Mille volte niente

~ Emma La Spina

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    “Sono una donna bambina. Una donna segnata da un’infanzia e un’adolescenza trascorse in istituti per orfani. Io che orfana non sono. Nel chiuso di quelle stanze, mi è stata rubata la bellezza dei primi anni, la meraviglia della crescita, lo stupore per il mondo. E ho avuto in cambio dolore, umiliazione, ignoranza. Della famiglia, degli uomini, dei sentimenti, della vita. Per questo, quando la porta di quelle stanze si è spalancata, ho dovuto imparare ogni cosa, mentre gli altri sapevano già. E ho scontato la mia inferiorità con enormi sofferenze. Marchiando la mia carne con le dure lezioni che il destino voleva impartirmi. Un mattino di maggio, il giorno successivo ai miei diciotto anni, vengo espulsa dall’istituto. Buttata in mezzo a una strada, letteralmente. È una legge atroce che nessuno mi aveva mai comunicato. La suora apre la porta senza dire una parola, e senza dire una parola la richiude. Mi ritrovo sola su una panchina, senza un soldo, senza una destinazione possibile. Tutti i miei averi sono un diario, un libro di scuola e gli abiti che porto addosso. Con quelli inizierò a percorrere la mia strada, senza sapere quale sia, senza sapere nemmeno se c’è per me, da qualche parte, una strada. Non so nulla, neppure il significato delle cose più naturali della vita. Le imparerò tutte sulla mia pelle.”


    recensione (un po' spoilerosa)

    il libro inizia con i suoi 18anni, al momento in cui si ritrova fuori dall'istituto. Il racconto finisce con il raggiungimento della stessa età da parte dei figli. saran 20-max 25anni ad essere racchiusi qui. 20anni di abusi, violenti e non. abituata com'è dall'orfanatrofio a subire in silenzio, Emma scopre invece di poter urlare al mondo le ingiustizie subite. impara col tempo. scopre l'ospedale, che non la opera perchè non ha documenti; scopre il matrimonio ma senza sapere cosa sia; scopre di essere madre, scopre che vuole difendere i suoi figli prima di scoprire di voler proteggere se stessa dalla violenza esterna. inizia con le denunce, continua con le cause in tribunale e infine pubblica la sua esperienza.
    Vive a Catania e a Vicenza tutte le violenze. L'uomo che la definisce "cosa sua" la picchia e rapisce per strada, nessuno dice niente. Che schifo. quest'uomo agisce indisturbato per anni. lei scappa e viene ricondotta a lui ed è a lui che si rivolge per essere dimessa dall'ospedale le volte che esce dopo le malattie gravi e le gravidanze. quell'uomo padrone che viene coperto da tutti. inizia a far denunce e scopre che in quella questura lui ha molti amici. non si scoraggia e riesce a fare breccia anche in quel sistema.
    Ogni volta che leggendo mi sembrava che le cose andassero al meglio, puntualmente arrivava qualche brutta notizia o un fantasma del passato.
    è uno di quei libri che sai già che faranno male. un urlo contro le ingiustizie del mondo che scopri non avere fine. sai già lo schifo che contiene ma non puoi fare a meno di leggerlo. e di leggerne altri simili a questo.
     
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0 replies since 20/4/2012, 11:51   40 views
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