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mar511.
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Titolo: La ragazza con l'orecchino di perla
Autore: Tracy Chevalier
Dati 2000
Traduttore Pugliese L.
Editore Neri Pozza (collana I narratori delle tavole; Beat )
avete letto il romanzo + famoso della chevalier?
io l'ho letto x dare un esame di letteratura inglese all'università e devo dire che mi è piaciuto, una storia molto interessante e con delle bellissime descrizioni dei quadri e degli ambienti della delft del 600.
ho visto anche il film e nonostante il libro sia + bello, nn l'ho trovato male, amche abbastanza fedele al libro
Edited by Yelena‚ - 26/11/2011, 23:11
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Summer 3.
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Mar tesoro.... anche tu quì.... :-)
Anche io ho letto "La ragazza con l'orecchino di perla" e devo dire che è carino, insomma fluido e la storia mi ha pure coinvolta, certo forse manca un po d'azione però tutto sommato penso sia un buon libro :-)
Ti consiglio anch'io di leggere "La vergine azzurra" a me è piaciuto tanto!!!. -
trinity987.
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è un libro molto bello e alla fine secondo me è proprio il fatto che tra i due nel corso del libro continui a non concretizzarsi niente che ti porta fino alla fine (perchè magari si spera in qualcosa di più) 
però è vero che il finale è molto deludente, ma da tutti i punti di vista..... -
Pikkoladani.
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Ad essere sincera non mi è piaciuto molto! L'ho trovato molto lento, e la storia non mi ha appassionato più di tanto! . -
sathine.
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devo leggerlo, mi avete fatto incuriosire . -
EliCullen.
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Puroppo non l'ho letto pero ho visto il film! non male davvero anche se un pò lento.. non so il libro! 
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Merope Wood.
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l'ho adorato...e devo ammettere che non immagino un finale diverso per questo libro...o meglio...la potenza di questo libro è proprio nel fatto che, una volta che l'hai finito, immagini un finale diverso perché ne hai la necessità...io sono giunta alla conclusione che non poteva essere altrimnti che così...mi ha impressionata... . -
lisa1.
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Anche per me questo libro è incantevole, nel senso puro della parola: mi ha incantata, me lo sono portata in giro per casa e anche in giro in borsa ovunque, ogni attimo era buono per leggerne anche solo qualche parola di sfuggita...e poi via via che la storia si andava completando ero proprio ansiosa di scoprire come si sarebbe riannodata la matassa!
Spesso leggendo mi dicevo " ecco...ecco ora succede!!!" ( cosa non ve lo dico di certo) ed immancabilmente c'era sempre qualche altro tassello che prendeva forma!!
Io, si sà, adoro l'epoca in questione, non ci vorrei vivere ma mi piace un sacco sentire le assi scricchiolare al passaggio di piedi delicati, sentire il frusciare di gonnellone di cotone grezzo, immaginare ciocche di capelli ribelli faticosamente contenuti da cuffie inamidate e pulite, mi piace sentire tintinnare le posate d'argento durante una cena ufficiale in cui l'aria è piena di imbarazzo e tensione, tremano le mie mani dal freddo che sferza la pelle di chi torce lenzuola con acqua gelida ....e poi l'eleganza sia ambientale che verbale con cui vengono scritti generalmente romanzi ambientati in periodi passati..espressioni che mi affascinano e mi fanno vivere l'intensità necessaria senza ricorrere a descrizioni particolareggiate o espressioni forti e colorate...una descrizione perfetta di una semplice carezza può essere più toccante di molto altro...se chi scrive lo fa con l'anima!
Questo libro, se devo contrariamente al mio essere prolissa usare una sola parola per definirlo, direi che..riprendendo il titolo....si tratta di :
Una perla
Mi dispiace aver terminato la lettura di un libro che, se anche avesse avuto 600 pagine, avrei letto con passione e trasporto...incantata davanti alle parole dall'inizio alla fine!!!
Come al solito quando una storia mi piace ne sono esageratamente entusiasta!!!
Edited by Yelena‚ - 26/11/2011, 23:11. -
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Lo definirei un libro garbato, tenue e introverso. La luce e il colore dominano continuamente e per chi conosce la produzione di Vermeer è una scrittura veramente evocativa e ben orchestrata nel descrivere il modo dell'artista di dipingere. La storia, poveri noi è troppo modernamente romantica per non stonare in un Olanda seicentesca. Ma si lascia leggere facendosi dolcemente cullare dalla cotta adolescenziale di una servetta per il suo artista e padrone. .
