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Meng.
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Titolo: Istruzioni per rendersi infelici
Autore: Paul Watzlawick
Anno della prima uscita:1983
Editore: Feltrinelli
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"È giunta l'ora di farla finita con la favola millenaria secondo cui felicità, beatitudine e serenità sono mete desiderabili della vita. Troppo a lungo ci è stato fatto credere, e noi ingenuamente abbiamo creduto, che la ricerca della felicità conduca infine alla felicità". Watzlawick costruisce qui uno specchio ironico che, pur tenendo viva una costante tensione tra il divertimento e il disagio di riconoscersi, non priva il lettore del piacere di interpretare il messaggio: come rendersi felicemente infelici?
Lo sto leggendo ora... È molto breve, poi vi dirò. -
Meng.
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Una lettura in chiave ironica delle trappole del pensiero negativo che possono colpirci Niente di nuovo, per quanto mi riguarda, ma comunque un buon ripasso. Porta molti esempi, è adatto quindi a tutti. Porta molte citazioni... tra cui quelle di Dostoevskij. Una di queste è tratta da I Demoni: "Tutto è buono... Tutto. L'uomo è infelice perché non sa di essere felice. Soltanto per questo. Questo è tutto, tutto! Chi lo comprende sarà subito felice. Immediatamente, nello stesso istante...".
In poche parole l'idea è: Siamo noi i creatori della nostra infelicità, ma anche nella stessa misura della nostra felicità.
L'incipit: Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni di questo mondo, lo si sprofondi fino alla radice dei capelli nella felicità, e anche oltre, fin sopra la testa, tanto che alla superficie della felicità salgano le bollicine, come sul pelo dell’acqua; gli si dia di che vivere, al punto che non gli rimanga altro da fare che dormire, divorare dolci e pensare alla sopravvivenza dell’umanità; ebbene, in questo stesso istante, proprio lo stesso essere umano vi giocherà un brutto tiro, per pura ingratitudine, solo per insultare. Egli metterà in gioco perfino i dolci e si augurerà la più nociva assurdità, la più dispendiosa sciocchezza, soltanto per aggiungere a questa positiva razionalità un proprio funesto e fanatico elemento. Egli vorrà conservare le sue stravaganti idee, la sua banale stupidità…
Il viaggio è sempre meglio dell'arrivare alla meta....