Tutti i racconti (1963-1968)

~ James Graham Ballard

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  1. Elianto782
     
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    Titolo: Tutti i racconti (1963-1968)
    Autore: James Graham Ballard
    Anno: 2001
    Amazon: http://www.amazon.it/Tutti-racconti-1963-1...99785805&sr=1-9

    Recensione:

    Una raccolta pregevole, con uno stile elegante, asciutto e preciso. Come tutte le raccolte di racconti è però discontinua e vengono alternati racconti di ottima fattura ad altri di poco conto, soprattutto quando sono di poche pagine. Ballard costruisce le storie in modo magistrale ma spesso non approda a nulla di concreto e ci lascia con l’amaro in bocca, con un’enigma da risolvere. Finale di partita è un piccolo omaggio a Kafka, che riteneva lo scrittore più importante del ventesimo secolo :)
    Bellissima la postfazione di Antonio Caronia, ottimo il lavoro del traduttore ^^

    Ci sono racconti che poi verranno sviluppati con più attenzione nei suoi romanzi:
    - L’uomo luminoso diventerà La foresta di cristallo
    - Diversi racconti che hanno come tematica gli incidenti autostradali, le ferite e l’ossessione per entrambi diverranno Crash, dove tutto sarà più lineare; in effetti il racconto in sé ( parlo di quello in cui viene citato Reagan) sembra una volgarità gratuita senza capo né coda.

    Il romanzo “L’impero del sole” racchiude tante tematiche ed ossessioni che accompagneranno Ballard per tutta la vita, nonostante non sia il massimo della fluidità è una buona base per iniziare a conoscere Ballard e la sua infanzia cinese ^^ Per esempio si viene a conoscenza dell’origine della sua ossessione per il cielo e gli aerei spesso protagonisti dei suoi racconti e novelle.

    Molto belli ed affascinanti i racconti dedicati a Vermilion Sands, alle sue sabbie abitate da razze bianche, ai suoi artisti che popolano i quattro racconti, alle statue sonore che intonano note nostalgiche, alla donna di turno ossessionata che popola queste sabbie… Anziché inserirli per ordine cronologico io li avrei messi tutti assieme uno dopo l’altro, credo che così spezzettati perdano di significato.

    All’inizio della lettura stavo recensendo i singoli racconti che mi erano piaciuti di più, poi però mi sono stufato :D Accontentatevi :D

    L’uomo subliminale: bellissimo racconto, l’atmosfera distopica ricorda 1984 e Fahrenheit 451.

    Un problema di rientro: terzo racconto di questa raccolta e la costante è la facilità di Ballard di creare in poche righe atmosfere cupe ed opprimenti. Occhio al finale.

    I cacciatori di Venere: vorresti che non finisse più, vorresti attendere per tante altre pagine l’arrivo dei Venusiani, bello.

    Meno uno: finale shock. Una perla. Ballard si mostra eclettico e non un autore di genere: giallo, fantascienza e via dicendo, è sempre a suo agio e non annoia mai il fortunato lettore.

    Il pomeriggio improvviso: piccolo passo indietro. Il racconto è pregevole se letto in modo indipendente dalla raccolta, perde un po’ facendone parte; l’imprevedibilità ad ogni costo di Ballard qui diventa prevedibile, tanto da poter rendere abbastanza palese la fine, nonostante la classe di Ballard dia quel tocco raffinato tale da non renderla scontata.

    Ps i primi tre quarti della raccolta sono la parte migliore del volume, alla fine Ballard un po’ si perde :)
     
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