Il Cervello Verde

~Frank Herbert

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  1. Sudrak Al-Salik
     
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    Titolo: Il cervello verde
    Titolo originale: The Green Brain
    Autore: Frank Herbert
    Anno di pubblicazione: 1966
    Anno di pubblicazione in Italia: 1976
    Editore: Longanesi & C.
    Pagine: 181
    Prezzo:
    Disponibilità: raro
    Adatto: tutti
    ISBN:
    Trama:
    In un mondo sovrappopolato, che cercava spazio vitale nella giungla, l'Organizzazione Ecologica Internazionale sterminava sistematicamente dei voraci insetti che rendevano inospitali quelle zone. Uomini come Joao Martinho e i suoi aiutanti usavano bombole schiumogene mortali e nuove armi a vibrazione per ripulire l'inferno verde del Mato Grosso. Ma, per ragioni sconosciute, le aree già disinfestate completamente incominciarono a essere di nuovo assalite dagli insetti malgrado le impenetrabili barriere. Dalla giungla si sentirono strane storie... insetti divenuti enormi... creature dalle sembianze umane, ma i cui occhi avevano quel particolare scintillio degli insetti.

    Fonti: Anobii, Catalogo Vegetti

    Curiosità: copertina illustrata da Oliviero Berni
     
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    Lo lessi alle medie, poco dopo aver letto "Dune"... ricordo poco della storia, a parte gli insetti.
    L'ho appena trovato in ebook... in inglese, ovviamente.
     
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    Penso sia uno dei libri più noiosi e mal sviluppati che abbia letto, ci ho messo circa due anni a finirlo per la noia. Potrei dire "è proprio una roba pulp di infimo livello", se non fosse che anche la roba pulp riesca a essere divertente, ma questo...
    Che poi è un peccato perché ha belle idee.
    Un cinese, un'irlandese e un brasiliano vanno al bar...
    L'irlandese è un dottore entomologo (sic) spia del cinese ateo e rappresentante della cinica burocrazia del suo governo, il brasiliano è ovviamente affascinante per via del suo sangue latino, lei piagnona inutile si rifugia pian piano nelle braccia di lui e il cinese rosica perché ha dei piani diversi e insieme devono far luce sul fatto che ci sono in giro insetti giganti nonostante i governi abbiano già da tempo sterminato tutti gli insetti perché sono dannosi e fanno schifo. Però una mente-alveare non meglio specificata, quella che darebbe il titolo al libro anche in originale ma che rimane completamente indefinita e a cui vengono dedicate quattro pagine in croce, la quale controlla tutti gli insetti ma non si capisce se anche altro, non è felice e vuole da loro non si capisce esattamente cosa (credo usarli come portavoce per il fatto che certe brutte cose non si fanno, ma anche qui non sappiamo bene come).
    Per il 90% del tempo, i tre sono rinchiusi in una capsula che discende un fiume, le apportano riparazioni, si lagnano e si impanicano perché vedono gli insetti fuori, si chiedono se siano arrivati e si rispondono "quando arriviamo siamo arrivati", la dottore piagnucola istericamente e si fa coccolare, il cinese continua a ripetersi di dover apparire cattivo sennò non sarebbe abbastanza cinese, il maschione maschieggia. E si lagnano per gli insetti. E piagnucolano. E vedono dove stanno. E vedono se ci sono le rapide. E dicono "ma siamo arrivati alle rapide?" "No." "E quando ci arriviamo?" "Boh non lo so tra due giorni" "E quando ci arriviamo che facciamo?" "Ci attacchiamo" e piangono. E si lagnano. E lei è isterica. E lei vuole le coccole perché è bella e inutile. E si lagnano. E il cinese fa il cattivo. E...
     
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