L'aspra stagione

~ Tommaso De Lorenzis, Mauro Favale

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    Titolo: L'aspra stagione
    Autore: Di Tommaso De Lorenzis, Mauro Favale
    Anno: 2012
    Dati 2012, 261 p., brossura
    Editore Einaudi (collana Einaudi. Stile libero extra)
    Descrizione:
    http://www.ibs.it/code/9788806206000/de-lo...a-stagione.html
    Carlo Rivolta narrò e visse la stagione tra gli anni '70 e gli '80. Un giovanissimo giornalista che raccontò la vita e la morte di un movimento, intuì gli anni a venire, contribuì a far nascere un gande giornale, morì di eroina. "Un cronista di ieri che non poté vedere l'oggi, ma ne sentì il fetore in avvicinamento. Ossimoro vivente e ambulante, smarrito e attentissimo, inflessibile e piegato nel morale, Carlo Rivolta raccontò lo sbandamento dei tardi anni '70, il grande e cupo impazzimento prima della risacca, tra sequestro Moro, inchiesta "7 Aprile" e storie di crimine organizzato. Nei suoi articoli, voci gridano prima di cadere nel silenzio, pallottole spaccano cuori, l'eroina invade le strade ed entra persino in fabbrica, tempio violato dell'integerrima classe operaia. Trent'anni più tardi, De Lorenzis e Favale, segugi a caccia di un segugio, fiutano l'usta in giro per Roma, intervistano, incollano ritagli e scrivono una storia centrifuga, frullata in un 'rotor' da luna park, dove nessuna complessità è sacrificata alla reticenza, nessun dolore viene taciuto. Un libro scritto col coraggio della verità." (Wu Ming 1)



    interessante scorcio sulle vicende storiche che tendono ad essere dimenticate o cancellate o semplicemente ignorate dalla politica odierna. ho trovato l'analisi storica accurata, ben collegata e assolutamente lo consiglio a chi è interessato a questo aspetto della storia del nostro paese.
     
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  2. Jimson
     
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    Storia del giornalista Carlo Rivolta e storia dell'Italia vista anche attraverso i suoi occhi negli anni di piombo. Carlo Rivolta scrive in quegli anni per Repubblica (il giornale di Scalfari) e ci racconta la più lunga notte della Repubblica (Italiana, stavolta).
    Scrive da dentro il movimento ma si pone spesso criticamente verso il movimento, vive tra le borgate romane e vede la sinistra massacrarsi di botte alla storica contestazione a Lama, i processi ai cantautori, gli assalti alle armerie, l'Autonomia Operaia, la clandestinità, il "salto di qualità" del terrorismo, la "geometrica potenza", i fasci, i NAR, teste spaccate, auto della polizia incendiate, assalti alle caserme, radio clandestine, riviste clandestine, Toni Negri, la rivoluzione, il PCI, i reazionari e poi le pistole, tante pistole e i morti, tanti morti; ma lo spettro che si aggira per le strade di Roma si chiama eroina e i marsigliesi, la banda della Magliana e la camorra incrementano gli affari.

    Il grido di battaglia "vogliamo tutto" finisce per spaccare tutto: o con le BR o con lo Stato (o coi NAR, aggiungerei); la Lotta Continua di chi non sta né con le BR né con lo Stato non ha più approdi e si sgretola nel vuoto nichilismo degli anni '80 in un turbine di arresti, morti ammazzati, suicidi, disinteresse per la politica, sfiducia, rassegnazione, eroina.

    La strage di Bologna, lo scandalo P2, la fine dello strapotere DC, l'affondamento del PCI e di LC, la TV: il povero Alfredino, il terremoto dell'Irpinia, Spadolini e Pertini. L'eroina è il vicolo cieco di operai, studenti e impiegati allo sbando.
    No future.

    Sono gli anni '80.

    Condotti da fragili desideri
    tra puro movimento e immoto
    con sospetti, automatiche simpatie
    nel bel mezzo del progresso
    di diversi colori tra i quali
    il nero, il verde,
    il moderno
    tifiamo Rivolta.
     
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1 replies since 12/12/2012, 10:43   69 views
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