Solar ~ Ian McEwan

~ Libro del mese di Dicembre 2011 / Gennaio 2012

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    Libro del mese di Dicembre 2011 e Gennaio 2012



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    Titolo Solar
    Autore McEwan Ian
    Dati 2010, 339 p., rilegato
    Traduttore Basso S.
    Editore Einaudi (collana Supercoralli)
    IBS. www.ibs.it/code/9788806203788/mcewan-ian/solar.html
    "uno dei dieci libri più belli del 2010 secondo la Repubblica"

    Descrizione
    Pochi altri autori riescono come McEwan a far appassionare il lettore ai destini di personaggi quantomeno discutibili, "eroi" che attraggono in misura proporzionale al disgusto che suscitano. È il caso di Michael Beard: basso, grasso, inverosimile seduttore, fedifrago patentato e marito seriale al quinto matrimonio, a poco più di cinquant'anni è ormai uno svogliato e dispotico burocrate della scienza da quando la genialità, che pure in gioventù gli valse il Nobel per la Fisica, lo ha abbandonato. Da successore di Einstein ad almanacco vivente dei sette peccati capitali (con una certa predilezione per gola e lussuria): la parabola esistenziale di Beard sembra condurlo inesorabilmente verso la malinconica contemplazione della propria decadenza. Almeno fino al giorno in cui gli viene affidato il Centro nazionale per le energie rinnovabili: tra i suoi sottoposti non tarda a mettersi in luce un giovane, Tom Aldous, tanto brillante quanto ingenuo (almeno agli occhi del cinico Beard) nella sua aspirazione a "salvare il mondo". Eppure il progetto di Tom non è cosi campato per aria se, come dice, la sua scoperta è in grado di risolvere una volta per tutte i problemi energetici del pianeta. L'incontro tra il giovane ricercatore e il maturo scienziato avrà sviluppi inaspettati: un intreccio che, lungi dall'essere fine a se stesso, è l'occasione per un confronto spietato con una morale collettiva indifferente, al di là degli slogan, ai rischi del riscaldamento globale.

    La recensione di IBS
    Michael Beard è un Premio Nobel per la Fisica. È al suo quinto matrimonio, oltre la soglia dei cinquant’anni, ed è un fedifrago inguaribile. È basso, sovrappeso, goloso e lussurioso, e sembra aver esaurito negli anni tutta quella genialità e autorevolezza che lo aveva fatto affermare nel suo ambito. Totalmente concentrato su se stesso e sui suoi bisogni, Beard è un uomo a cui non affideresti nemmeno la responsabilità di fare la raccolta differenziata. Eppure gli viene affidata la direzione del Centro nazionale per le energie rinnovabili, in onore ai suoi meriti passati.
    Quando il suo quinto matrimonio con Patrice, una donna molto più giovane di lui e ancora bellissima, si avvia al collasso, Beard accetterà un invito per partecipare a una spedizione al Polo Nord. Lo fa, non certo per “constatare di persona gli effetti del riscaldamento globale”, ma sperando di stabilire una distanza con gli eventi che di recente hanno sconvolto la sua vita privata. Ma nemmeno qui troverà pace, e sarà coinvolto in avventure al limite del ridicolo, tra fughe da orsi polari affamati e peni congelati durante una minzione nella neve a diversi gradi sottozero. Tornato a casa, troverà un giovane scienziato del suo dipartimento, Tom Aldous, uno che ingenuamente crede nella speranza che si possa salvare il mondo, sdraiato sul divano di casa sua, nudo, con addosso la sua vestaglia.
    Eppure il progetto del giovane non è poi così campato in aria e potrebbe essere un valido punto di partenza per risolvere il problema del fabbisogno energetico del pianeta. Nell’insuperabile costruzione narrativa di McEwan, che passa dalla tragedia, alla commedia, alla farsa con magistrale abilità, la storia prenderà una piega inaspettata e il fascicolo di Aldous permetterà il riscatto di Beard agli occhi della comunità scientifica. Accerchiato dalle donne, da un avvocato, da un criminale ex amante della moglie, dalle stesse cellule del suo corpo coalizzate per la catastrofe fisica imminente, vittima di una cospirazione universale per impedirgli di realizzare il suo genio e fare del bene al mondo, Beard finirà in Messico a studiare il progetto di fotosintesi artificiale.
    Diviso in tre parti e corredato di un’appendice, Solar segue la vita del protagonista dal 2000 al 2009 e in questo cammino si fa eccellente affresco dell’egoismo e dell’individualismo feroce che caratterizza la nostra società e l’essere umano in generale. Una visione pessimistica e cinica, quella di McEwan, del consorzio umano, che non trova certo redenzione nell’ironia attraverso cui tutta la vicenda è trattata. C’è una metafora esemplare con cui McEwan sembra riassumere l’atteggiamento umano di fronte al problema ecologico e climatico del pianeta. L’uomo si muove nel mondo come nello spogliatoio del campo base artico, obbedendo all’avidità e all’interesse personale, senza preoccuparsi degli altri e del mondo naturale che lo ospita. Così spariscono pezzi di abbigliamento, l’attrezzatura viene accatastata disordinatamente, e uscire vuol dire rubare qualcosa che apparteneva ad altri. L’accumulo di entropia nello spogliatoio equivale allo svolgersi del disastro climatico che vediamo aggravarsi ogni giorno e osserviamo senza eccessivi scrupoli morali. E come pensavano, quegli scienziati tanto fiduciosi nei progressi della scienza e dell'uomo quanto irrispettosi e irresponsabili dei beni loro concessi, di riuscire a salvare un pianeta tanto più vasto dello spogliatoio?
    Solar è anche un’acuta riflessione sul ruolo dell’arte nella nostra società, al di là della questione del problema ecologico e del cambiamento climatico. È solo una ipotesi stravagante, quella che pensa l’arte nelle sue forme più nobili come capace di sollevare questioni scientifiche di così grande importanza per il futuro del pianeta e dell’umanità, di analizzarle e rivelarne tutto l’orrore e la minaccia? Può l’arte, e la letteratura nello specifico, indurre il pubblico a riflettere e a reagire? Forse l’estraneità all’idealismo di Beard corrisponde a quella di McEwan? Chissà se l'autoconsapevolezza può bastare. Forse sarebbe meglio non affidare nulla alla scienza, all'arte o all'idealismo, e riporre la speranza nella legge.
    Se non abbiamo una risposta esaustiva per simili domande, possiamo di certo affermare che solo l’arte sa ritrarre così minuziosamente e sinceramente l’indole umana, nei suoi aspetti più reconditi, mettendo in luce tutti i suoi difetti. Punto di forza di Solar è proprio l'ironia satirica attraverso cui è costruito. Non a caso, con questo romanzo McEwan si è aggiudicato il Premio intitolato all'autore comico britannico P. G. Wodehouse. Fin dalla partenza in sordina incentrata sui progressi scientifici nello studio di energie alternative, che rivela una accurata documentazione sull'argomento, il romanzo riassume i connotati tipici della prosa di McEwan, in particolare la lingua misurata, accurata e tagliente come una lama. Non stupisca, dunque, l'ironia messa in campo in maniera più vistosa che in precedenza, soprattutto in rapporto all'odio dichiarato dall'autore per i romanzi comici. La comicità non è in nessun momento il fine di McEwan, eppure saper ridere di se stessi e della propria imperfezione è forse, oggi più di ieri, uno strumento efficacissimo per rappresentare il degrado attuale e futuro in cui ci apprestiamo spensieratamente a vivere.

    A cura di Wuz.it


    Edited by Yelena‚ - 1/3/2012, 14:49
     
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    Ecco il nostro libro di dicembre!


    Questo libro lo puoi leggere grazie all'iniziativa
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    Edited by Yelena‚ - 9/12/2011, 11:40
     
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    Questo è il libro che è stato scelto come lettura di Dicembre su Altrove.
    Io personalmente l'ho finito due giorni fa e sono rimasta molto molto sorpresa, è davvero una delle migliori letture dell'anno.

    Edited by °Ln - 27/7/2017, 15:48
     
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  4. Meng
     
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    Ok, ho l'ebook, vediamo se riesco a leggerlo ^_^
     
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    Come ho già scritto altrove., ho iniziato a leggerlo e nell'arco di due giorni l'avevo già finito. Mi ha preso tantissimo, è scritto benissimo e la storia è costruita alla perfezione.
    Penso che sia uno dei libri più belli letti quest'anno!
     
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    Io mi sono segnata per il Giralibri... Yele sa essere convincente se ci si mette.
     
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  7. Fa}
     
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    aspetto a mettere un commento più approfondito, spero che riusciate a leggerlo perchè è piaciuto molto anche a me. è costruito bene, narrato bene, con un'ironia sottile ed una trama ben costruita..........
     
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    Scrivo adesso due parole prima di rischiare di dimenticermi tutto quello che avrei voluto dire. Questo libro probabilmente è stata una delle migliori letture dell'anno: la trama è narrata con un'enorme scorrevolezza, è semplice ma allo stesso tempo coerente, non banale e costruita magistralmente. La narrazione è fluida e si segue con facilità, attaccati a un personaggio assolutamente mediocre e così umano in cui diventa difficile, pur non volendo, immedesimarsi: non è un personaggio positivo, Beard è fondamentalmente un fallito con l'occhio lungo.
    L'unica cosa che ho trovato poco chiara, a tratti, è la scansione del tempo tra una parte e l'altra, ma poi viene esplicitata nel corso della lettura...
     
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    cercgerò di leggerlo :) era in biblioteca ma ho dovuto saltarlo per dare la priorità ad altri libri che avevo adocchiato
     
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    Ecco la mia recensione breve (una molto più accurata ed approfondita è sul blog):
    Allora sostanzialmente è un bel libro. La narrazione e le descrizioni mi sono piaciute molto e non mi sono mai annoiata. Interessante.
    È talmente realistico che ho cercato su google "Michael Beard Nobel" XD
    Infatti ho definito Solar una pseudo-biografia romanzata.
    Tuttavia le cause che mi hanno portato ad una valutazione di 3/5 sono diverse.
    I colpi di scena sono troppo prevedibili. Il finale non mi ha per nulla soddisfatta (sono in attesa delle vostre analisi), ma soprattutto il fatto che penso che di Solar non mi rimarrà nulla a parte un ricordo discretamente piacevole della lettura. Preferisco libri più profondi, che vanno molto al di là della narrazione (vedi 1984, Condominium) oppure che siano semplicemente geniali perchè fuori dagli schemi.
     
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    Ho letto la prima cinquantina di pagine e, tranne la deprecabile assenza di capitoli, non è che mi entusiasmi molto... vedremo andando avanti.

    La cosa certa è che sembra interessare il mio gatto...
    foto0054c
    ... dove l'avevi tenuto, Yele?
     
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    Non so se in un punto in cui ci ha dormito sopra la mia gatta o vicino a del cibo (leggo a volte in cucina).
    Dovrò fare esperimenti con i prossimi libri che ti manderò!
     
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  13. Meng
     
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    Io mi sa che abbandono... al momento non fa per me, ma vediamo, magari se provo a riprenderlo in mano riesco poi a ingranare...
     
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    Finito stanotte... non mi ha convinto del tutto.
    Medito un commento e vi faccio sapere perché...
     
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    Allur... La parte teorica, dove si racconta del clima, della fisica, della parte tecnica mi è piaciuta.
    Non sono un'esperta, ma mi piace leggere romanzi dove la tecnologia (e la spiegazione della stessa) hanno un ruolo preponderante (vedi Chrischton o l'hard-scifi).
    Ma ho trovato estremamente irritanti i personaggi, primo e non ultimo il nostro bravo Nobel, e non sono riuscita a leggere con divertimento le parti comicamente tragiche. Una vaga irritazione, nulla di più.

    Non so se questo stile sia tipico dell'autore, essendo il primo romanzo che leggo, ma non c'è un vero intreccio, nessun colpo di scena, nulla che possa tenere il lettore interessato alla storia.
    Anche i punti dove, in teoria, l'azione si movimenta un po', risultano noiosi e pesanti... al punto che la spiegazione nuda e cruda del principio di indeterminazione di Heisenberg sarebbe risultato molto più avvicente.

    3/5 (6/10)
     
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28 replies since 19/1/2011, 11:50   360 views
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