Pastorale americana

~ Philip Roth

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  1. Elianto782
     
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    Trama:
    Seymour Levov è alto, biondo e atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano "lo Svedese". Negli anni '50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finché arriva il giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine. Merry sta terminando la scuola e ha l'obiettivo di "portare la guerra in casa". Letteralmente.

    Titolo: Pastorale americana
    Autore: Philip Roth
    Pagine: 425
    Anno: 1997
    Editore: Einaudi
    Amazon: qui
     
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  2. Fa}
     
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    finalmente sono riuscitoa cogliere l'ccasione e leggere questo libro che a tutti è definito un caposaldo della letteratura americana contemporanea. devo dire che mi immaginavo un genere completamente diverso, anche prchè ho sempre sentito parlare di roth ma non l'ho mai approfondito........ sicuramente adesso VOGLIO approfondirlo!
    scritto in maniera mirabile, scorrevole, interessante, la trama è una di quelle che ti lasciano perplesso dall'inizio alla fine ma sono stato ottimista e la tenacia ha dimostrato che valeva la pena continuare.
    buon libro, 8/10
     
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    Pastorale Americana- Philip Roth

    450 inutili pagine.
    Suddivise in tre parti:
    Paradiso ricordato: le gare di pippatlon al liceo in cui vinceva chi schizzava prima.
    La caduta: delirio semionirico in cui ci si confronta con Angela Davis e il '68 americano che successe peraltro nel '64.
    Paradiso perduto: i pompini di Linda Lovelace in Gola Profonda.

    Inframezzato a tutto cio' l' epopea di una famigia ebrea ( tutti gli altri sono o irlandesi, o italiani, o negri... loro sono "ebrei") che alla terza generazione diventano milionari.
    E alla quarta la figlia impazzisce e manda tutto a puttane.
    Peccato; un piccolo sforzo e con l' ultimo incrocio pteva venir furi pure il WASP.ino.

    Un po' come nel film "Fragole e sangue".
    I bianchi era meglio se lasciavano fare la contestazione ai negri. Che almeno qualche ragione ce l' avevano e non rischiavano di fare la figura dei pirla.

    Libro assolutamente inutile.
    Patetica enfatizzazione del "terrorismo pacifista" anti guerra del Vietnam, che non ha lasciato alcuna traccia nella storia e neppure nella cronaca.
    La "mitica" rivolta di Newark, che a lui e' costata la fabbrichetta, e a noi 200 pagine di tritamento di marroni, non sappiamo che sia e ce ne frega pure una cippa lippa.

    Voto 3, naturalmente in serie B.
     
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    detto anche l'impanicato

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    Io sono curioso, lo metterò in lettura appena smaltiti un po' dei vecchi
     
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    CITAZIONE (Don'tPanic @ 26/5/2018, 10:37) 
    Io sono curioso, lo metterò in lettura appena smaltiti un po' dei vecchi

    la collana in edicola da oggi con il «corriere»

    Philip Roth,- «Pastorale americana». E poi ...
     
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    detto anche l'impanicato

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    Questo è definito "Uno dei grandi romanzi americani, forse IL grande romanzo americano". Ho letto almeno una decina di recensioni prima di commentare e il bilancio positive-negative è 10-1.
    Ha vinto il Pulitzer!

    Il libro è il racconto della storia dello Svedese, un uomo perfetto, da ragazzino ammirato e idolatrato da tutti perché bello, ma soprattutto perché bravissimo negli sport... la solita solfa americana del liceo: Levov lo Svedese, bravo negli sport, amato da tutti, popolare!
    Anche negli anni 40 era così a quanto pare.
    Poi entra nell'esercito per servire il suo paese da bravo androide, poi si mette a fare il lavoro del padre (fabbrica di guanti di pelle) e raccoglie i frutti del lavoro di padre e nonno, e i frutti sono i soldi, sposa miss New Jersey, fa una figlia, affronta una tragedia (la figlia è una terrorista assassina bombarola) e non si riprende più.

    Questo è quanto: lo Svedese dovrebbe essere la vecchia america dei lavoratori, del sogno americano, della perfezione estetica da Barbie e Ken, la figlia è il '68, la rivolta dei figli contro i padri, argomenti così patetici nell'intenzione e così ridondanti nell'esposizione da farmi venire la nausea.

    Sarà che pretendo di capirci tanto e invece non ci capisco un cazzo, ma questo è un libro che aveva da dire quell'unica cosa e la dice e la ripete all'infinito, senza avere nulla da raccontare nel mentre. Un romanzo la cui carica emotiva si esaurisce prima della metà, dopodiché è ripetizione della ripetizione della ripetizione della ripetizione dei lamenti dello Svedese che ti portano fino alla morte intellettiva.

    Il grande romanzo americano.
     
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    CITAZIONE (Don'tPanic @ 17/9/2018, 07:32) 
    Ho letto almeno una decina di recensioni prima di commentare e il bilancio positive-negative è 10-1.
    .. argomenti così patetici nell'intenzione e così ridondanti nell'esposizione da farmi venire la nausea.
    ... ma questo è un libro che aveva da dire quell'unica cosa e la dice e la ripete all'infinito, senza avere nulla da raccontare nel mentre.

    Ancora qualcuno che LEGGE questa immane schifezza e riusciamo a pareggiare il conto.
    Adesso siamo a 10 a 2 per loro.
    Per me chi ha dato commento positivo non l' ha manco letto.
     
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    Ammetto di averlo letto e di non ricordare assolutamente niente se non un po' di noia nella seconda me del libro, tanto che non mi sono nemmeno resa conto che era finito.
    Probabilmente a chi è piaciuto ne coglierà un'occasione mancata di apprezzare un classico ma mi trovo d'accordo con quanto scritto da Panic.
    Devo dire che all'inizio la storia parte bene ma poi per quanto mi riguarda naufraga nell'oblio.
     
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    CITAZIONE (K.E.R @ 6/12/2018, 19:53) 
    Ammetto di averlo letto e di non ricordare assolutamente niente se non un po' di noia nella seconda me del libro, tanto che non mi sono nemmeno resa conto che era finito.
    Probabilmente a chi è piaciuto ne coglierà un'occasione mancata di apprezzare un classico ma mi trovo d'accordo con quanto scritto da Panic.
    Devo dire che all'inizio la storia parte bene ma poi per quanto mi riguarda naufraga nell'oblio.

    In effetti non ti ricordi neppure che le parti erano 3...
    Paradiso ricordato: La caduta: Paradiso perduto:

    Comunque siamo 10 a 4: stiamo recuperando
     
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    CITAZIONE (Don'tPanic @ 17/9/2018, 06:32) 
    Sarà che pretendo di capirci tanto e invece non ci capisco un cazzo, ma questo è un libro che aveva da dire quell'unica cosa e la dice e la ripete all'infinito, senza avere nulla da raccontare nel mentre. Un romanzo la cui carica emotiva si esaurisce prima della metà, dopodiché è ripetizione della ripetizione della ripetizione della ripetizione dei lamenti dello Svedese che ti portano fino alla morte intellettiva.

    Il grande romanzo americano.

    Panic, ottima sintesi :D
    A dire il vero, a me ha sbalestrato anche lo stile di scrittura: forse complice la prolissità di alcuni passaggi (con mia conseguente distrazione) questo continuo alternarsi improvviso di passato/presente/pensiero/altro è stato faticosissimo, non so quante volte sono dovuta tornare indietro per cercare di recuperare le fila del racconto.
     
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9 replies since 8/9/2011, 23:03   181 views
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