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Elianto782.
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Titolo: A sangue freddo
Autore: Truman Capote
Amazon: qui
Trama: Pubblicato nel 1966, "A sangue freddo" suscitò una serie di polemiche di carattere letterario ed etico-sociale. L'autore venne accusato, tra l'altro, di voyerismo cinico, per aver voluto registrare "oggettivamente" un fatto di cronaca nera, anzi di violenza gratuita, avvenuta nel cuore del Middle West agricolo: lo sterminio brutale di una famiglia da parte di due psicopatici. Nel libro, la visione puntuale delle dinamiche della vicenda, ottenuta grazie all'assidua frequentazione dei due colpevoli, giustiziati dopo un processo durato sei anni, è filtrata e riscattata attraverso una sapiente rielaborazione stilistica.
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Fa}.
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bellissimo!!! lo ho letto alle superiori ma ancora ne ho un ricordo ottimo... . -
Elianto782.
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bellissimo!!! lo ho letto alle superiori ma ancora ne ho un ricordo ottimo...
purtroppo ho letture che mi bloccano sennò l'avrei già iniziato: è il libro perfetto per il mio palato
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Fa}.
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se ti capita leggilo che ti piacerà davver . -
Elianto782.
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quanto prima. -
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Un reportage nudo e crudo di un crimine efferato, che arriva al lettore come un pugno allo stomaco. Non c'è redenzione, non c'è l'happy end, solo una precisa descrizione dei fatti così come successero, plasmati dalla penna di Capote (forse questa edizione non una delle migliori traduzioni purtroppo). Una storia e narrazione che ti lascia con l'amaro in bocca, quasi un senso di nausea, dopo le quasi quattrocento pagine di sentimenti piatti, finire il libro quasi ti libera da un'atmosfera torbida ed opprimente, segno che Capote ha lasciato il segno. Quattro stelline anobiane ^^ . -
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Finito con il libro di Capote, su cui ho nutrito opinioni contrastanti durante l'intera lettura. L'opera è scritta davvero in maniera magistrale, uno stile incredibile (l'unico motivo per cui sono arrivato fino in fondo: le parole mi ci hanno trascinato, non la trama). In alcuni punti la storia si perdeva (o dilungava se vogliamo) in fatti poco interessanti e scarsamente funzionali allo sviluppo della trama o già detti in precedenza, questo rendeva noiosi alcuni passaggi.. SPOILER (clicca per visualizzare)Ora ho leggiucchiato la sua biografia su wikipedia e l'analogia del suo passato con quello di Perry Smith è toccante, sarebbe stato bello averlo saputo prima di cominciare il libro... A volte gli spoiler possono essere utili alla lettura.
E anche oggi abbiamo imparato una cosa nuova...
Una frase proprio da 610.... -
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Titolo: A sangue freddo
Titolo originale: In cold blood
Autore: Truman Capote
Traduttore: Mariapaola Ricci Dèttore
Paese: U.S.A.
Genere: investigativo, giornalistico
Editore: Garzanti
Prima Edizione: 1965
Scheda Amazon.it
Trama:
Resoconto giornalistico e racconto si fondono per svelare i retroscena di un fatto di cronaca accaduto nel Midwest degli Stati Uniti nel 1959: lo sterminio brutale di un'intera famiglia da parte di due psicopatici.. -
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guarda che la scheda c'è da anni 
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Da telefono non l'ho trovata...
Unificate.. -
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ahahahha. -
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Iniziato stasera. . -
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L'aura negativa guadagnata col film su Capote che indaga sugli omicidi si allunga sul libro.
E sono solo al primo 10%.... -
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Primo esempio di true crime story, esempio che ha creato un genere e che, come i suoi derivati, unisce dettagli accurati sul delitto e i personaggi coinvolti ad altri dettagli romanzati se non completamente inventati.
Capote, nel confezionare questo lungo pezzo giornalistico romanzato, non è da meno. Così almeno si legge frugando tra articoli sul romanzo o sul delitto che, spesso e volentieri, sono la stessa cosa.
La narrazione è lunga, ricca di dettagli e di affermazioni su come i vari personaggi descritti si sarebbero sentiti o avrebbero pensato.
Anni di interviste giustifica la cosa quando si tratta dei due criminali, un po' meno se si tratta delle vittime (licenza poetica?) e dubbia quando si tratta dei vari testimoni alla vicenda... testimoni che spesso affermano tutto il contrario.
Ma non si lotta contro una macchina sforna soldi e si chiede un occhio su questo dettaglio.
La storia legata al delitto e alle ricerche di Capote la conoscevo già, grazie ad un programma televisivo sui grandi crimini del passato.
Ho tentato di vedere l'ultimo film realizzato sulla vicenda, ma ho trovato Capote (bravissimo Philip Seymour Hoffman nella sua interpretazione, in relazione ai video con varie interviste al vero Capote) irritante, petulante ed estremamente fastidioso.
Purtoppo queste sensazioni si sono riversate nel romanzo e la voce del narratore, pur anonima nel racconto, mi è risultata altrettanto fastidiosa.
Non ho provato empatia per le vittime, né per i due disadattati criminali. Non mi ha coinvolto nessuna delle descrizioni delle varie vicende e sono arrivata in fondo solo per curiosità.
Un prodotto figlio dell'epoca, per stile e ambientazione, ma soprattutto figlio di Capote... e la cosa non gli ha giovato.
3 / 5.
