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Autore: Tony Burgess
Titolo: People live still in Cashtown Corners (2010)
Editore: ChiZine Publications
Trama:
Bob Clark è il proprietario della stazione di benzina di Cashtown Corners.
E' il solo negozio presente a Cashtown Corners e Bob ne è il solo abitante. Cosa non completamente negativa, visto che Bob non si è mai sentito a suo agio con le altre persone.
Tutto procede alla grande finché Bob non inizia ad uccidere e, poco alla volta, scopre che che uccidere è magico.
"People Live Still in Cashtown Corners" è il racconto fatto dallo stesso Bob riguardo una tragedia ritenuta insensata da tutti.§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Ho conosciuto Tony Burgess (nessuna relazione con Anthony Burgess) grazie al film horror Pontypool, tratto dal suo romanzo Pontypool changes everything del 1998.
Autore canadese, anglofono, con una biografia quasi impossibile da trovare in rete... e con pochissime possibilità di essere pubblicato in Italia.
La storia di People live still in Cashtown Corners si svolge in una piccola cittadina dell'Ontario, regione che ospita anche tutti gli altri libri di Burgess. Pur essendo descritta come la novellizzazione di un fatto realmente accaduto, tratta di eventi che non sono mai esistiti... ma che potrebbero comunque capitare e non solo in una zona desolata come l'Ontario.
Con un accurato reportage fotografico, il libro descrive - tramite il resoconto dello stesso protagonista - perché e come il nostro Bob decide, di punto in bianco, di inziare ad uccidere.
Non si tratta solo della narrazione di omicidi senza apparente motivazione, ma anche di un sottile filo horror che percorre tutto il romanzo e che porta a una non fine del tutto banale.
Partendo dalla difficile interpretazione del titolo stesso, Burgess accompagna il lettore in quella che potrebbe essere la paranoia del protagonista, affiancando però dettagli e informazioni che fanno (forse) capire che qualcosa di vero e di paranormale sta avendo luogo.
Ma tutto è lasciato all'interpretazione, senza fornire una spiegazione del perché il dramma sia avvenuto, né della realtà raccontata sia del killer che della vittima che ne ha portato alla cattura.
Paradossale, ma terribilmente lucido, uno stile che è chiaramente un marchio di fabbrica.
3/5
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