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Titolo: Il Colombo divergente
Autore: Carlo Menzinger di Preussenthal
Editore: Liberodiscrivere
Prima Edizione: 2007
Scheda IBS
Trama:
Come saremmo oggi se Cristoforo Colombo non avesse fatto ritorno vincitore dal suo viaggio alla ricerca delle Indie?
Come sarebbe stata la storia del navigatore ligure, se si fosse scontrato con gli Aztechi?
Questo romanzo ucronico offre una risposta a queste domande e a molte altre: chi era veramente Colombo? Da dove veniva? Cercava veramente le Indie? Chi c’era dietro di lui? I banchieri ebrei? I Cavalieri di Cristo?
Ne esce fuori un ritratto inedito di Colombo. Il ritratto di un uomo ostinato e caparbio anche nella sconfitta. Il ritratto di un uomo dalle molte donne ma da un solo amore: il mare. Il ritratto di un uomo pronto a sacrificare tutto per un progetto.
Il romanzo, ricco di giochi verbali, può essere letto come un libro di viaggio e avventura ma anche come riflessione sulla vita e sul destino o come esplorazione di civiltà lontane, ucronicamente ravvicinate in un mondo anticipatamente globalizzato in cui Spagnoli, Aztechi e Berberi si muovono uno accanto all’altro.
Questa è la seconda edizione (riveduta, corretta e arricchita con nuove note) di quest’ucronia (genere letterario a metà strada tra romanzo storico e fantascienza).§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Delle domande indicate nella quarta di copertina, in realtà non si risponde a nessuna.
Non viene presa una posizione sulle teorie proposte sulla nascita o la vita o le vicende (o chi c'era dietro) di Colombo, vengono fatte illazioni, proposte teorie, ma non viene data una indicazione certa, neppure per il gusto di prendere una posizione, qualunque essa sia.
Si tratta di un romanzo di fantasia, dove le varie scelte del protagonista portano a diverse situazioni a seconda del momento. Non è una situazione nuova per gli amanti del genere fantascientifico [cit. turn left], ancor prima che ucronico, ma nella storia proposta non danno una sensazione di concreto e non perché alcune si poggiano illazioni o teorie di per sé infondate o non ancora provate.
Avendo già letto un romanzo di Menzinger sapevo a cosa sarei andata incontro, quindi la lettura è proceduta senza sorprese... nel bene e nel male.
Non c'è mai stata qualla scintilla che potesse soprendere, non c'è stato un personaggio (reale o meno) che potesse impressionare, tutto è scorso fino alla fine senza provocare nessuna emozione.
Come per "Giovanna", l'impressione è stata quella che venisse cercato lo stupore bombardando il lettore con nozioni importanti, lasciandomi però un senso di incompiutezza sul messaggio che doveva essere trasmesso.
Compresa la postfazione, con la spiegazione delle due voci narranti... che, se non fosse stata fatta, probabilmente non avrei colto nella sua interezza (sono spesso poco profonda e intuitiva).
Troppe note a piè pagina, alcune di spiegazione di nomi e termini messe dopo pagine dalla prima apparizione di quel termine, altre ripetute troppe volte. Altre ancora in lingua straniera (va bene il copia/incolla dalla wiki - che come fonte da mettere nella bibliografia io prenderei sempre con le pinze e che, soprattutto, non regala un'aura di affidabilità - ma almeno tradurle in italiano).
In conclusione, non sarebbero più di due stellette, ma ne merita una per l'originalità del soggetto. Colombo è, in generale, un elemento poco trattato... escludendo certe pubblicità.
3/5 (6/10)
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