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Meng.
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Titolo: Fuga senza fine
Titolo originale: Flucht ohne Ende
Autore: Joseph Roth
Anno della prima uscita: 1927
Editore: Adelphi
Link Ibs
Descrizione: "Io so soltanto che non è stata, come si dice, la "inquietudine" a spingermi, ma al contrario - una assoluta quiete. Non ho nulla da perdere. Non sono né coraggioso né curioso di avventure. Un vento mi spinge, e non temo di andare a fondo". (Joseph Roth) Dalla steppa siberiana all'asfalto di Parigi e Berlino, fra amori difficili e amori impossibili: il romanzo del disincanto e dello smarrimento nell'aria di Weimar.
Un altro di quei libri di cui non ho capito bene il messaggio, se ce n'è uno. È molto scorrevole, ma sono arrivata alla fine e il libro mi ha trasmesso poco. Ha uno stile freddo e analitico, poco emotivamente coinvolgente. Personalmente ho trovato la storia di Roth più interessante della sua opera.... -
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Non conoscevo assolutamente Roth prima di leggere, di seguito uno dietro l'altro, La leggenda del santo bevitore e questo, acquistati su Amazon.
Mentre il primo è un racconto molto breve, qui si delinea una storia più articolata, che ho trovato narrata con molta eleganza... ruota tutto attorno a Tunda, e lui è l'unico personaggio ad essere una figura a tutto tondo, mentre gli altri sembrano quasi solo accessori. E lui rappresenta in pieno un uomo incerto, trascinato via dalla sua esistenza, adattatosi a vivere quasi senza passione in una moltitudine di situazioni diverse per poi non riuscire più d adattarsi, a riconoscere quella che avrebbe dovuto essere la sua vita "normale"....