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Polemos.
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Titolo: La realtà nascosta. Universi paralleli e leggi rofonde del cosmo
Autore: Brian Greene
Anno: 2012
Editore: Einaudi
Pagine: 432
Descrizione: L'autore di "L'universo elegante" e "La trama del cosmo" affronta la domanda delle domande: il nostro è l'unico universo? Un tempo, la parola universo significava tutto ciò che esiste. Ogni cosa. Ma negli ultimi anni le scoperte della fisica e della cosmologia hanno portato un certo numero di scienziati a concludere che il nostro universo potrebbe essere uno dei molti esistenti. Con una prosa cristallina e un uso ispirato dell'analogia, Brian Greene illustra il ventaglio delle proposte di "multi-verso" che emergono da teorie sviluppate per spiegare le sofisticate osservazioni delle particelle subatomiche e delle oscure profondità dello spazio: un multiverso in cui chi sta leggendo questa frase ha un numero infinito di doppi che leggono la stessa frase in universi distanti; un multiverso che comprende un vasto oceano di universi-bolla, dei quali il nostro non è che uno; un multiverso che nel corso del tempo attraversa lo stesso ciclo all'infinito, un altro che forse è sospeso a pochi millimetri da noi e tuttavia rimane invisibile, un altro ancora in cui ogni possibilità permessa dalla fisica quantistica prende vita. Da ultimo un multiverso, forse il più strano di tutti, fatto esclusivamente di matematica. Greene, uno dei più importanti fisici e scrittori di scienza, ci guida in un'esplorazione di questi mondi paralleli, che rivela quanta parte della vera natura della realtà potrebbe essere nascosta al loro interno.
Brian Greene è un fisico americano, nonché uno dei massimi sostenitori della teoria delle stringhe e autore di diversi libri di divulgazione che ne parlano.
Premetto che personalmente non sono un sostenitore della teoria delle stringhe, tuttavia si deve constatare che anche le più impensabili formulazioni di universi paralleli emergono con naturalezza dalla fisica e dalla matematica che animano la cosmologia. Più precisamente ci sono almeno nove vie per accedere a quella realtà aumentata che è il multiverso e Brian Greene, che può vantare un bel talento nella scrittura, prova in questa sua terza opera, dopo l’Universo elegante e la trama del cosmo, a farci scrutare oltre il naso del nostro buon vecchio cosmo.
Negli ultimi anni il dibattito tra i cosmologi sugli universi paralleli scalda gli animi. Forse perché in questa arena, sottolinea Greene, si sta manifestando una crisi di crescita della scienza e si sta lottando per la sua anima. Va bene che gli universi paralleli emergono come risultato delle equazioni di teorie come la relatività che spiegano dati e osservazioni note, ma l’idea di multiverso è verificabile o falsificabile? Ed è legittimo fare riferimenti che rischiano di rimanere molto a lungo, se non per sempre, inaccessibili? Qui Greene, da bravo fisico delle stringhe abituato a difendere a spada tratta lo studio dell’invisibile, ci ricorda per esempio che non saremo mai in grado di osservare l’interno di un buco nero, oppure che ci sono oggetti che si trovano oltre il nostro orizzonte cosmico, ma non per questo neghiamo loro lo status di oggetti reali. E che anche in un multiverso le previsioni si possono fare, per esempio prendendo in esame il valore delle costanti fisiche nei differenti universi.
Ma è la matematica ad avere un ruolo principale nella generazione degli universi paralleli, con la sua capacità di “rilevare verità occulte sui meccanismi del mondo”. Per esempio l’approccio dei molti mondi alla meccanica quantistica, una delle nove variazioni possibili del multiverso esplorate da Greene, nacque quando Hugh Everett III decise di rendere sul serio l’equazione di Schrodinger e applicarla in maniera radicale a tutto ciò che esiste.
Per esplorare i territori ignoti del multiverso Greene ci fa conoscere più da vicino i capisaldi della fisica e della scienza contemporanea, dalla relatività generale alla fisica quantistica, dalle stringhe all’entropia alla teoria dell’informazione.
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interessante, il prezzo? . -
Polemos.
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Altino..26,00 euro.
