Monsieur de Bougrelon

~ Jean Lorrain

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    Titolo:Monsieur de Bougrelon
    Autore:Jean lorrain
    Anno: 1897 (edizione italiana: 1987)
    Editore:Edizioni Studio tesi
    Pagine:95
    Descrizione:Mescolando le perversioni macabre di Barbey D'Aurevilly con la magia visionaria di Gustave Moreau, Lorrain, straordinario arredatore e pittore della letteratura, seppe cogliere, nel suo manierismo esasperato, il kitsch di tutte le mode decadenti, dal sadismo inglese all'anima slava. Monsieur de Bougrelon, scritto nel 1897 e mai tradotto prima d'ora in italiano, è il suo romanzo migliore, certamente il più originale e curioso. Il protagonista è una caricatura patetica e buffa del dandy che consuma la sua esistenza sotto il segno della finzione. Facendo da guida a due turisti francesi tra le bettole del porto e i musei di Amsterdam, questo ciarlatano mitomane gioca con le parole per costruire menzogne. Straniero in una città di brume e canali gelati, riesce a nascondere, dietro la maschera di un passato epico e aristocratico, popolato di principesse della Mongolia e sultani di Samarcanda, il vuoto tragico della miseria e della degradazione.


    Jean Lorrain rimane uno dei più grandi pittori narrativi che abbia mai incontrato (non è un caso che nella descrizione si citi Gustave Moreau, il mio pittore preferito).
    E' stato anche un grandissimo personaggio in vita: storiche le sue liti con Proust, l'amore odio con Montesquieu (che è arrivato a chiamare grotesquieu), Wilde e Leconte de Lisle ascoltavano ammirati le sue esibizioni al famoso Chat Noir, e via dicendo...

    In questo suo libro si raggiunge l'apice della bellezza e del degrado, una nostalgia infinita sembra percorrere le pagine a una a una. E' come se il mondo si cristallizzasse, se il protagonista cercasse di trattenere un'epoca stupenda che non c'è più e non si riconosca in quello che vede attorno a sé.
    Oltretutto adoro quando viene trattato un protagonista anziano, lo trovo un esercizio narrativo molto complesso e affascinante, ci vuole molta profondità per farlo.
     
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