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Titolo: L'ombra del commisario Sensi
Autore: Susanna Raule
Anno: 2011
Case editrice: Adriano Salani Editore
Pagine: 302
IBS
Trama:
Il commissario Ermanno Sensi non è il classico poliziotto. Con gli occhiali scuri perennemente calati sul naso e un look gothic-dark vagamente minaccioso, di classico non ha proprio nulla, e anche il suo stile investigativo lascia alquanto a desiderare. Anzi, si direbbe che il commissario Sensi non faccia altro che sottrarsi alla sgradevole routine del suo mestiere. Ma un giorno, sul lungomare di Spezia (attenzione, nessuno spezzino dice 'La Spezia'), un passante trova una sciabola piantata tra i lastroni di pietra; sembrerebbe uno scherzo di cattivo gusto se non fosse che la sciabola scompare lasciando una macabra scia di cadaveri decapitati e una testimone oculare giovanissima e terrorizzata.
Più interessato a quest’ultima, Sensi deve suo malgrado fermare il killer prima che colpisca ancora; ma nel frattempo, affamata di sangue e di morte, riappare l’ombra di un passato inquietante... L’esordio di una scrittrice brillante e originale, una voce nuova che spicca nel panorama del noir italiano per l’ambientazione accurata, lo spirito graffiante della provincia e l’irresistibile fascino del suo protagonista.
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Good Good
Sono di parte, conosco l'autrice, che reputo persona interessante e dalla mente brillante.
Il libro non ha smentito l'ottima stima che nutro per lei, anzi sicuramente mi ha permesso di conoscerne maggiormente il talento e le buonissime capacità.
Consiglio la lettura e l'acquisto (ma questo sempre perchè sono di parte) già solo per le buone prospettive e le squisite capacità che se ne intravedono e di cui si può fare esperienza.
Il libro si lascia letteralmente leggere, è scorrevolissimo, popolare, con quel tocco in più di simpatia, ironicità, sarcasmo che rendono godibile e subito irresistibile il modo di scrivere, ragionare, lo sviluppare della storia ed il fighissimo Sensi.
Vi ho trovato un non so che di british style, anche se effettivamente non so bene cosa questo voglia dire! Pensando ad un aggettivo mi viene in mente il termine tranquillo, un gustoso-tranquillo romanzo noir, con qualche pizzico di esoterismo sovrannaturale (esoterismo va molto di moda, fa molto folklore, lo dice pure Sensi)che non guasta mai!
Forse la cosa che più m'ha resa felice è che non ha disilluso le mie aspettattive e speranze di trovarmi di fronte ad una storia coerente, ben fatta, ben impostata e non facilmente prevedibile. Come se avessi conosciuto da tempo tutto ciò, mi è stato subito familiare, congenito ed in sintonia.
Questo è il primo romanzo di Susanna, finalmente qualcuno che esordisce come si deve. -
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Uno dei libri che ho comprato su Amazon, prima o poi lo leggerò =) . -
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Libro finito in tempo record, 300 pagine in meno di 24 ore è un picco che non raggiungevo dai tempi del liceo, credo... o degli interminabili viaggi in treno.
Il libro ha moltissimi pregi, primo tra tutti è scorrevolissimo e molto coinvolgente... altrimenti col cavolo che ci restavo appiccicata tutto 'sto tempo! E' l'opera prima di una giovane autrice italiana, e non si sente: anche questo è un notevole pregio.
Di contro l'ho trovato a tratti un po' acerbo e abbastanza impreciso (in un interrogatorio siamo nel 2006, poi più avanti parlano di una macchina del 2007... senza contare che facendo caso alle date in realtà è ambientato nel 2008), alcuni punti rimangono un po' in sospeso e poco chiariSPOILER (clicca per visualizzare)perché il cadavere del tossico è stato gettato in mare e non lasciato dov'era? e come l'hanno recuperato?
ho trovato che tutto sommato la storia sta abbastanza in piedi. Abbastanza, appunto, non è certamente perfetta, ma di sicuro interessante.SPOILER (clicca per visualizzare)Sarebbe stata molto meglio in piedi senza le clamorose rivelazioni esoteriche finali, gli accenni sempre più frequenti di sicuro creano l'atmosfera e la giusta comprensione da parte del lettore. Devo dire che l'attenzione sempre crescente all'ombra che sembra prender vita è gestita molto bene, all'inizio sembrano osservazioni pedisseque e un po' fastidiose, quasi per calzare col titolo, solo andando avanti diventano gustosamente significanti. Ma avrei interrotto l'escalation alla scena della discoteca... senza forzare troppo la mano.
I personaggi mi sono piaciuti tutti, li ho trovati ben caratterizzati ma non macchiettistici. In generale però mi sono parsi un po' rivisti, Sensi compreso: un po' Pennac un po Vargas. E sarei curiosa di sapere cosa ne pensano altri lettori di questi due autori [io ho letto i primi 3 libri della famiglia Malaussene e qualcosa di più della Vargas, sui 6/7 romanzi]. In Sensi ho trovato un po' degli evangelisti e un (bel) po' Adamsberg (con i loro metodi investigativi ben poco convenzionali, distratti, svogliati e irrazionali; il rapporto con Carmel/Camille...). In generale tutta la sua squadra potrebbe benissimo essere una costola del commissariato del XIII arrondissement (soprattutto Tudini -> Danglard, ma anche Van Thian tornando a Pennac).
Solo Spezia ha una sua personalità che coincide ben poco con Parigi, anche se le atmosfere di questo romanzo in effetti la fanno sembrare più una città del centro europa che una perla della riviera ligure.
Tutto sommato, comunque, un libro godibile!
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Se qualcuno fosse interessato a leggerlo lo metto sul Giralibri di Mondo Parallelo!
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.- Group
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Bene... perché il commento mi ha incuriosita. .