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Titolo: Malneant
Autore: Clark Asthon Smith
Casa editrice: Fanucci
Anno di pubblicazione: 1990 (versione italiana, racconti che risalgono anni '30 del novecento)
Forse il più grande scrittore fantastico di sempre.
Ventun'anni che non lo ripubblicano in Italia.
Tre furono gli autori che costituirono la fortuna di Weird Tales, storico 'pulp' magazine americano di racconti horror e fantastici, che uscì per la prima volta negli anni '20 del secolo scorso: H.P. Lovecraft, Robert Howard e Clark Asthon Smith.
Lovecraft, dei tre, era dotato della fantasia più visionaria, ma era anche quello meno dotato dal livello tecnico, e ne era consapevole.
Howard (che conoscerete per essere il padre di Conan il Cimmero, ma autore anche di altri cicli fantasy come quello di Kull di Valusia e soprattutto quello di Solomon Kane) era il più 'narratore' dei tre, ma era troppo interessato a cimentarsi con descrizioni di combattimenti virili, per sviluppare il lato più 'letterario' della sua scrittura.
Clark Asthon Smith era il più poetico e maggiormente dotato di talento dei tre.
Iniziò scrivendo poesie (in america, ancora oggi, la sua fama di poeta è nota - caliamo un velo pietoso sulla considerazione nei provinciali ambienti accademici italiani...), poi all'improvviso, si dedicò ai racconti (ne scrisse un centinaio tre il 1929 e il 1933) in un numero limitato di anni, e per quasi gli ultimi trent'anni della sua vita non scrisse più niente.
Autore di meravigliosi e innovativi cicli fantastici (quello di Averoigne, in una fantastica francia medioevale, quello di Hyperborea, l'universo decadente di Zothique, nome preso in onore del circolo di poeti decadenti francesi fondato da Charles Cros*) e di racconti visionari, malinconici e poetici.
In Malneant non sono raccolti racconti appartenenti a un ciclo, ma sono qui racchiusi alcuni degli esempi migliori della sua narrativa.
Da Una notte a Malneant, racconto malinconico e ossessionante, pervaso da un'ossessione che fa concorrenza alle Morella e Lenora di Poe, a La progenie senza nome e L'adoratore del demonio, che i lettori di Lovecraft apprezzerebbero sicuramente, passando per maledizioni legate alla terra care a Machen di Genius Loci, sino agli orrori pesudofuturistici de La droga plutoniana.
Leggere Poe e Lovecraft o Stephen King, e non conoscere Clark Asthon Smith (ma anche Arthur Machen, Villiers de l'Isle-adam, Jean Ray, Meyrink...) è un delitto. ;-)
*Nota: oltre che poeta, Cros era anche inventore. Tra le altre cose inventò il fonografo molti anni prima di Edison...
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E' una mia lacuna, magari partirò da questo tuo consiglio 
Howard...mamma mia...una mazzata non dico dove :/ Ne sono rimasto davvero deluso :/
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Fa}.
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Meyrink l'abbiamo letto sul forum come libro del mese qualche tempo fa . -
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Grandi!
Cosa avete letto?. -
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Il Golem (praticamente il mio libro preferito in assoluto).
Di Clark Ashton Smith ho letto tantissimo quando ero alle medie, era un periiodo che le antologie con racconti fantastici e e horror fioccavano un po' ovunque (adesso non si ritrovano neppure a pagarle oro) e mi piaceva molto più di Lovecraft.
Qui (www.eldritchdark.com/) ci sono praticamente tutte le opere di CAS, in inglese, ma non è complicato da leggere.. -
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Sto leggendo questa raccolta! . -
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Tu sì che mi dai soddisfazioni! . -
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Preferisco i romanzi però, indicami la via ahah! Dopo aver letto Carmilla il gotico deve essere di livello sennó ci resto male ahah . -
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State leggendo cose che io ho letto alle medie... mi sento vecchia... . -
.State leggendo cose che io ho letto alle medie... mi sento vecchia...
Sei tu che sei troppo avanti!
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finiti ^^ Ottimi quelli gotici, anche se forse ripetitivi come tematiche, meno quelli che più si avvicinano alla fantascienza, a parte La droga plutoniana, geniale, e soprattutto LA LETTERA DA MOHAUN LOS davvero bello Ho apprezzato parecchio anche "Medioevo"
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Anche secondo me nella fantascienza è dove se la cava meno, infatti la raccolta 'Il destino di Antarion' che è quella più 'fantascientifica' è la raccolta di C.A.S. che mi è piaciuta meno. . -
cataclib.
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Vedo che lei e' un eletto. Mi sono registrato a questo forum perché io e monsieur Delacroix abbiamo i medesmi gusti. .
