira, gli ultimi due dedichino meno spazio a questo tema. Sopratutto il quarto libro presenta delle strane ambivalenze: mentre da un lato vi sia un drago molto importante che spiega molte cose, fornisce aiuto ecc... mostrando grande intelligenza e vitalità, Saphira viene molto relegata in un ruolo più passivo tanto che i due personaggi sembrano appartenere a specie differenti.

    Deus Ex Machina purtroppo è il difetto più grave dei libri, ci sono alcuni eventi che sono chiaramente scritti dall'autore per facilitare la vita ad alcuni personaggi. (il più pesante di tutti è forse il ritrovamento "casuale" di un arma arcaica nel quarto libro, per consentire ad un personaggio secondario di compiere un azione che andava fatta).

    Edited by Kooskia - 20/11/2013, 13:15
     
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    ho letto tempo fa il primo e mi ha deluso tremendamente, non lo ricordo nemmeno più. per andare avanti dovrei rileggerlo e non ne ho alcuna intenzione. bocciatissimo!!!!!!!!!!!!!
     
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    Ti quoto tantissimo sul film, io rimasi scioccata quando lo vidi anni e anni fa al cinema dopo aver letto il libro... Credo sia la peggior trasposizione di un fantasy mai vista, per quanto mi riguarda.

    Io ho letto solo i primi 2 e li ho riletti anche recentemente, in vista di leggere finalmente Brisingr e Inheritance e concludere questa saga una buona volta xD Sono d'accordo sui vari plagi nella storia, io ricordo che trovai anche molte similitudini col Signore degli Anelli. La trama è interessante ma per quanto mi riguarda i libri andrebbero un po' sfoltiti, ci sono delle parti noiosissime...
    Ricommenterò quando l'avrò finita tutta, magari, per ora non posso commentare granché la tua analisi approfondita =)
     
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    Io ho letto i primi due alla loro uscita, facendo la spunta di tutti gli elementi già visti.
    Non ho mai trovato la spinta per leggere gli altri due.
     
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    Credo sia un pò difficile al giorno d'oggi trovare nel fantasy qualcosa che non riproponga elementi comuni ^^
    L'essenziale credo sia il saper gestire fatti, avvenimenti, personaggi dandogli originalità ..
    Dopo aver letto l'intera serie posso dire che di cose originali ce ne sono, ed anche tante, all'interno di uno schema fantasy classico..

    Bisogna essere amanti del fantasy in generale per apprezzarlo, credo ^^
     
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    Non si tratta di temi classici del fantasy... nel primo libri si tratta proprio della trama di Guerre Stellari (con solo una modifica) con l'aggiunta di qualche drago, oltre alla classica sovrabbondanza di cliché fantasy.

    Il problema è che lo stile non è esattamente (nei primi due almeno) quello che ti prende e ti fa mettere in secondo piano le omonimie o le ovvietà.
     
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    lettura da spiaggia :P
     
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    Finito l'altro giorno Eragon.
    Scritto bene e scorrevole ma rimane un romanzetto fantasy con richiami sfacciati a saghe di tutt'altro livello già citate nei post precendenti.
    Ampiamente sopravvalutato. Non aggiunge niente di nuovo al panorama del fantasy moderno.
    Abbandono la lettura del ciclo senza rimpianti.
     
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7 replies since 19/2/2013, 15:19   221 views
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