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Fioredipalude.
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Titolo originale: Genji monogatari.
Titolo italiano: Storia di Genji.
Autore: Shikibu Murasaki (973 circa – 1014 circa o 1025).
Prima pubblicazione originale: Non esiste una vera e propria data di pubblicazione ma sappiamo che il manoscritto cominciò a circolare, all’interno della corte Heian, dopo il 1001. Purtroppo la mancanza di una rilegatura e l’impazienza con cui le dame di corte attendevano (e divoravano) i vari capitoli ha fatto sì che il manoscritto originale sia oggi andato perduto.
Ultima pubblicazione italiana: 2006
Editore italiano: Einaudi (collana Einaudi tascabili. Biblioteca).
Pagine: 1036 circa al prezzo di 19,80 Euro.
ISBN: 978-88-06-18160-4
Dal retro dell’edizione Einaudi a cura di Adriana Motti con nota introduttiva di Giorgio Amitrano::
“Il Giappone dell'epoca Heian (IX-XII secolo): un paese chiuso, isolato dal continente asiatico, che contiene un altro paese chiuso, quello dell'aristocrazia di corte, al cui interno si trova il microcosmo delle nyōbo, l'élite delle dame. Nella più ovattata di queste scatole cinesi, gineceo dell'aristocrazia, si svolge la storia del principe Genji, luminoso per intelligenza, cultura, bellezza: gli amori delle dame di corte, delle spose, e le lotte per il potere, nel più importante romanzo della letteratura giapponese classica.” :
Commento personale: Dare un giudizio su un’opera tanto lontana sia nel tempo che nello spazio culturale non è per nulla semplice. A cominciare dal giudicare il suo protagonista, il principe Genji, che stando ai manuali di critica letteraria è stato, volutamente, costruito in modo da essere una sorta di specchio in cui i sentimenti e le esigenze delle dame dell’epoca potessero riflettervi per ritrovarsi in una sensibilità maschile in sintonia coi loro animi femminili. Infatti Genji non delude mai le sue amanti nemmeno quando la loro relazione termina poiché egli non le abbandona a sé stesse (come fanno tutti gli uomini) ma continua a comportarsi da gentiluomo nei loro confronti. In oltre è bello, intelligente, sensibile, ha perso la madre da bambino e chi più ne ha più ne metta! Non vi ricorda qualcosa? A me il classico Gary Stu (il maschile della Mary Sue). Con questo non voglio dire che sia noioso ma solamente che bisogna approcciarsi al suo protagonista sapendo a cosa si va incontro.
Nonostante questo ci sono aspetti reali del contesto dell’epoca come: le superstizioni riguardanti i viaggi o i giorni fausti o infausti (persino per lavarsi i capelli), la possessione spiritica portatrice di malattie, le invidie e le gelosie fra i cortigiani, la percezione di vivere in un mondo ovattato, distante da tutto il resto e raffinato all’estremo dove spesso ci si esprime per mezzo di allusioni a poesie o similitudini letterarie, dove nessun personaggio viene mai chiamato per nome (ma solo con soprannomi che indicano: la sua carica a corte, il colore dei suoi abiti, la sua dimora ecc…). Insomma un mondo ricco, ozioso e vivace al tempo stesso, che per esser compreso appieno, andrebbe studiato a lungo. Personalmente consiglio di affiancare al Genji monogatari la lettura del saggio di Morris Ivan “Il Mondo del Principe Splendente” sempre edito dall’Einaudi.
Edited by Yelena‚ - 12/2/2012, 20:56. -
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Non conoscevo questo libro, non conosco affatto a dire il vero la letteratura giapponese antica... E poco pure quella contemporanea.
Certo che è una lettura proprio particolare, come mai questa scelta?. -
Fioredipalude.
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Non conoscevo questo libro, non conosco affatto a dire il vero la letteratura giapponese antica... E poco pure quella contemporanea.
Certo che è una lettura proprio particolare, come mai questa scelta?
Una scelta obbligata dal corso di letteratura giapponese che alla fine si è trasformata (per me) in una piacevole scoperta.. -
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È da molto che vorrei leggerlo, ma non sono mai riuscito a capire se è davvero interessante o se è un genere che forse dovrei evitare. . -
MagentaLips.
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Anche io lo vorrei leggere da un po', assieme ad altri classici della letteratura giapponese antica (finora ho nella mia libreria personale solo il Sarashina Nikki, il Kojiki e il Taketori Monogatari). Prima, come dicevo altrove, avevo in porto questo percorso di studio di storia e letteratura giapponese, non l'ho ancora letto perché volevo prima terminare lo studio del Caroli-Gatti ma... aspetta e spera ^^'' CITAZIONEInfatti Genji non delude mai le sue amanti nemmeno quando la loro relazione termina poiché egli non le abbandona a sé stesse (come fanno tutti gli uomini) ma continua a comportarsi da gentiluomo nei loro confronti. In oltre è bello, intelligente, sensibile, ha perso la madre da bambino e chi più ne ha più ne metta! Non vi ricorda qualcosa? A me il classico Gary Stu (il maschile della Mary Sue).
lol! La dama di Sarashina ne andava pazza! Comunque sì, incarna talmente tanto la perfezione che viene a odio.. -
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Biting's excellent.
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Non lo conoscevo... sarà che è un po' che non vado in libreria.
Mi sa che dovrò farci un salto e comprarlo... Marty Stu o meno, la storia mi incuriosisce (e anche il periodo storico).. -
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Beh, di sicuro non è un libro recente che ti è sfuggito tra le nuove uscite... .