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E' nata ufficialmente la Horror Writer Italia, unica sezione ufficiale riconosciuta della Horror Writer Association americana, volta a realizzare un ponte tra autori italiani e americani di genere.
www.hwa-italy.org/home.htm
(vediamo se questa cosa mi facilita la pubblicazione negli States...)
Edited by Ian Delacroix - 10/1/2012, 17:29. -
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Sembra interessante... se permette di insinuarsi sul mercato americano, potrebbe essere veramente utile. SPOILER (clicca per visualizzare)Ma... branchia?. -
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Lo scopriremo.
Ho un po' paura che serva più agli autori americani a introdursi qui che viceversa, ma staremo a vedere, Manzetti è in gamba ed è serissimo, non vende aria come molti in Italia.
Per adesso quando ho aiutato qualche autore americano a pubblicare qui poi non ha ricambiato il favore.... -
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Dubito che gli autori americani abbiano bisogno di un aiuto per inserirsi in terra italica.
Potrebbe essere utile, invece, per conoscere nomi non famosi.... anche se il grande pubblico continuerà ad ignorare l'esistenza della HWA-HWI.. -
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ahahah! Sto scrivendo un racconto sui pesci e sono completamente immerso, giusto per fare un gioco di parole. Grazie per la segnalazione. Correggo!
Oltre a King di autori horror americani non ne pubblicano praticamente in Italia.
Se pensi che hanno smesso di pubblicare mostri sacri stra-famosi quali Ramsey Campbell (che è inglese ma è inserito nello stesso mercato) o Straub etc.
E se autori vincitori de Bram Stoker Award come Mannetti o Keene sono pubblicati da XII (che è serissima, ma piccola) tutti gli autori horror americani tranne King bisogno di farsi conoscere e trovare sbocco in Italia ne hanno eccome (se persino gente piuttosto conosciuta in USA è venuta da me, che agganci non ne ho e sono un signor nessuno a livello di fama, per cercare di inserirsi...)Dubito che gli autori americani abbiano bisogno di un aiuto per inserirsi in terra italica.
Potrebbe essere utile, invece, per conoscere nomi non famosi.... anche se il grande pubblico continuerà ad ignorare l'esistenza della HWA-HWI.
Edited by Ian Delacroix - 10/1/2012, 17:38. -
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Perché, purtroppo, quello che adesso viene definito horror e va per la maggiore, non è vero horror.
Quando cambierà di nuovo la moda, potremmo essere sommersi da... non oso pensare cosa, perché si va sempre peggio.
Per questo, davanti all'invasione di autori stranieri che pubblicano l'horror-gotico-quelchelé, qualcosa o qualcuno che possa riportare alla luce autori che scrivono d'altro non farebbe male.
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Perdona, non ho capito il nesso o forse il significato di questa parte. Per questo, davanti all'invasione di autori stranieri che pubblicano l'horror-gotico-quelchelé, qualcosa o qualcuno che possa riportare alla luce autori che scrivono d'altro non farebbe male.
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Ieri ero alla Feltrinelli e volevo comprare un libro horror, mi e' venuta una tristezza... . -
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Perdona, non ho capito il nesso o forse il significato di questa parte.
Quello che adesso è definito horror, nella maggior parte dei casi, è una sorta di romance/gotic/paranormale/aggiunti_il_termine_che_preferisci, travestita da horror solo perché si parla di vampiri o streghe o licantropi...
Se cerchi vero horror, se non cerchi nomi che già conosci o prodotti di nicchia (che non sempre sono diversi da quello che pubblicano le CE più diffuse), non lo trovi, non ti viene neppure pubblicizzato e, se non sei un vero amante del genere, manco lo cerchi in rete.
Avere una organizzazione che promuove horror serio, potrebbe servire sia al mercato italiano a riscoprire il vero horror, che al mercato straniero a conoscere gli autori italiani (scambio tra case editrici o editor... non ho idea se la cosa esista o meno).. -
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Okay, adesso ho capito e concordo.
(non avevo proprio capito il significato e quel 'qualcosa o qualcuno' a cosa fosse riferito. Sono cotto. Ho letto troppo oggi. Meglio che stacchi qui. Avrei proprio bisogno di un paio di branchie in più. ;-)). -
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Alessandro Manzetti mi ha contattato per chiarire alcuni punti.
Per correttezza e completezza vi aggiungo le sue precisazioni, con il suo consenso:
"Ci terrei a chiarire alcuni espetti essenziali:
La Horror Writers Association Italy è parte integrante della Horror Writers Association, è una filiale che riunisce membri italiani della HWA, come ci sono altre filiali di altri stati e paesi.
Non è possibile iscriversi alla HWA Italy, ma solo alla Horror Writers Association, e di conseguenza, per gli italiani, si entra a far parte anche di HWA Italy.
Non si tratta di organizzazione "riconosciuta" dalla HWA, è l'HWA che è fin dall'inizio organizzata con filiali su tutti i territori. Noi siamo dunque l'HWA, una sua parte.
La HWA è una associazione internazionale, riunisce membri e scrittori da tutto il mondo, non è assolutamente una associazione di scrittori americani, a differenza di altre associazioni di scrittori legati a un solo paese. Anche se i membri americani sono in maggioranza (perchè come sa nell'horror conta molti autori), non esiste una identità americana della HWA, ora anche l'Italia, come altri paesi, inizia a contare diversi membri. I fondatori sono americani, ma poi la strada scelta, è stata subito dopo quella di creare una organizzazione con respiro internazionale.
Una associazione è dedicata a curare gli interessi di tutti i propri associati, ora anche dei membri italiani, non si occupa di divulgazione in generale dell'horror o di supportare il movimento di genere, quindi per avere un contributo o aspettarsi qualcosa dalla HWA occorre essere tra gli associati.
La presenza di una filiale italiana della HWA non significa voler portare sul nostro mercato autori di altri paesi, tantomeno americani, ma essenzialmente di offrire agli scrittori e operatori del settore italiani la possibilità di fruire di vantaggi e servizi e poter trovare spazio su altri mercati, anche qui non solo in USA ma su tutti i mercati internazionali.
Posso dire questo con certezza in quanto ho costruito personalmente io questo progetto, e sono io a gestirlo con la massima autonomia a diretto contatto con il Presidente (che non è americano) e il Board, non ci sono altre strategie dietro, diverse da quelle che ti ho esposto e da quelle che sono comunicate. Oltre alle attività che sono visibili qui, e che comunico qui, mi occupo in USA di promuovere continuamente gli autori italiani, farli conoscere per creare i presupposti elementari per l'interesse di editori e del mercato. Curo una rubrica mensile sulla newsletter internazionale, in inglese, che parla di horror italiano, unica rubrica sulla newsletter internazionale HWA dedicata ad un paese.
E' logico che invece qui in italia, tramite i miei media, divulghi le opere e le attività dei membri della HWA, di tutte le nazionalità; ora che ci sono altri 8 membri italiani, oltre me che ero l'unico fino a poco tempo fa, potrò parlare anche di loro e promuovere le loro attività, anche tramite i media italiani come quelli che gestisco qui, come Il Posto Nero, blog ufficiale di HWA Italy, o il nuovo Web Magazine Maman Brigitte, che avrà sul prossimo numero uno spazio dedicato sempre più grande per i membri HWA
I nostri autori di genere più famosi non li conosce nessuno all'estero, neanche di nome, purtroppo. E' sconcertante, ma è proprio così e sto faticando molto per far diffondere nomi meritevoli e totalmente sconosciuti, auspicando che poi diventino membri e possa fare di più.
Per risolvere questo l'unica strada percorribile è entrare anche noi in HWA, essere HWA con peso sempre più importante, e poter avviare opportunità che singolarmente nessuno scrittore italiano potrebbe essere in grado di tentare. l'HWA è una opportunità unica perchè è una associazione verticale, di autori di tutti i paesi del mondo, ha grande forza e visibilità ed è aperta a tutti, come dimostra anche l'apertura dimostrata nei confronti dell'Italia, con tanto di creazione di una filiale. L'unico scrittore italiano di genere (più o meno) conosciuto è Umberto Eco, tutti gli altri sono assolutamente sconosciuti. Ora finalmente stanno iniziando a leggere di altri autori italiani di genere, sia nomi storici che emergenti.
Spero di averti offerto maggiori informazioni, e che farai parte anche tu di HWA e di HWA Italy, ti aspetto a braccia aperte. Più siamo e più potremo fare, diversamente la vedo dura a risolvere, o tentare di risolvere, problemi bloccanti per la nostra narrativa, isolata su un mercato troppo piccolo e compresso, almeno per il genere."
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Una volta iscritto, se trovi quanche autore (italiano o straniero non importa) interessante... fai la spia mi raccomando. . -
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Quello in ogni caso, come ho cercato di fare nel mio piccolo segnalando qui nel forum Ligotti, Piccirilli, David Riva... ;-) . -
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ecco i sei finalisti per il romanzo vampiresco del secolo *_*
http://www.sfsignal.com/archives/2012/01/n...-century-award/
tre non li conosco, voi?. -
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Io, tanto per cambiare, ho letto solo S. King. .