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Titolo: Il gioco immortale. Storia degli scacchi
Autore: David Shenk
IBS
In questo saggio David Shenk traccia una storia degli scacchi, spiegandoci come quei trentadue pezzi di legno intagliato che si muovono su un tavolo a riquadri bianchi e neri possano illuminare il nostro modo di comprendere la guerra, l'arte, la scienza e il cervello umano. Una panoramica completa di un gioco che parte dalla Persia del V secolo e arriva ai giorni nostri, raccontando incredibili vicende e facendoci incontrare personaggi geniali.
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Il saggio è abbastanza interessante da un punto di vista storico, anche se ho la sensazione che sia un po' un riassunto di opere ben più estese ed esaustive. Considerando che è l'unica storia degli scacchi che ho letto (finora) devo dire che mi ha lasciato un po' troppo poco... Mi è parso poco organico, un po' caotico e in certi passaggi poco chiaro.
L'ho trovato un po' troppo USA-centrico, e anche troppo autoreferenziale (machissene che il tuo trisavolo era uno scacchista importante, puoi dirlo una, due volte, ma oltre quello farci mezzo capitolo mi sembra un po' eccessivo! E poi continuare a ribadirlo!!!), l'ultimo capitolo è pallosissimo (non tanto nell'idea quanto nell'esposizione) e insomma, non mi ha preso moltissimo.
La parte iniziale invece mi è sembrata quella migliore, la storia antica del gioco, le sue origini mi hanno incuriosito moltissimo e sicuramente approfondirò! Anche perché ho questioni etimologiche da affrontare (se trovo riscontro vi ammorberò, non temete).
Insomma, penso che forse si possano trovare storie degli scacchi, almeno nella parte contemporanea, un po' più complete e interessanti.
Ah giusto!! il tocco di genio è alternare i capitoli di storia con le mosse (ovviamente spiegate e commentate per i comuni mortali) di una partita dell'Ottocento che per bellezza e fascino non ha uguali!
Naturalmente ho saltato a piè pari le parti storiche per seguire con interesse ed entusiasmo crescenti lo svolgersi della partita, che poi ho ricontrollato più e più volte e riguardato un'ultima volta ancora prima di chiudere definitivamente il libro.
Eccola, se vi interessa: http://it.wikipedia.org/wiki/L'immortale_(scacchi)SPOILER (clicca per visualizzare)NOOOOOOOOOOOOOOOOOO la gif con la partita!!!! ROTFL. -
Jimson.
User deleted
Condivido l'opinione
Il libro diventa ben presto una sorta di tesina di materiale sempre meno originale (alcune cose credo le abbia prese direttamente da internet) e via via è sempre meno invitante.
Buona l'idea di alternare i capitoli alle mosse della partita Anderssen - Kieseritzky, mosse che spiega una per una ma che forse avrebbe potuto sviluppare ulteriormente.
Nella parte finale sui software e sulla teoria dei giochi l'autore si porta in un campo minato; me ne chiedo il motivo. E' noioso e dimostra di non aver compreso a fondo di cosa parla.
Preferivo di gran lunga la parte iniziale piena di aneddoti storici piuttosto interessanti (seppur dichiaratamente ripresi qua e là da altri lavori), ben incastrati con le mosse della partita Immortale.
Unico pregio la facilità di lettura e la velocità con cui questo libro si digerisce, vista la sua frammentarietà e gli spunti interessanti dei capitoli iniziali..