Parco dei mostri di Bomarzo

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    Già esiste una discussione in cui ne parliamo in senso lato, qui vorrei approfondire un po' i libri che trattano del parco, sperando che possa interessarvi.

    Piccola premessa: pur se relativamente recente (in questa parte d'Italia siamo abituati a fare i conti con ritrovamenti etrusco-romani se non addirittura precedenti), le notizie relative al parco non sono trapelate a noi con certezza. Questo fa sì che gli studiosi debbano lavorare con i mezzi tipici quasi dell'archeologia...
    Il parco è stato costruito orientativamente tra il 1540 e il 1580 per volontà di Vicino Orsini, principe di Bomarzo. Dopo la sua morte (1585) è stato praticamente abbandonato e quindi è giunto a noi in uno stato di conservazione a dir poco pessimo, se teniamo conto che non ha nemmeno 500 anni.
    Per l'assenza quasi totale di carteggi che parlino della sua costruzione/ideazione, anche solo a livello formale, non è dato sapere con precisione la data di inizio/fine lavori, né la successione con cui questi si siano succeduti. Ricostruzioni di tipo filologiche hanno permesso una certa identificazione con artisti più o meno affermati (c'è chi ci legge la genialità di Michelangelo, chi invece vede come demiurgo del parco solo lo stesso Vicino), citazioni più o meno letterali (dall'Hypnerotomachia Poliphili all'Orlando innamorato e l'Orlando furioso; dall'Amadigi di B. Tasso fino alla Gerusalemme Liberata la cui prima stesura è degli anni '70-75) e significati più o meno esoterici (dall'astrologia al percorso iniziatico).
    Districarsi in mezzo a pareri tanto contrastanti e spesso in aperta ostilità non è per niente semplice, ed è difficile anche prendere le parti di uno dei numerosi studiosi che nell'ultimo mezzo secolo hanno detto la loro al riguardo.
    Senza entrare nel merito della diatriba storico/artistica qui mi limiterò a segnalare alcuni dei libri che sto prendendo in considerazione, indicando i punti salienti delle rispettive tesi.

    Bibliografia

    * Jacopo Recupero, Il Sacro Bosco di Bomarzo, Firenze, Bonechi, 1981
    Questo è il libro "ufficiale" del parco, diciamo che è una breve guida (una novantina di pagine) abbastanza esaustiva pur se non completa e che non presenta osservazioni approfondite o riflessioni degne di nota. Di carattere molto generico ed introduttivo.

    * Horst Bredekamp, Vicino Orsini e il Sacro Bosco di Bomarzo. Un principe artista ed anarchico, Roma, Edizioni dell'Elefante, 1985
    Primo grande lavoro organico e completo sulla vita di Vicino e sulla costruzione/concezione del parco. Corredato da un'appendice fotografica con foto dell'epoca della riscoperta negli anni 1950/60 e degli anni '80 e con la trascrizione completa di tutta la corrispondenza relativa a V. e/o al parco trovata.
    Le tesi di Bredekamp vedono nel giardino una riproduzione dell'amore di V. per l'esotismo e per i viaggi. E' proposta una lettura in chiave epicurea / erotica; la componente etrusca ed orientaleggiante è accentuata.


    * Marco Berberi, Bomarzo: un giardino alchemico del Cinquecento, Bologna, Nuovi Orizzonti, 1999.
    Non sono riuscita a trovare questo libro, dai commenti che ho letto sembra che presenti un'indagine un po' forzata sulle relazioni esoterico-alchemiche presenti all'interno del bosco.


    *Maurizio Calvesi, Gli incantesimi di Bomarzo. Il Sacro Bosco tra arte e letteratura, Milano, Bompiani 2000/2009
    Personalmente è il libro che sto apprezzando di più, frutto di un'analisi filologica accurata fatta comparando attentamente le statue e le lettere con le opere letterarie contemporanee/precedenti e che probabilmente erano note a V. Il libro va a unire e integrare alcuni saggi dell'autore precedentemente apparsi su varie riviste a partire dagli anni '50.
    Calvesi propone una lettura su due diversi itinerari: uno basato sull'Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, l'altro in chiave epico calvalleresca, ponendo il paragone con la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso che usciva in quegli anni (entrambe le opere, il giardino e il libro, scaturirebbero delle suggestioni create dall'Amadigi di Bernardo Tasso, padre di Torquato).


    * Enrico Guidoni, Il sacro bosco di Bomarzo nella cultura europea, Vetralla (VT), Ghaleb, 2006.
    Un'interpretazione coraggiosa e innovativa, nasce da uno studio originale sulle credenze eretiche/sincretistiche di V., dei suoi legami con Reginald Pole e il mondo della riforma e soprattutto sui rimandi celati in simbologie, anagrammi ed iniziali che farebbero riferimento a due grandi artisti, Michelangelo Bonarroti e Leone Leoni, cui andrebbe, rispettivamente, il merito di aver ideato il giardino e quello di aver realizzato alcune delle statue più importanti (primo su tutti il drago in lotta).

    * Sabine Frommel, Andrea Alessi (a cura di), Bomarzo: Il Sacro Bosco, Milano, ElectaArchitettura, 2009.
    Atti di una conferenza tenuta qualche anno fa sul bosco, in cui studiosi a vario titolo presentano alcune delle loro teorie ed analisi. Accanto a testi di indubbio valore ho trovato qualche passaggio meno originale e brillante, qualche testo ad un livello inferiore rispetto agli studi precedenti... ma ovviamente sono solo le mie impressioni. I saggi (in tutto credo una ventina) spaziano tra tutti i campi di analisi possibili, da quello architettonico al punto di vista botanico.
     
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    Non sapevo della storia del parco.
    Come lettura introduttiva pensi che il primo libro citato serva o hai qualche indicazione più mirata?
     
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    Qualche sito degno di interesse:

    www.parcodeimostri.com/
    Sito ufficiale. Non ha molto.

    www.canino.info/inserti/tuscia/luoghi/bomarzo/
    Bel sito (canino.info è molto ben curato ed organizzato), propone un'analisi di tutte le maggiori statue (anche se non sempre molto accurata, visto quanto detto sopra :lol: )

    www.bomarzo.net/
    Con sommarie informazioni sulle maggiori statuee un'interessante galleria fotografica.

    C'è questo libro/manuale/guida che si trova: www.bomarzo.net/bosco_Bomarzo.pdf
    ma sinceramente non mi ha affatto colpito...

    www.infoviterbo.it/bomarzo/parco_dei_mostri_di_bomarzo.asp

    Qualche altro sito interessante più che altro per le foto, le informazioni iniziano ad essere di terza, quarta mano....
    www.duepassinelmistero.com/mostri.htm
    www.luoghimisteriosi.it/lazio/bomarzo.html
    http://casaeditriceonline.it/614/il-parco-...di-bomarzo.html

    In inglese quasi tutti i siti sono copincollati tra di loro e riportano notizie non del tutto veritiere...
    Ce ne sono giusto un paio degni di nota:
    www.artandarchitecture.org.uk/insight/stonard_bomarzo.html
    più per le foto che per altro

    www.cyberitalian.com/en/html/act_048.html


    http://pauladelacruz.com/bomarzo.pdf
    articolo che ancora uno ho letto U_u

    CITAZIONE (taksya @ 31/1/2012, 17:10) 
    Non sapevo della storia del parco.
    Come lettura introduttiva pensi che il primo libro citato serva o hai qualche indicazione più mirata?

    Guarda, sinceramente non lo consiglierei, sono più accurati alcuni dei siti che ho appena riportato. Ormai è datato, sono emersi nuovi documenti e soprattutto chiavi di lettura ben più originali ed organizzate. Quello fa molto "propaganda".

    Quello di Calvesi, per quanto sia molto molto approfondito, è comunque un libro scorrevole e interessante, con molti riferimenti.

    Quello di Guidoni è troppo specifico/tecnico e porta avanti delle idee poco verificabili e troppo estreme imho...


    Dimenticavo: esiste anche un libro di narrativa, scritto negli anni '60:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Bomarzo_(novel)
    L'ho comprato ma a un primo sguardo è moooooooooooooolto romanzato (ovviamente, a quel tempo il parco era stato appena riscoperto e uno studio sulle lettere e documenti non era ancora stato fatto, né tanto meno erano molto diffusi i primi lavori di comparazione con le opere letterarie), il personaggio di Vicino non corrisponde molto con il personaggio storico che emerge dagli altri studi... Lo leggerò, forse, alla fine di tutto, per completezza.
     
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    Sono, dopo infinite ed estenuanti ricerche, riuscita a reperire il libro di Marco Berberi.
    Trovo molti dei suoi riferimenti alchemici decisamente campati in aria, soprattutto perché non tiene minimamente in considerazione due fattori essenziali: 1) mancano molte statue minori; 2) fa ragionamenti astrusi basandosi sulla posizione attuale delle statue (tipo le erme e le sfingi) che sono state spostate negli anni '50 dello scorso secolo (di conseguenza fa partire il suo itinerario iniziatico dall'ingresso attuale e non da quello originale).
     
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    Mi sembra lo stesso sistema che usa Giacobbo per "provare" alcune sue teorie... senza considerari altri fattori come modifiche nel tempo, traduzioni et similia...
     
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    Sì, praticamente il procedimento è lo stesso.... e infatti non è un libro che si possa prendere seriamente in considerazione. Magari alcuni passaggi sono anche bene approfonditi da un punto di vista dei significati alchemici, però purtroppo appare evidente che o per "sfiducia nei testi profani" o per presunzione Berberi non ha consultato nessuno dei testi che erano già usciti (ad esempio Bredekamp che ha fatto un lavoro immane, o altri saggi di Calvesi che già erano stato pubblicati già negli anni 60 / 70 mi pare). In questo modo tralascia completamente i lavori filologici molto accurati che sono stati fatti per identificare alcune sculture, ma soprattutto sembra ignorare totalmente cose appurate da tempo tramite l'analisi documentaria, tipo che intorno al Pegaso c'erano effettivamente 9 statue di muse (lui lo "indovina", segnalandolo con un paio di punti interrogativi), oppure, peggio, parte con una tiritera sulla scritta nella bocca dell'orco "ogni pensiero vola", così com'è stata restaurata negli anni 60 credo... quando poi si è scoperto che il testo originale è "lasciate ogni pensiero voi ch'entrate" [già Bredekamp nell'82 lo cita correttamente....!!]
    Insomma, sembra un po' superficiale come analisi :S
     
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5 replies since 31/1/2012, 16:53   391 views
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