Educazione siberiana

~ Nicolai Lilin

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    nicolaiLilin
    Titolo: Educazione siberiana
    Autore: Nicolai Lilin
    Anno: 2009
    Link Unilibro: www.unilibro.it/find_buy/Scheda/lib..._siberiana_.htm
    Trama:
    Nicolai, autore e protagonista di questo libro, ha vissuto per molti anni a Tighina e racconta la sua adolescenza e maturità nella comunità criminale di origine siberiana (Urka Siberiani) stanziata in Transnistria, dopo la deportazione ad opera del regime di Stalin. La Transnistria è nello specifico una regione dell'ex Repubblica socialista sovietica moldava (oggi Moldova) autoproclamatasi indipendente nel 1990, ma non riconosciuta da nessuno Stato. La comunità di cui fa parte è regolata da leggi interne non scritte ma rigidamente osservate pena l'espulsione della comunità stessa. Esistono i divieti assoluti di stupro e strozzinaggio, lo spaccio di stupefacenti, i furti e le rapine sono consentiti se compiute nei confronti dello stato e dei ricchi, l'omicidio è autorizzato se giustificato da una giusta causa. L'omosessualità attiva e passiva in carcere è proibita. Lilin descrive inoltre la complessa simbologia dei tatuaggi siberiani. I membri della comunità siberiana si autodefiniscono 'criminali onesti' e sono molto temuti in tutta la Russia, rivaleggiando con gli appartenenti a “Seme nero”, organizzazione criminale potente e capillare ma considerata moralmente inferiore dagli Urka perché hanno ormai infranto qualsiasi regola e tabù e si sono livellati con le mafie del resto del mondo. Lili descrive ancora che in aggiunta a queste due egemoni operano i loro traffici altre mafie etniche, come quella ucraina, quella ebraica e quella georgiana.

    Sto finendo di leggerlo.. È un tipo di libro completamente diverso rispetto alle mie solite letture.. Ma devo dire che mi piace molto e si legge molto velocemente..
    Poi sulla veridicità o meno dei fatti non mi interesso, lo prendo come un romanzo.. Per me potrebbe anche dire che è andato sulla luna e si è fatto Marilin Monroe ed Elvis.. :D

    Ma per chi fosse interessato, c'è questo articolo del fatto: www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/12...reddo-2/109502/ :)

    Spero d'aver fatto tutto bene

    Edited by The Crow ™ - 18/1/2012, 22:31
     
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    Mangianabbi

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    Si bravo, magari la copertina prima di tutto :D
     
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    Detto fatto :D
     
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    Mangianabbi

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    Spero di non aver spoilerato...

    Un libro sicuramente non leggero ma che si fa leggere lo stesso. Violento, nudo e crudo. Raccontato con la voce di un bambino in crescita, per rendere il tutto più immediato e forte. Perchè una cosa è la violenza raccontata da un adulto e un'altra è la violenza raccontata e procurata da un bambino. Un ragazzino che è stato cresciuto secondo le norme della "Educazione Siberiana", fatta di rispetto verso gli anziani, venerazione per i "Toccati da Dio", i disabili mentali. Ma anche di un disprezzo pesante verso gli omosessuali, un disprezzo tale da considerarli addirittura contagiosi, se vieni toccato o guardato da un omosessuale sei anche tu corrotto: vieni emarginato all'istante. C'è anche disprezzo verso i criminali che non rispettano le regole delle varie culture o che, ancora peggio, non hanno regole proprie. Violenza assoluta è rivolta agli sbirri, il vero nemico. La socializzazione alla violenza avviene già da piccoli; un ragazzino sa subito a chi deve portare rispetto, come parlare a chi, come comportarsi con gli altri criminali, chi disprezzare e chi adorare, chi punire e come.
    Inutile dire che la figura femminile è strettamente marginale, ci sono molte donne nel corso della narrazione ma nessuna nelle bande criminali. Ci si riferisce a loro in base alle loro doti culinarie soprattutto. In base al loro rapporto con questo o quel criminale, al figlio morto, al torto subito... non sono praticamente mai protagoniste delle loro storie.
    Interessante è il capitolo sui tatuaggi siberiani. Ciascun tatuaggio racconta una storia, la pelle "parla" attraverso di loro descrivendo la crescita criminale del soggetto che li "indossa". Possono essere dei lascia-passare quando contengono una "firma", una "benedizione" di un criminale anziano, una forma di protezione insomma. Raccontano rigorosamente ciò che è già avvenuto. Hanno un ordine specifico e partono dalle mani per arrivare al centro del corpo, al petto. Alcuni han provato a imitarli spacciandosi così per siberiani e beh... inutile dire che non han fatto una bella fine visto il significato enorme che hanno per questa comunità criminale.
    C'è anche un capitolo sul carcere minorile. Lì ho storto il naso più che in altri punti. Come detto prima i siberiani considerano gli omosessuali, o anche solo chi ne assume gli atteggiamenti intimi occasionalmente (in prigione appunto), come assolutamente inferiori, il peggio del peggio. Li emarginano totalmente, li ignorano oltre a disprezzarli. Se avviene violenza contro di loro non li difendono, anzi! Trattano allo stesso modo anche coloro che invece la violenza l'hanno effettuata, infatti sono stati "contagiati". Però ecco... l'ho trovata una grande contraddizione! Se a subire violenza sono i "Toccati da Dio" allora son capaci di mettere su una vera e propria crociata, con grande dispendio di mezzi (soldi e armi) pur di vendicarsi e riportare "giustizia". Mi vien da chiedermi: se invece a subir violenza sessuale fosse UN "toccato da Dio"?!? partirebbero lo stesso per la crociata o butterebbero fuori il povero disgraziato dalla comunità come se fosse una persona normale? Quale delle due Regole prevarrebbe sull'altra?
    Che dire dello stile? L'autore scrive sotto il flusso dei ricordi, non sempre son fluidi e coerenti. E' possibile che per raccontare un episodio di per sè non troppo complicato o lungo da descrivere, ci metta pagine su pagine su pagine. Ogni personaggio nuovo che incontra ha la sua storia, ogni quartiere ha la sua storia, anche il cimitero e il magazzino hanno la loro storia... per non parlare delle armi e dei tatuaggi!! e dei posti in cui questi ragazzi vanno a rifocillarsi durante le loro spedizioni punitive...
    Il romanzo si conclude secondo me con molta amarezza. Infatti il protagonista passa a descrivere brevemente (per fortuna) il destino dei suoi "compagni di viaggio". Molti sono morti ammazzati, altrettanti sono nei vari penitenziari, quasi tutti sono andati via dalla città. C'è un allontanamento dai "sani" principi dell'educazione siberiana nei giovani, gli anziani sono molti di meno e meno rispettati rispetto a quando lui era piccolo. Ci sono molti scontri tra i nuovi criminali e gli anziani, scontri tra bande rivali, più disprezzo e meno collaborazione. Se prima ogni cultura criminale aveva il rispetto delle altre adesso ce n'è una che si impone sulle altre con la forza. Ovviamente è una cultura corrotta.... che si è alleata con gli sbirri.

    voto 7.5
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Allora, premetto che io avevo già visto il film e che chi ha presentato il film ha fatto una lunga digressione su quanto fosse violento e crudo il romanzo, al punto da lasciarmi nel dubbio se leggerlo o meno..
    Alla fine invece il libro mi è piaciuto abbastanza, mi ha sicuramente incuriosito. So che ci sono state diverse polemiche sulla veridicità delle vicende narrate, sinceramente questo non va a scalfire molto la narrazione. Il mondo descritto è, rispetto a noi, quasi completamente alieno. La trama procede irregolare, sviluppandosi attorno a determinati argomenti piuttosto che disponendosi secondo una linea temporale, e ho apprezzato molto questo stratagemma narrativo...
    La violenza è allo stesso tempo presentata come normale e percepita come estrema e sgradevole, ma c'è sempre un aspetto ambivalente, mai di piena condanna ma contemporaneamente mai di piena accettazione...
    Tutto sommato il libro mi è piaciuto, è ben scritto, ben caratterizzato e sicuramente ben delineato, inoltre che sia vero o meno è sempre coerente.

    Per quanto riguarda i dubbi di krissa, posso provare a dare la mia interpretazione:
    CITAZIONE
    Mi vien da chiedermi: se invece a subir violenza sessuale fosse UN "toccato da Dio"?!? partirebbero lo stesso per la crociata o butterebbero fuori il povero disgraziato dalla comunità come se fosse una persona normale

    Da come vengono descritte le reazioni emotive quando sparano al ragazzino toccato da Dio ti direi che forse la crociata sarebbe partita lo stesso... anzi, forse anche peggio, dato che considerano l'omosessualità così degradante, probabilmente una violenza subita da un uomo (quindi contro la sua volontà!) sarebbe vista anche peggio... disprezzano gli omosessuali "attivi" perché si approfittano di quelli "passivi", che comunque ormai sono "condannati", secondo la loro ottica.
    In effetti comunque il rapporto con gli omosessuali è stata una delle cose che mi ha disturbato di più (e a leggere, anche l'autore / protagonista è uno degli atteggiamenti da cui ha preso distanza).

    Per quanto riguarda i tatuaggi, è stata la parte che mi ha incuriosito di più. Ho scoperto così che Lilin ha uno studio di tatuaggi a Milano, e che è uscito un libro riguardo questo argomento, che sicuramente andrò a cercare!
     
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  7. Meng
     
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    Vorrei ringraziare Crow per aver messo il link a quell'articolo... da quando l'ho letto mi è partita l'antipatia per Lilin e ora sto combattendo con la voglia di buttarlo fuori dalla finestra (non lui, il libro)... odio chi spaccia cose per vere solo per fare soldi (anche se premetto che ero convinta fosse un romanzo, prima di iniziarlo). Ma poi quant'è lunga l'ultima parte... ? Non li trovano più questi colpevoli e alla fine è sempre la stessa cosa e viene a noia... Sono delusa, uff E dire che ero partita così entusiasta...!
     
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  8. Meng
     
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    Vabbe', dai... l'ho finito. Ho cercato di mettere da parte la delusione per la falsità del tutto e guardarlo come un romanzo... Beh, lo stile non è un granché: ripetitivo, molto semplice, confuso. Avrei preferito una storia più lineare, invece Lilin è un logorroico che non riesce a raccontare i fatti volta per volta, ma salta da una storia all'altra per poi tornare su quella di prima... racconta tutto come se lo stesse raccontando a voce, ad un amico.
    A parte questo, ho trovato interessante anch'io la parte sui tatuaggi e dura quella sul periodo in carcere. Troppo lungo e monotono, invece, il penultimo capitolo, dove mi sono arenata per diverso tempo. Tutto sommato, mi aspettavo qualcosa di più forte o particolare... nei prossimi giorni guarderò il film, magari mi fa maggior effetto vedere il tutto attraverso le immagini.

    Alla fine gli ho dato tre stelline su anobii, in decimi credo gli darei una sufficienza o poco più.
     
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  9. Fa}
     
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    non so se è vero e sinceramente la cosa non mi interessa poi così tanto...... perchè è coerente per l'appunto! se fosse un libro inventato non importa, l'importante è che non ci siano idiozieche vadano in contro tendenza con quanto scritto prima. personalmente non mi ha fatto propriamente impazzire ma tutto sommato è stata una lettura interessante, non posso certo dire piacevole ma se non altro interessante, mi è piaciuto molto il modo in cui lilin ha scandito i capitoli, quasi seguendo un filo logico interno e orale come è stato fatto già notare. ed è vero che l'ultimo capitolo non finiva più..................
    se ci mettiamo insieme per leggere quello sui tatuaggi fatemi un fischio che non me lo perdo.
     
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8 replies since 18/1/2012, 18:16   293 views
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