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Polemos.
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Titolo: Alan Turing. Storia di un enigma
Autore: Hodges Andrew
Anno: 2012
Editore: Bollati Boringhieri
Pagine: 762
Descrizione: La vita di Alan Turing è stata fino a oggi avvolta dal mistero, anche per chi sa tutto delle sue scoperte. Autore, nel 1936, del manifesto del nuovo ordine tecnologico ("Sui numeri computabili"), il matematico inglese spiegò la natura e i limiti teorici delle macchine logiche prima ancora che fosse costruito un solo computer. Ma Turing fu anche uno degli analisti che, durante la seconda guerra mondiale, avevano decifrato i codici della macchina crittografica tedesca, l'Enigma, ed era a conoscenza di importanti informazioni concernenti la sicurezza nazionale. Tra i suoi colleghi di Cambridge circolava la voce che fosse "perseguitato"; di certo lo fu per la sua omosessualità (fu condannato alla castrazione chimica), ma Hodges fa un passo oltre e prospetta un'ipotesi da "spy story", che getta una luce inquietante sul misterioso suicidio, compiuto da Turing morsicando una mela avvelenata con cianuro. Che anche il padre dell'intelligenza artificiale e del computer, come già Oppenheimer, sia stato sacrificato sull'altare della sicurezza nazionale?
Biografia riedita in onore del centenario della nascita di Alan Turing. Il genio di questo logico matematico mi ha sempre affascinato e ho approfondito molto il suo pensiero. Generalmente il suo nome è accostato al famoso test di Turing anche se personalmente ritengo che il test di Turing, per quanto celebre, abbia avuto e abbia un ruolo del tutto marginale. Il suo maggior contributo è legato alla teoria della computabilità. Le stesse macchine di Turing sono state ideate per fornire un equivalente rigoroso del concetto intuitivo di algoritmo. A mio parere, rispetto agli studi coevi sulla computabilità, la proposta di Alan Turing nell’individuare una caratterizzazione rigorosa della nozione di algoritmo, presenta il vantaggio di affrontare il problema in maniera diretta, senza presupporre altre nozioni di tipo matematico. Inoltre, Turing formulò la sua proposta nei termini di una particolare classe di macchine astratte, che possono essere considerate modelli idealizzati dei più recenti calcolatori reali. Ogni algoritmo si presta, almeno in linea di principio, a essere automatizzato, cioè a essere eseguito da una macchina opportunamente progettata. Pertanto, con lo sviluppo dell’informatica, la teoria della computabilità ha assunto il ruolo di “teoria dei fondamenti” per questa disciplina. Infine, parte dell’interesse per il lavoro di Turing risiede nelle sue implicazioni per altri ambiti disciplinari, come la filosofia della mente, l’intelligenza artificiale e la scienza cognitiva.
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E' un personaggio che mi ha sempre affascinato fin dal primo momento in cui sono venuta a conoscenza della sua storia, ma non ho mai approfondito perché le varie biografie o i vari commenti che ho trovato su di lui sono sempre o molto tecnici o molto qualunquisti senza una vera via di mezzo. Da quello che scrivi sembra che questa biografia potrebbe anche essere alla mia portata... ma tu leggi Penrose... 
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Polemos.
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Ma sì, secondo me è alla portata anche di chi ha letto poco su Turing. 
Certo, il suo pensiero viene ripercorso calandolo soprattutto nella sua biografia e quindi ci sono anche nozioni teoriche. Ma il focus principale è la biografia.
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Alan Turing.
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Grazie, non dovevate potete leggere anche una delle mie raccolte poetiche qui in firma
Scherzi a parte, è un libro che mi sono proposto di leggere E' inutile che io stia qui a sottolineare la stima che ho per quest'uomo e quanto mi affascini la sua storia.
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e che ci vuole a leggere Penrose?
...sono giusto 7 lettere XD. -
Polemos.
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senza contare che l'ultima non si pronuncia
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