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Titolo: L'invenzione di Morel
Autore: Adolfo Bioy Casares
1ª ed. originale 1940
IBS
Nell'assolato e labirintico scenario di un'isola deserta dei Tropici, un misterioso scienziato e la sua corte di amici ripercorrono un'antica illusione degli umani: sottrarsi attraverso l'Arte alla corruttibilità della Vita e divenire pura Forma. Ma l'immortalità dei personaggi passa necessariamente per la loro morte, a cui segue di poco quella del narratore, involontario testimone degli eventi. L'eternità toccherà solo al suo racconto, dove si scrive il ricordo dei fatti: "Queste righe rimarranno immutabili". Introduzione di Jorge Louis Borges.
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Ne ho un buon ricordo. . -
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Ci ho messo molto a finirlo perché è un periodaccio. Però il libro è davvero... strano.
All'inizio, fin verso la metà sembra tutt'altro genere. Le stranezze iniziano solo ad un certo punto, il protagonista fa tante osservazioni che poi si inseriscono nella storia più avanti e questa cosa mi è piaciuta moltissimo. E' difficile riuscire a contestualizzarlo, è un libro del 1940 ma è molto molto moderno.
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Libro piccolo piccolo (130 pagine circa) eppure super avvincente. L'avevo letto ormai 10 anni fa (grazie forum per farmi da memoria) e se l'impressione non era stata un colpo di fulmine immediato in realtà è invecchiato bene nei ricordi. Così bene da aver voglia di rileggerlo da un po'.
Il conoscere la storia forse ha tolto un po' la magia, la grande sensazione di disorientamento e incredulità della prima lettura. Eppure ha retto benissimo alla rilettura, mangiato in due giorni e consigliato caldissimamente.. -
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Messo nella wishlist, la descrizione intriga. . -
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Ok l'ho finito. Inevitabilmente mi è venuto da pensare a Lost durante la descrizione degli edifici presenti sull'isola, e per certi versi invece più avanti mi ha ricordato l'isola del dottor Moreau, ma non per affinità di trama. SPOILER (clicca per visualizzare)Inaspettata la svolta struggente, ma necessaria per marcare il punto e mettere a frutto l'idea finale.. -
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Ok l'ho finito. Inevitabilmente mi è venuto da pensare a Lost durante la descrizione degli edifici presenti sull'isola...
... peccato non si veda bene il titolo.... -
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Appunto, inoltre ci sta sempre bene un Sawyer mezzo ignudo 
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È sempre un bel vedere. . -
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Finito anche io. Devo dire che non mi è dispiaciuto ma mi ha lasciato una sensazione di incompiuto. O meglio, offre spunti e tematiche molto interessanti ma lo sviluppo che ne fa non mi ha soddisfatto del tutto. Forse dipende anche dal periodo e le aspettative, non escludo di rileggerlo in futuro, ma alcune digressioni "filosofiche" non mi hanno preso come avrei pensato.
Di sicuro però concordo sul fatto che riesca ad attirare l'attenzione e l'idea di fondo è valida, anche per come l'autore la espone gradualmente, con i giusti tempi secondo me. Di sicuro a me le storie "misteriose" intrigano e da questo punto di vista l'ho trovato molto valido. Tuttavia avrei preferito riflessioni in una direzione diversa, per quanto comunque abbia trovato azzeccato il finale.
Penso sia stato fonte di ispirazione di tante opere, tra le varie teorie avanzate dal protagonista ho ritrovato lo spunto della trama di almeno tre o quattro film.. -
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Sembra molto bello e l'ho cercato, ho trovato che c'è anche il film omonimo del 1974, ma al momento non sembra disponibile in nessuna piattaforma streaming. Comunque lo metto in wishlist. . -
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Non sapevo del film, ora lo cerco. Mi ha sempre ricordato molto "l'anno scorso a Marienbad", anche se non lo vedo da millenni e non so se è solo un'impressione . -
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L'ho trovato su YouTube. Se riesco lo guardo.
L'Anno Scorso a Marienbad credo condivida l'atmosfera di attesa che succeda qualcosa in un mare di riflessioni e divagazioni di carattere generale.. -
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L'anno scorso a Marienbad secondo wikipedia è ispirato a L'invenzione di Morel, questo però l'ho trovato su prime video.
A questo punto sono confusa. 😵. -
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Alla fine l'ho letto anche io, ma sono meno entusiasta rispetto a voi... segue la recensione di GR.
Non ne avevo mai sentito parlare fino al mese scorso, quando hanno iniziato a tessere le sue lodi su uno dei forum librofili che frequento.
Non l'ho trovato entusiasmante come alcuni, l'età e, forse, la traduzione datata non hanno giocato a suo favore.
Il personaggio principale, finché non si è giunti al cuore della vicenda, è decisamente insopportabile e lo sfondo, escludendo l'isola, non è ben chiaro.
Penso che la cosa sia voluta, il tempo storico non è ben chiaro, così come la situazione politica in cui il protagonista si muove, ma il poco che ci viene detto crea comunque una ambientazione soddisfacente.
La realizzazione dell'origine del mistero e le successive manovre del protagonista per poter far parte del tutto sono interessanti... ma arrivarci è stato un po' una sofferenza.
Va ammesso che il tema dell'opera e la sua ambientazione ha dato ispirazione a molte opere successive, sia di carta che di pellicola, ma non mi sento di dare alL'invenzione di Morel più di tre stelle.
3 / 5.
