Lascio che le cose mi portino altrove
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Titolo: Il bar sotto il mare
Autore: Stefano Benni
1ª ed. originale: 1987
Genere: racconti
Editore: Feltrinelli
Pagine: 200 p.
Descrizione:
Sompazzo, il paese più bugiardo del mondo - Gaspard Ouralphe, il più grande cuoco della Francia - Il verme mangiaparole e l'incredibile storia del capitano Charlemont - La disfida di Salsiccia - Il dittatore pentito - Kraputnyk, il marziano innamorato - Priscilla Mapple e il delitto della II C - Il folletto delle brutte figure, il diavolo geloso e la chitarra magica - La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case - Il mistero di Oleron e l'Autogrill della morte - Californian crawl - Il pornosabato del cinema Splendor - I capricci del dio Amikinont'amanonamikit'ama - Arturo Perplesso Davanti alla Casa Abbandonata sul Mare - Il racconto più breve del mondo, la fatale Nastassia e la grande Traversata di Vecchietti. Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell'uomo col cappello, dell'uomo con la gardenia, della sirena, del marinaio, dell'uomo invisibile, della vamp e degli altri misteriosi avventori.
http://www.ibs.it/code/9788807810770/benni...to-il-mare.html
Ho sempre semplicemente amato questo libro, in cui secondo me Stefano Benni riesce a dare veramente il meglio di sé e dimostrare quanto sia completo come autore, non solo umoristico. Certo, i racconti umoristici sono memorabili, ricordo addirittura che in alcune antologie scolastiche avevo trovato, alle scuole medie, il racconto di Pronto Soccorso e Beauty Case e quello di Autogrill Horror. Ma ci sono moltissimi generi, e Benni li affronta tutti con serietà e abilità: certo, i racconti si risolvono in poche pagine, ma ho sempre ritenuto racconti come Matu-Maloa o Priscilla Mapple e il delitto della II C degli esempi perfetti sebbene in miniatura di romanzi d'avventura o gialli... Inoltre rileggendo Arturo perplesso mi rendo conto di quanto abbia influenzato anche il mio modo di scrivere... (ehm... sì vabbè, non sto facendo paragoni  )
Comunque penso che sia semplicemente un libro da leggere assolutamente, sia per chi ama Benni che per chi ancora non lo conosce... si stupirà!
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