Flatlandia

~ Edwin A. Abbott

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  1. Usodake
     
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    Anch'io l'ho trovata una lettura molto divertente: la parte migliore è secondo me il dialogo tra il buon Quadrato e il Monarca del regno unidimensionale.
    Sinceramente non ho ritrovato granché della critica sociale e della satira che gli si associano abitualmente. Mi sembra che Flatlandia sia un mondo che, più che i difetti, ricalca i pregi della società vittoriana (nell'accezione che avevano all'epoca): a me l'autore è sembrato estremamente compiaciuto nell'esporre come le donne-linee siano per natura inferiori agli uomini e creature stupide, ma anche nell'illustrare l'efficienza dell'eliminazione o condanna all'ergastolo delle figure irregolari che sono per natura portate a delinquere, evidente riferimento all'eugenetica a cui i vittoriani non erano estranei. Invece è molto chiara la condanna alla cecità di chi ignora di proposito ciò che non comprende e condanna qualunque interpretazione diversa dalla propria, come fanno i Cerchi in relazione alla Sfera.
    Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che Abbott tiri in ballo le dimensioni superiori alla terza. Sebbene per tutto l'ultimo anno delle superiori la mia prof. di fisica abbia provato a spiegarmi come dovrei figurarmi queste dimensioni "extra" (a quanto pare la teoria delle superstringhe postula che ci siano ben 10 dimensioni spaziali!), a me sono sempre e solo sembrati degli esperimenti mentali, legati molto più alla matematica che al mondo fisico: quindi l'idea che un corpo tridimensionale aspiri a conoscere la quarta dimensione è per me meno efficace di un corpo bidimensionale che ha un'illuminazione e vede il mondo così come lo vediamo noi, in tre dimensioni.

    Edited by Erete - 31/12/2019, 19:38
     
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