Neurobiologia della morale

~ Patricia S. Churchland

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    Titolo: Neurobiologia della morale
    Autore: Patricia Churchland
    Anno: 2012
    Editore: Raffaello Cortina
    Pagine: 328
    Descrizione: Da dove viene la morale? Su che cosa poggiano i nostri valori? Come riusciamo a sapere cosa è bene e cosa è male? Per secoli filosofi e teologi hanno indagato la natura umana alla ricerca di una risposta. Molte sono state le intuizioni brillanti e le argomentazioni sottili. Solo oggi, però, quelle intuizioni e argomentazioni possono trovare un “saldo” legame con la storia evolutiva che ha permesso a noi e al nostro cervello di diventare quelli che siamo. Patricia Churchland ci invita a fare i conti con i processi e i meccanismi biologici che hanno contribuito a plasmare forme e modi del nostro dover essere morale. Le scoperte più recenti nell’ambito della biologia evoluzionistica, della genetica e delle neuroscienze cognitive diventano così gli strumenti essenziali per orientarsi nell’intricata selva delle questioni morali. Non si tratta, però, di cedere alla tentazione di un facile scientismo ma di riconoscere che solo se scopriamo cosa ci renda capaci di prenderci cura di noi e degli altri possiamo capire come l’animale sociale Homo sapiens sia diventato un animale morale.

    “Una prospettiva davvero inedita sulle origini della moralità.”
    Antonio Damasio




    Quando un certo comportamento è moralmente corretto? Sono poche le domande a un tempo così semplici da formulare ma a cui è tanto difficile dare una risposta condivisa. Tant'è che dopo millenni di discussione le posizioni dei filosofi morali sono moltissime e spesso radicalmente divergenti. Da un po' di tempo però l'etica è entata nel mirino della scienza, e in particolare delle neuroscienze. Ma le neuroscienze possono dirci qualcosa sulla morale? Ricordando la netta distinzione fra essere e dover essere, fra fatti e valori, accolta dal pensiero occidentale fin dal tempo di David Hume, verrebbe automaticamente da rispondere di no, ma in realtà la situazione è più complessa. Come ricorda Patricia Churchland, professore all'Università della California a San Diego e al Salk Institute, il monito del filosofo scozzese metteva in guardia dall'idea di poter ricorrere a una ragione isolata dalle emozioni e dalle passioni per ricavare solo grazie a essa una dottrina etica: << Hume- ricorda la Churchland - credeva che il comportamento morale, benchè pervaso dalla conoscenza e dalla riflessione, fosse radicato in una profonda, diffusa e permanente motivazione sociale che chiamava "il sentimento morale". Esso parte dalla natura biologica >>.
    La conseguenza immediata di questa presa d'atto è che le neuroscienze possono dirci molto sulla morale, in particolare sulle sue radici, su che cosa sia il ragionamento etico, su come avviene la nostra "navigazione sociale" e sul modo in cui prendiamo le decisioni in questo campo. Partendo da queste premesse, l'autrice illustra le scoperte delle neuroscienze del campo della condotta e del ragionamento morale per arrivare a mostrare che, di fatto, quella che chiamiamo morale si configura come uno schema di comportamento sociale articolato attorno a quattro fattori, a cui corrispondono altrettanti processi e circuiti cerebrali: il prendersi cura, fondato sull'attaccamento a parenti e amici e sull'interesse per il loro benessere; la capacità di riconoscimento degli stati psicologici altrui, basata sull'utilità di saper prevedere il comportamento degli altri; la capacità di proporre soluzioni ai problemi di contesto sociale, legata alla capacità di cooperazione;e la capacità di apprendimento delle pratiche sociali. Con questo libro Chrchland, che non pretende di offrire facili soluzioni ai complessi problemi morali, indica le basi biologiche su cui si è evoluta la nostra capacità di sviluppare rapporti sociali e una moralità che li governi, un tipo di conoscenze che non può essere ignorato da chiunque si interessi di problemi etici.
     
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    sembra interessante...il problema di questi saggi è che spesso l'opinione personale dell'autore su cosa è "morale" finisce per defraudare il libro del suo significato...non so però se questo sia il caso
     
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1 replies since 3/10/2012, 20:04   136 views
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