Lascio che le cose mi portino altrove
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Titolo: Una banda di idioti Titolo Originale: A Confederacy of Dunces Autore: John Kennedy Toole Anno: 1980 Editore: Marcos y Marcos Pagine 432 Prezzo: 16,00 euro IBS La "Banda" è ambientato nella città natale di Toole, New Orleans, e racconta la storia di Ignatius O'Reilly, un personaggio definito da Walker Parcy "senza alcun precedente nella storia della letteratura mondiale". Ignatius, grasso e indolente giovane uomo di talento, laureato in filosofia medievale, se la prende con tutto e con tutti. Accusa il mondo intero di buttare nella spazzatura una vita fatta di tv, musica inascoltabile e fesserie varie. Senonché trascorre lui stesso gran parte della giornata in questo modo. Si ritiene un genio, ma non riesce a produrre nulla di convincente, se non pasticci. La madre lo salva in svariate situazioni, finché un giorno viene arrestato in stato di ubriachezza, e lei cerca di ricoverarlo...
Approfondimenti www.marcosymarcos.com/john_kennedy_toole_una_banda_di_.htm
John Kennedy Toole nacque nel 1937. Insegnò letteratura inglese presso la Southwestern Louisiana University, e nel 1969, a trentadue anni, si suicidò. La madre propose il manoscritto di questo romanzo a editori di mezza America, finché Walker Percy non lo lesse e, con non pochi sforzi, riuscì a farlo pubblicare. Oggi, Una banda di idioti è nella classifica dei "long seller" in diversi paesi, e nel 1981 ha vinto il Premio Pulitzer.[...]
Quando nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui. È il principio primo che muove ogni altra idea, sogno e azione di Ignatius Reilly, uno dei massimi nemici del popolo americano di questo secolo. Immaginatevi una strana miscela fra un barbone, un Oliver Hardy impazzito, un Don Chisciotte grasso e un Tommaso d'Aquino perverso. Immaginatevi un gigante con baffoni e berretto verde da cacciatore che, fra giganteschi rutti e flatulenze, si vede costretto a continui attacchi contro un'America "priva di geometria e teologia". Attorno a lui, in una New Orleans trasformata in palcoscenico quasi dadaista, un coro di personaggi epici. Jones, negro in semischiavitù, che fulmina con una frase al vetriolo "quella nazista della padrona" del Notti di Follia e ci fa ridere fino a piangere. La signorina Trixie, ottuagenaria sempre a caccia di prosciutti pasquali e, suo malgrado, dell'eterna giovinezza. Myrna, anarco-femminista di New York, che sfida con un serrato carteggio anima e sesso di Ignatius. Una mamma disperata, Santa Battaglia e l'agente Mancuso, pronti a consolarsi con partite di bowling. E poi, Yoghi, Rosvita e Batman, le Manifatture Levy, Gus Levy, signora e viziatissime figlie. Immaginatevi un diario del lavoratore, una summa teologica dell'assurdo, una rivolta di operai attorno a una croce eretta nell'ufficio contabilità, chilometri di archivio ridotti a zero in un minuto, un vecchio cliente umiliato senza scampo con una lettera di insolenze ineguagliabili. Cento pagine per immergersi, pian piano, nel mondo di questo libro, e tutte le seguenti per sperare di non uscirne più. Immaginatevi un capolavoro, e poi leggetelo. Questo libro è un capolavoro.
Sono in lettura, procedo piano perché è un libro molto denso, ma allo stesso tempo spassosissimo!! Il protagonista è un disadattato totale, egomaniaco e delirante, ma già lo adoro
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