L'atlante delle nuvole

~ David Mitchell

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    Titolo: L'atlante delle nuvole
    Autore: David Mitchell
    Anno: 2004
    Editore: Frassinelli
    Pagine: 597
    Descrizione:

    Edit: dopo la ristampa ora ė reperibile e si intitola Cloud Atlas. L'atlante delle nuvole
    Amazon:
    qui


    Il diario di un notaio americano di metà Ottocento, giunto sull'isola di Chatham, nel Pacifico, per assistere ai devastanti effetti del colonialismo. L'epistolario di un giovane musicista nel Belgio tra le due guerre mondiali che, talentuoso ma senza un soldo, mette in atto un diabolico piano per intrufolarsi nella magione di un celebre compositore. L'odissea di un'intrepida giornalista che si trova in mano la scottante denuncia di uno scienziato ucciso su commissione dalla propria azienda. Le vicissitudini rocambolesche di un editore londinese in fuga dai creditori nella Londra anni Ottanta. Il testamento di un clone schiavizzato in una sorta di McDonald's della Corea futuristica. L'alba del nuovo mondo all'indomani dell'apocalisse... Sei storie che si allacciano tra loro in una serie di rimandi, echi, collegamenti vertiginosi di tempi e spazi.


    Edited by Elianto782 - 9/1/2013, 16:31
     
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  2. Fa}
     
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    m è capitato sotto mano diverso tempo fa ma non l'ho preso e non riesco a recuperarlo più. come ti pare?
     
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    CITAZIONE (Fa} @ 4/10/2012, 09:14) 
    m è capitato sotto mano diverso tempo fa ma non l'ho preso e non riesco a recuperarlo più. come ti pare?

    devo ancora leggerlo, era fuori commercio e non reperibile via ebook! ma grazie al film con Tom Hanks, magicamente ė stato ristampato :D ora si intitola Cloud Atlas. L'atlante delle nuvole. Ne parlano tutti un gran bene e quindi mi Sa che vedrò il film solo in seguito :)
     
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  4. TheGrandWazoo
     
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    sembra bello
     
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    Mi ha incuriosito vedere fratelli Wachowski e Tykwer che collaborano. Per aver scelto loro tre di farci un film il libro deve essere assurdo. Purtroppo se mi capita l'offerta a tre euro penso che vedrò prima il film, infrangendo la regola di leggere sempre prima il libro quando possibile (e questa volta sarebbe possibile). Ma se riesco a vederlo al cinema a tre euro l'occasione è troppo ghiotta.
     
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    preso l'ebook, magari a qualcuno interessa :)
     
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    L'ho in inglese...
     
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    CITAZIONE (taksya @ 13/1/2013, 17:17) 
    L'ho in inglese...

    io in Italiano :D
     
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    http://strategieevolutive.wordpress.com/20...david-mitchell/
     
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    Ho letto vari pareri contrastanti su questo libro (motivo, tra l'altro, del mio continuo rimandarne la lettura), e io mi pongo decisamente nella piccola schiera di quelli che l'hanno amato. Originale, ben costruito, credo che andrebbe letto nel modo più continuo possibile, perché solo così si riescono a notare gran parte dei rimandi tra i vari racconti.
    Le mie "storie" preferite sono state indubbiamente le lettere di Frobisher ed il racconto di Sonmi, per quanto diversissimi come fatti o ambientazioni; un po' più debole la parte centrale (il sesto racconto), anche perché tra le più difficili da seguire in termini di sintassi e linguaggio. Ingegnoso anche l'uso di diversi registri linguistici per esaltare le differenze di ambientazione delle varie parti del romanzo.
    Non vedo l'ora di vedermi il film!
     
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    Anche io sono tra quelli a cui è piaciuto molto.
    Ci ho messo quasi un mese a leggerlo, per via del periodo incasinato in cui mi trovo, ma tutto sommato la lettura è stata scorrevole e chiara. Non ho avuto difficoltà a riallacciare i racconti lasciati in sospeso...
    Ho apprezzato moltissimo il cambio di stile tra un racconto e l'altro, per ognuno di essi Mitchell si è calato perfettamente nella parte, usando strategie narrative e stili propri del genere: per quanto alcuni mi abbiano inizialmente fatto storcere il naso per il cambio di tono e linguaggio... poi mi sono resa conto di quanto è stato abile nel riprodurre gli 'stilemi' tipici di ogni genere narrativo.
    Se non avesse fatto così il romanzo sarebbe stato forse più omogeneo ma molto molto piatto, per cui ho davvero apprezzato anche se in alcuni casi l'ho trovato pallosetto ma perché non amo i romanzi in questione.

    Mi è piaciuta molto la connessione e i temi ricorrenti, che però ho trovato perdersi nei primi due/ultimi due capitoli, forse perché più lontani nel tempo passato e meno correlabili... però è come se mancasse il pilastro centrale su cui si muovono gli altri.
    Non capisco se è dovuto al fatto che, per forza di cose, nel passato i problemi erano meno 'globali' e di conseguenza più ristretti alle singole vite oppure per la scelta di legarsi a dei personaggi che effettivamente erano poco connessi col messaggio ultimo che ho trovato negli altri
    pochi che lottano contro la salvezza di un mondo marcio



    In dettaglio:
    -Il diario dal Pacifico di Adam Ewing : inizia bene, e per tutta la prima metà è bello.
    Nella seconda metà invece ho perso interesse. Non era abbastanza connesso al tema centrale, alla fine l'ho trovato un po' superfluo e poco collegato. Oltretutto è uno dei generi che non amo e ho trovato pallosetto.

    - Lettere da Zedelghem: lo stile epistolare è davvero ben ricostruito e anche la storia è particolare, si legge bene (ma anche qui non ho trovato una grande connessione)
    -Mezze vite: Il primo caso di Luisa Rey : un perfetto romanzo noir- hard boiled.
    - La tremenda ordalia di Timothy Cavendish : terribile autobiografia moderna-contemporanea. Lo stile è così 90s da spiazzare, soprattutto le prime battute sono indigeribili. Ingranata la marcia e superato il disagio di dover leggere lo sbrodolamento autocelebrativo di genere tutto sommato fila. Ma è il più debole.
    - Il Verbo di Sonmi-451 Androidi e distopia, una lingua adattata, un complotto. Bellissimo.
    -Sloosha Crossing e tutto il resto Il cardine che getta luce su tutte le altre storie, come se tutto avesse portato qui e da qui ripartisse (almeno quelle che ci si sono incastrate bene). Anche questo davvero ottimo.

    Riassumendo 3/6 ottimi, 1 buono e 2 mediocre.
     
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