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Titolo: Narciso e Boccadoro
Autore: Herman Hesse
Pagine: 283
Anno: 1930
Amazon: qui
Trama:
Nel Medioevo leggendario del cattolicesimo monastico si snoda la storia dell'amicizia tra il dotto e ascetico Narciso, destinato a una brillante carriera religiosa al riparo dalle insidie del mondo e della storia, e Boccadoro, l'artista geniale e vagabondo, tentato dall'infinita ricchezza della vita e segretamente innamorato anche della sua caducità. Ripercorrendo una delle epoche storiche che più gli erano congeniali, Hermann Hesse torna a riflettere sul tema, centrale nella sua poetica, del contrasto tra natura e spirito, fra eros e logos, fra arte e ascesi, alla ricerca di una loro possibile integrazione.
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FunnyFace.
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E' stato il primo libro di Hesse che ho letto.
Devo dire la verità, ci ho messo molto a finirlo (due settimane, generalmente per un libro di trecento pagine mi serve molto meno), in alcuni punti lo avevo trovato noioso (o forse era solo un periodo in cui non mi andava di far nulla).
Però poi, rileggendolo qualche mese dopo, me ne sono innamorata (sì, dev'essere stato il momento).
Il dualismo di Hesse trova pieno sfogo nei due personaggi: l'intellettuale e l'artista, l'uomo saggio e l'uomo istintivo, il "sole" e la "luna" (come scrive lo stesso Hesse attraverso le parole di Narciso). Anche se il vero protagonista del libro è Boccadoro, Narciso è la parte fondamentale dello sviluppo della storia.
Lo consiglio sempre ai miei amici (i libri vanno prestati, la cultura va fatta circolare), anche se non a tutti piace, purtroppo all'ultima a cui l'ho prestato me l'ha dato indietro al terzo capitolo.
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*_* Ho adorato anche io questo stupendo libro e lo consiglio spesso, pure qui nel forum :/ . -
FunnyFace.
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Purtroppo non tutti sanno apprezzarlo.
Quest'estate mentre ero in libreria ho cominciato a chiacchierare con una commessa, stavo cercando Demian, così è saltato fuori Hesse e mi ha detto "Credo che io e te siamo le uniche di qui ad averlo letto" riferendosi a Narciso e Boccadoro. Questa frase mi aveva fatto riflettere, da lì ho cominciato a parlarne il più possibile.
Mi spiace che libri del genere siano poco conosciuti (certo, lei si riferiva alla nostra città di nemmeno cinquantamila abitanti), però è un peccato comunque.
(Scusa, sono un pochino logorroica.). -
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Io ce l'ho ma non l'ho ancora letto....
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sarà che io adoro i paesaggi e atmosfere bucoliche, ma non l'ho trovato per niente pesante, per una volta avevo una prof che ci dava i libri giusti da leggere, non i soliti mattoni 
Se non l'hai già fatto ti consiglio la lettura di Pascoli del cielo e Pian della Tortilla di Steinbeck
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‘R-ƒräncës‚.
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Terminato, finalmente, Narciso e Boccadoro di Herman Hesse. Ho amato le prime pagine, fino alla partenza di Boccadoro e gli ultimi due capitoli, il loro congedo finale. Tuttavia ho trovato la parte centrale interessante all'inizio, ma ripetitiva e noiosa nel seguito. Avrei preferito che magari fosse più breve e concentrato su alcuni episodi fondamentali, che non così tanti piccoli episodi in cui si ripeteva sempre la stessa cosa. -Parere personale ovviamente-. Nella parte centrale Boccadoro mi è risultato persino antipatico. Ho preferito il Siddharta. .
