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Titolo: Il Treno degli Dèi
Autore: China Miéville
Anno: 2005
Editore: Fanucci
Pagine: 621
Descrizione: È tempo di rivolte e rivoluzioni, conflitti e intrighi. New Crobuzon sta cadendo a pezzi. Da un lato la guerra contro l'arcana, oscura città-stato di Tesh, dall'altro i ribelli che si aggirano per le strade portando la metropoli sull'orlo della rovina. Nel mezzo dei disordini, una misteriosa figura mascherata incita a una nuova forma di ribellione, mentre tradimenti e violenze si manifestano in luoghi inconsueti. Per sfuggire al caos un piccolo gruppo di rinnegati è fuggito dalla città e ha attraversato terre straniere, alla ricerca di una speranza perduta, di una leggenda immortale. Cosí, nelle tragiche ore in cui sangue e orrore dilagano a New Crobuzon, si diffonde una voce: sta giungendo il momento del Concilio di Ferro.
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Sto andando avanti con grande lentezza con questo libro, non ha proprio la carica dei due precedenti... . -
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Per certi versi è bello, come gli altri libri di Mieville, per altri lo è molto, molto meno.
Premessa 1: il titolo è... tradotto a casaccio per non dire peggio. E già questo è un preavviso... come ho scritto altrove, il traduttore e il curatore sono cambiati in corso di pubblicazione della trilogia, quindi chi ha letto i libri precedenti si troverà profondamente spiazzato dai nomi dei giorni della settimana e dei mesi, dai toponimi (fiumi, quartieri...) e da alcune specie xeniane che vengono riconosciute con difficoltà. La scelta traduttiva secondo me è "pesante" anche per chi si accingesse a leggere il romanzo a prescindere dal ciclo del Bas Lag (del resto sta in piedi anche da solo), perdendo in evocatività e immediatezza.
Premessa 2: mi sono bloccata per circa un mese a 3/4 del libro in una parte che non ho molto apprezzato e l'ho sfangata a fatica. Superata quella, il finale fila via liscio senza intoppi.
Premessa 3: saranno pure indipendenti l'uno dall'altro ma è impossibile non fare paragoni con i due libri precedenti, paragoni pesantissimi che vedono questo come il meno "riuscito" della trilogia. Resta comunque un buon romanzo, strutturato e interessante, ma la completezza della Città delle navi è inarrivabile imho.
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Posteriore ai due precedenti e da essi quasi completamente svincolato, quest è il romanzo che va a chiudere la trilogia del Bas Lag, libri ambientati in un mondo alieno, dove uomini e "xenotipi" / "xeniani" convivono in un'esistenza fatta di intrighi politici, lotte campanilistiche, difficoltà di integrazione, razzismo... Una vera città sarebbe forse meno vivida e reale di New Crobzon, la penna magica di Mieville dà vita a descrizioni caratterizzanti e vivide, assolutamente piene.
Quello che manca qui è un po' la verve, un po' la coesione: sicuramente il metodo narrativo segue abbastanza lo schema dei precedenti, ma ho trovato alcuni passaggi e personaggi piuttosto fini a se stessi e non utili all'economia della storia nel suo complesso (vedi per esempio gli handling/maneggiatrici e il passaggio iniziale)...
Sicuramente ho trovato poco coesa la parte riguardante Ori e Spiral Jacobs... Non so, mi ha lasciato abbastanza "vuota", e la parte su cui mi sono arenata è quella dell'inizio degli scontri cittadini.. -
.Sto andando avanti con grande lentezza con questo libro, non ha proprio la carica dei due precedenti...
a me piace molto la parte di Ory, questo libro per certi versi mi ricorda Q, scritto meglio. Troppi errori e refusi però...ci vediamo a fine libro, sono al 58%.. -
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Ragassi, mica siam qui a pettinare le bambole! Io invece ho adorato questo romanzo, la fantasia di Mieville sembra non aver limiti e snocciola creature originali una dietro l'altra. Per certi versi mi ha ricordato Q, ma ovviamente non noioso come quel romanzo. La trilogia nel suo complesso ė una gran opera e il mondo del Bas-Lag ė descritto minuziosamente, con La cittá di New Crobuzon, e i tanti strati sociali e razze che quasi possiamo toccare con mano, in primis. Questo terzo libro ė forse meno "potente" del precedente, ma il finale dá una speranza e un significato che mancavano ai libri precedenti, chiudendo il cerchio della trilogia in modo perfetto. Gran bella lettura! . -
.La trilogia nel suo complesso ė una gran opera e il mondo del Bas-Lag ė descritto minuziosamente, con La cittá di New Crobuzon, e i tanti strati sociali e razze che quasi possiamo toccare con mano, in primis
Assolutissimamente d'accordo, la trilogia è grandiosa.... -
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ora il grande esame: un libro che non faccia parte della trilogia . -
Fa}.
User deleted
io l'avevo finito da un pò m non ho lasciato commenti. tutta la trilogia mi è piaciuta, concordo con voi sulla mirabile opera creativa, la coerenza e la struttura interna sono davvero fantastici........ mieville si è rivelato un autore molto intelligente. questo è vero fors è un pò sottotono rispetto ai due precedenti ma comunque è un gran bel libro, anche io ho apprezzato molto la parte di ori e spiral jacobs anche se è vero che quest'ultima parte si risolve un pò troppo velocemente........ mi sarei aspettato pagine e pagine di battaglie campali invece in un paio è tutto svanito. ho trovato prolissa la parte della guerra e paradossalmente affrettata la conclusione...... o forse sono io che l'ho letta rapidissimamente perchè non vedevo l'ora di finire questo gran libro! .