Apologia del paganesimo

~ Giovanni Costa

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    Titolo: Apologia del paganesimo
    Autore: Giovanni Costa
    Anno: 1923 (riedito nel 1991 dall'editore LA FIACCOLA)
    pp. 94, L 5.000
    CITAZIONE
    Il termine è certamente d'invenzione cristiana, ma ha equivalenti in Israele, nell'Islam, nel buddismo e senz dubbio in altre religioni.
    Per i cristiani la parola 'paganesmo' conserva un sapore di polemica, d'intolleranza, di disappunto e spesso di disprezzo.
    Quando il cristianesimo diventa religione ufficiale dell'impero, l'imperatore può quindi chiamare pagani coloro che non lo praticano.
    Oltre all'uso propriamente religioso ed ecclesiastico, ma sempre nella sua scia, la parola 'paganesimo' si trova usata per disegnare, in maniera comoda e globale, innanzitutto le religioni antiche che il cristianesimo trovò alla sua nascita.
    Con la parola 'paganesimo' si indicano anche le cosiddette religioni primitive scoperte dalle varie colonizzazioni europee e cristiane in diversi continenti.
    In realtà ci imbattiamo in un fatto sorprendente: molto spesso il cristianesimo proclama la sua vittoria sul paganesimo e, nello stesso tempo, ne denuncia il vigore offensivo.

    (da Henri Maurier: Il Paganesimo, Ed. Paoline

     
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    "... Suo dio la violenza, sua ragione l'odio; chiuso nei limiti del proprio clan, senza vedere oltre, pronto a lanciare le une contro le altre le proprie forze religiose, senza confessare che esse non permettono la lotta fratricida, ossequente a parole alle fedi tutte, spregiatore di ognuna, l'uomo nel nome di Cristo bestemmia l'umanità, fa della letteratura con urli per nascondere le sue piaghe, dell'arte con colori o con oscenità per celare i suoi dolori, della poesia creandosi delle parvenze per numi, onde poterli incensare, della scienza giulebbandosi con formule per ingannarsi nella ricerca e dire che à raggiunto il vero."


    Finito questa mattina questo libretto - un centinaio di pagine, ma densissime, oscure e contorte, scritte con un linguaggio arcaico (à a posto di ha e così via) e dannatamente contorto. Necessita di un impegno non da poco, cosa che io non sono solita dare ai libri non di studio - preferisco le letture leggere.
    Eppure nonostante gli sforzi il messaggio è passato, una difesa della bellezza, sincerità e profondità delle religioni pagane (intendendo qui principalmente quelle più evolute dell'area mediterranea), contrapposte con i secoli di superstizione, negazione e ipocrisia del cristianesimo ufficiale.
     
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1 replies since 13/2/2011, 11:41   121 views
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