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Biting's excellent.
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Titolo: Nebbia rossa
Titolo originale: Red mist (2011)
Autore: Patricia Cornwell
Serie: Kay Scarpetta 19/in corso
Traduttore: Riccardo Valla, Annamaria Biavasco, Valentina Guani
Editore: Mondadori (collana Omnibus)
Prima Edizione: 2012
Scheda IBS
Trama:
Kay Scarpetta deve incontrare alla Georgia Prison for Women una detenuta colpevole di reati sessuali e madre di un diabolico killer. Kay è determinata a far parlare la donna per scoprire che cosa è davvero successo al suo vice, Jack Fielding, ucciso sei mesi prima. È una ricerca personale e anche professionale, dal momento che Kay sta seguendo un'indagine che riguarda una serie di macabri crimini che lei è convinta abbiano a che fare anche con la morte di Jack Fielding. L'uccisione di un'intera famiglia a Savannah, una giovane donna nel braccio della morte e una catena di altre morti inspiegabili sembrano essere tutti collegati fra loro. Ma chi c'è dietro tutto questo e perché? Kay Scarpetta scopre presto che questo è solo l'inizio di qualcosa di più terribile: un complotto terroristico internazionale. E lei è l'unica che può fermarlo.§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
A meno che i miei colleghi di lettura non si offrano di pagare il prossimo della serie, questa volta sono decisa a dire veramente basta.
Neppure la fidelizzazione, tirata ormai per i capelli, o il gusto (malato lo ammetto) di scoprire cosa inventerà questa volta la Cornwell per dare quella patina di tensione alla storia, possono sopperire anche ad un solo centesimo sprecato per l'acquisto.
Banale, colpo di scena scoperto non appena viene citato (nelle prime venti pagine più o meno), personaggi che non fanno altro che parlarsi addosso, soprattutto quando dialogano tra loro... visto che il trucco narrativo più utilizzato dalla Cornwell sembra essere diventato quello di spiegare le cose ai lettori mentre due personaggi parlano tra loro, ognuno per la sua strada, senza starsi ad ascoltare.
Ennesimo personaggio passato dalla parte dei cattivi brutti e opportunisti, ennesima modifica della storia dei personaggi principali (ma solo come cliff-hanger per il prossimo volume), ennesime 500 pagine passate da Kay recriminando sul fatto che tutto il mondo pensa solo ad avercela con lei... o che lei non è all'altezza... o che nessuno la ama o che tutti la odiano o che tutti la ignorano (questo varia sempre a seconda del personaggio con cui si sta rapportando al momento)... o che non saprà come tenere unita la famiglia... tutto fino alle ultime 50, dove l'intreccio si risolve miracolosamente, scoprendo/catturando/ferendo/uccidendo il cattivo di turno... che potrebbe o meno tornare nel prossimo episodio perché, come sappiamo, i morti non sempre sono veramente morti nella vita di Kay.
Io continuo a sperare che si sia dimenticata completamente di Gaunt, che i bei tempi delle prime avventure siano stati completametne seppelliti e che la mancanza di idee nuove non la faccia scavare più a fondo di quanto non abbia fatto fino ad ora.
1/5 (2/10)
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