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Titolo: Il ballo
Titolo originale: Le bal
Autore: Irene Némirovsky
Anno di pubblicazione: 1930
Anno di pubblicazione in Italia: 2005
Editore: Adelphi
Pagine: 83
Prezzo: 8.00 €
ISBN: 9788845919718
Trama
Il ballo ha la perfezione esemplare di un piccolo classico, poiché riesce a mescolare, pur nella sua brevità, i temi più ardui: la rivalità madre-figlia, l’ipocrisia sociale, le goffe vertigini della ricchezza improvvisata, le vendette smisurate dell’adolescenza – che passano, in questo caso eccezionale, dall’immaginazione alla realtà. Perché è proprio una vendetta, quella della quattordicenne Antoinette nei confronti della madre: non premeditata, e per questo ancora più terribile.
Fonti: Adelphi.it
Commento:
Breve, intenso e crudele.
La Nemirovsky dipinge un'epoca di ricchezza falsa e ipocrita, con la sua solita cruenta grazia.
Stupendo.
Potete leggere questo libro grazie all'iniziativa
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Letto in una notte, mi ha straziato.
E' per certi versi riconoscibile, anche se non ho letto molto altro di questa autrice... E' crudele, come dice la Ker, bellissimo. Narrato con una linearità e una semplicità magistrali, riesce ad essere straziante, a descrivere con tratti brevi ma nitidi il dramma che si cela dietro una vita apparentemente appagata e sicura di sé, ma piena di incertezze, drammi inespressi, rancori pronti ad esplodere.
Davvero molto molto bello.. -
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io l'ho divorato in un viaggio in treno... se lo inizi non ti lascia! meno male che è corto XD . -
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Biting's excellent.
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L'ho trovato abbastanza banale e prevedibile... non si può certo dire che lo svolgimento della storia sia fonte di soprese o colpi di scena.
Ho trovato tutti superficiali, dalla madre alla figlia, passando per il padre e l'istitutirce e tutti gli altri. Tutti eccessivamente caricaturali, nella descrizione della famiglia arricchita, del disinteresse crudele degli adulti nei riguardi della ragazzina, vi era già la soluzione del dramma... se così si può definire.
Un racconto breve, che si sa già dove andrà a parare ancor prima della conclusione e un epilogo che non conclude nulla.
Fortuna che è breve.... -
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Non è tanto la fine prevedidibile o il suo svolgimento, ma le dinamiche madre-figlia e soprattutto il contesto sociale che rende il racconto una lettura interessante. E' breve, come giusto che sia, come l'odio giovanile di una figlia verso la madre (tema fortissimo in tutta la sua letteratura).
Io non l'ho trovato così banale, ma il bello dei libri è che per ognuno è un'esperienza diversa.. -
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Forse perché non mi ha detto nulla di nuovo e, come dicevamo altrove, le saghe familiari con i loro dissidi (anche se qui limitato al rapporto madre-figlia) non mi attirano da tempo.
sarà l'età?. -
Reppy.
User deleted
Non è male come libricino. lo si divora.
Non c'è nulla di nuovo od originale in quello che viene raccontato. Sarà che i problemi in casa sono quelli da sempre. Però devo dire che in qualche modo mi ci sono anche divertita.
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