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Elianto782.
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Titolo:Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Autore:Jonas Jonasson
Anno:2011
Casa editrice:Bompiani
Pagine:446
Amazon:qui
Disponibilità in ebook:si
Trama:
Allan Karlsson compie cento anni e per l'occasione la casa di riposo dove vive intende festeggiare l'evento: Allan, però, è di un'altra idea e decide di punto in bianco di scappare. Con le pantofole ai piedi scavalca la finestra e si dirige alla stazione degli autobus. Lì ruba la valigia a un giovane biondo dall'aria feroce, sale sul primo autobus che gli capita e inizia così, sbarcando in uno sperduto villaggio svedese sconosciuto, una serie esilarante di equivoci e di incontri, anzitutto con Julius Jonsson - un settantenne ladro e truffatore. I due dovranno sfuggire al biondo che li insegue, e finiranno col farlo fuori dandogli una botta in testa con un asse. Poi, aprendo la valigia rubata, scopriranno che è piena di 52 milioni di corone svedesi, e inizieranno quindi la loro fuga dalla polizia e da una gang criminale che vuole recuperare il denaro, in un viaggio rocambolesco tra Mercedes, camion e donne fatali. Finiranno nell'esotica Bali, dove Allan troverà l'amore: l'ottantenne Amanda.
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Meng.
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mmmh, lo sto leggendo ora, ma non mi convince molto. È che dovrebbe essere un libro che fa ridere, ma mi sa che lo humor svedese è un po' diverso dal nostro... Comunque è scorrevole e si legge benone. La parte del presente è la più interessante... . -
Elianto782.
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preso l'ebook . -
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Letto questa settimana pensando che fosse una lettura leggera e divertente che mi facesse tornare la voglia di leggere. Non è stato pesante ma neanche questa cosa divertente che mi pareva di aver capito che dovesse essere. Sarà che lo stile piuttosto asciutto e telegrafico svedese, non so se così di suo o reso male dal traduttore, non aiuta. Ma ho trovato il romanzo poco incisivo. Dovrebbe avere il suo punto di forza nella fantasia e l'assurdità, quasi non-sense, ma sembra un resoconto asettico in cui l'autore si è sentito obbligato ad inserire ogni tanto qualche commento che ritenesse spiritoso. Come ad esempio il sottolineare gli ingenui ragionamenti del protagonista che, ovviamente, sceglieva sempre la strada più assurda pur ottenendo il migliore risultato possibile. Insomma, una gran delusione. Mi dispiace averlo preso usato pensando fosse carino anche da regalare, ma non mi piace regalare cose che non mi sono piaciute. . -
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Stesso stile telegrafico trovato in un altro romanzo svedese: "Lo strano caso di Stoccolma". In pausa da settimane. . -
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Uno dei pochi libri che ho abbandonato a metà... .